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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0188

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TERZA PARTE

visto,che fuor dell'antica tetta di sua fantasia gli haueua trapanato la bocca, ©
fattogli la lingua,e vedere tutti i denti,burlando quel Sig. con piaceuolezza,co-
me era solito, gli dille, tù douresti pur sapere, che i vecchi non hanno mai tutti
identi,e sempre qualch' vno ne manca loro, parue a Michelagnolo in quella^
semplicità temendo , & amando quel Sig. che gli dicesse il vero , ne si fu party
to,che subito gli ruppe va dente,e trapanila gengia,di maniera>che pareua,che
gli false caduto , & aspettando con desiderio il ritorno del Mag. che venuto , e
veduto la semplicità, e bontà di Michelagnolo, se ne rise più d'vna volta con-
tandola per miracoloa suoi amici , e fatto proposito di aiutare , e fanorire Mi-
chelagnolo, mandò per Lodouico suo padre, e gliene chiese , dicendogli, che lo
voleua tenere come vn de suoi figliuoli , & egli volentieri lo concesse , doue il
Mag. gli ordinò in casa sua vna camera,e lo faceua attendere , doue del coti nuo

Operefato
wVa ponete
tè™'^

Re Wd in mangiò alla tauola sua co' suoi sigliuoli,& altre persone degne, e di nobiltà, che
del Mm- stauano col Magnifico , dal quale fù honorato : e quello fù l'anno seguent <_,
gwfo• chesi era acconcio con Domenico,che haueua Michelagnolo da 15. anni, ò 16.
e flette in quella casa 4.anni, che fù poi la morte del Mag. Lorenzo nel ,z. Im-
però in quel tempo hebbe da quel Sig. Michelagnolo prouisiorìe, e per aiutare
suo padre di seducati il mese,e per rallegrarlo gli diede vn mantello pagonazzo,
& al padre vn' officio in Dogana : vero è , che tutti quei giouani del giardino
erano salariati, chi assai,e chi poco,dalla liberalità di quel Mag. e nobiliss.Citta-
dino,e da lui mentre che ville , furono premiati . Doue in quello tempo conso
gliato dal Politiano huomo nelle lettere singolare,Michelagnolo fece in vn pez-
zo di marmo datogli da quel Sig. la battaglia di Hercole co i Centauri, che fù
tanto bella,che tal volta per chi hora la considerà non par di mano di giouane,
ma di maestro pregiatone consumato negli studij,e pratico in quell'arte . Ella è
hoggiin casa sua tenuta per memoria di Leonardo suo nipote come cosa rara ,
ch'ell'è. Il quale Leonardo non è molti anni ,che haueua in casa per memo-
ria di suo zio, vna N. Donna di basso rilieno di mano di Michelagnolo di mar-
mo alta poco più d' vn braccio , nella quale sendo giouanetto in quello tempo
medesimo , volendo contra fare la maniera di Donatello si portò sì bene , che
par di man sua, eccetto, che vi si vede più gratia, e più disegno . Qiesta donò
Leonardo poi al Duca Cofano Medici, il quale la tiene per singolarissìma,non
essendoci di sua mano altro basso rilieuo, che questo di Scultura. Eternan-
do al giardi no del Magnisico Lorenzo : era il giardino tatto pieno d' anticaglie ,
e di eccellenti Pitture molto adorno, per bellezza, per Audio, per piacere ragù-
nate in quel loco, del quale teneua dicontinuo Michelagnolo le chiaui, e mol-
to pià era sollecito , che gli altri in tutte le sue attioni , e con viua fierezza sem-
pre pronto si mostraua.Dissegnò molti meli nel Carmine alle Pitture di Masac-
cio : doue con tanto giudicio quelle opere rirraeua , che ne stupiuano gli artefi-
ci, e gli altri huominudi maniera ,che gli cresceua 1'inuidia insieme col nome •
Dicesi che il Torrigiano contratta seco amicitia,e scherzando, mosso da inuidia
. di vederlo più honorato di lui, e più valente nell'arte,con tanta fierezza gli per-
cosse d'vn pugno il naso,che rotto,e Tracciatolo di mala sorte lo segnò per sem-
gn„rmm m pre : onfe fù bandito di Firenze il Torrigiano, come s'è detto alerone . Morto
il Magnifico Lorenzo se ne tornò Michelagnolo a casa del padre con dispiace-
re infinito della morte di tanto huomo amico a tutte le virtù, doue Michela-
gnolo comperò vn gran pezzo di marmo , e feceui dentro vn' Hercole di brac-
cia quattro , che ste molti anni nel palazzo degli Strozzi , il quale fù Limato
cola
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