VITA DI MICHELAGNOLO BVONAROTI. 1 41
a fatica suol formai nella carne: Potè i'amor di Michelagnolo , e la fatica 1 nlie-
me in quell'opera tanto , che quiui quello , che in altra opera più non fece : la-
fciò il suonome seriteti attrauerso in vna cintola, che il petto della Nostra Don-
na soccigne : naseendo , che vn giorno Michelagnolo entrando dentro doue l'è
polla, vi trouò gran numero di forestieri Lombardi, che la lodauano molto; vn
de quali domandò a vn di quelli chi 1' haueua fatta , rispose 11 Gobbo nostro da Vifa vafa
Milano : Michelagnolo fette cheto, e quali gli parue frano, che le sue fatiche ^m®
fallino attribuite a vn'altro: vna notte vi si serrò drento,e con vn lumicino ha-
.uendo portatogli fcarpelli v'intagliò il suo nome,& è veramente tale, chc_,
come haueià figura, e viua ddfe vn bellissimo (pirico.
Beitela, & bonessate,
E doglia, e pietà in vino marmo morte.
Deb come voi pur sate
Non piangete si sorte,
Che an^ tempo rifueglifi da morte.
E pur mal grado suo
'Nostro Signore, e tuo
Spojo, Figliuolo, e "Padre
mica Sposasua Figliuola, e Madre •
La onde egli n'acquiflò grandisima fama . E se bene alcuni , anzi goffi, che
nò, dicono, che gli habbia fatto la N. Donna troppo giouane, non s'accorgono,
e non fanno eglino, che le persone vergini senza edere contaminate si manten- Tal %&
gono,e conseruano l'aria del viso loro gran tempo, senza alcuna macchiane che 'A datogli.,
gli afsitti, come fù Christo fanno il contrario ? Onde tal cosa accrebbe assai più
gloria , e fama alla virtù sua , che tutte 1' altre dinanzi gli fù scritto di Firenze da
alcuni amici suoi, che veniffe , perche non era fuor di proposito, che di quel
marmo , che era nell' opera guado, il quale Pier Soderini fatto Gonfaloniere a
vita all'hora di quella Città haueua hauuto ragionamento molte volte di farlo
condurre a Leonardo da Vinci, & era allora in pratica di darlo a maestro An-
drea Contucei dal Monte Sansouino eccellente Scultore, che cercaua di hauer-
lo : e Michelagnolo quantunque fusse difficile a cauarne vna figura intera senza £,{„„„,;
pezzi, al che fare non bastaua a quegli altri l'animo di non finirlo senza pezzi , r„,g per fa
Alilo, che a lui, e ne haueua hauuto desiderio molti anni innanzi, venuto in Fi- & Alsa.
lenze tentò di hauerlo. pera,
Era quello marmo di braccia noue, nel quale per mala sorte vn maestro
Timone da Fiesole haueua cominciato vn gigante , e sì mal concio era quell'
opera , che lo haueua bucato fra le gambe, e tutto mal condotto , eforpiato:
di modo, che eli operai di Santa Maria del Fiore, che sopra tal cosa erano,
senza curar di finirlo , 1' haueuano posto in abbandono, e già molti anni era_a
cosi fato, & era tuttauia per ifare ; Squadrollo Michelagnolo di nuouo,& esa-
minando potersi vna ragioneuole figura di quel sa s o cauare, & accomodandoli
con l'attitudine al sallo, ch'era rimasto storpiato da maestro Simone, si risolse di
chiederlo a gli operai , & al Soderini, da i quali per cosa inutile gli fù concedu-
to, pensando che ogni cosa, che se ne facesse , fusse migliore , che lo ellere nel
quale allora si titrouaua : perche nè spezzato , nè in quei modo concio , vtile__,
alcuno alla sabbrica non saceua, La onde Michelagnolo facto vn modello di
cera
a fatica suol formai nella carne: Potè i'amor di Michelagnolo , e la fatica 1 nlie-
me in quell'opera tanto , che quiui quello , che in altra opera più non fece : la-
fciò il suonome seriteti attrauerso in vna cintola, che il petto della Nostra Don-
na soccigne : naseendo , che vn giorno Michelagnolo entrando dentro doue l'è
polla, vi trouò gran numero di forestieri Lombardi, che la lodauano molto; vn
de quali domandò a vn di quelli chi 1' haueua fatta , rispose 11 Gobbo nostro da Vifa vafa
Milano : Michelagnolo fette cheto, e quali gli parue frano, che le sue fatiche ^m®
fallino attribuite a vn'altro: vna notte vi si serrò drento,e con vn lumicino ha-
.uendo portatogli fcarpelli v'intagliò il suo nome,& è veramente tale, chc_,
come haueià figura, e viua ddfe vn bellissimo (pirico.
Beitela, & bonessate,
E doglia, e pietà in vino marmo morte.
Deb come voi pur sate
Non piangete si sorte,
Che an^ tempo rifueglifi da morte.
E pur mal grado suo
'Nostro Signore, e tuo
Spojo, Figliuolo, e "Padre
mica Sposasua Figliuola, e Madre •
La onde egli n'acquiflò grandisima fama . E se bene alcuni , anzi goffi, che
nò, dicono, che gli habbia fatto la N. Donna troppo giouane, non s'accorgono,
e non fanno eglino, che le persone vergini senza edere contaminate si manten- Tal %&
gono,e conseruano l'aria del viso loro gran tempo, senza alcuna macchiane che 'A datogli.,
gli afsitti, come fù Christo fanno il contrario ? Onde tal cosa accrebbe assai più
gloria , e fama alla virtù sua , che tutte 1' altre dinanzi gli fù scritto di Firenze da
alcuni amici suoi, che veniffe , perche non era fuor di proposito, che di quel
marmo , che era nell' opera guado, il quale Pier Soderini fatto Gonfaloniere a
vita all'hora di quella Città haueua hauuto ragionamento molte volte di farlo
condurre a Leonardo da Vinci, & era allora in pratica di darlo a maestro An-
drea Contucei dal Monte Sansouino eccellente Scultore, che cercaua di hauer-
lo : e Michelagnolo quantunque fusse difficile a cauarne vna figura intera senza £,{„„„,;
pezzi, al che fare non bastaua a quegli altri l'animo di non finirlo senza pezzi , r„,g per fa
Alilo, che a lui, e ne haueua hauuto desiderio molti anni innanzi, venuto in Fi- & Alsa.
lenze tentò di hauerlo. pera,
Era quello marmo di braccia noue, nel quale per mala sorte vn maestro
Timone da Fiesole haueua cominciato vn gigante , e sì mal concio era quell'
opera , che lo haueua bucato fra le gambe, e tutto mal condotto , eforpiato:
di modo, che eli operai di Santa Maria del Fiore, che sopra tal cosa erano,
senza curar di finirlo , 1' haueuano posto in abbandono, e già molti anni era_a
cosi fato, & era tuttauia per ifare ; Squadrollo Michelagnolo di nuouo,& esa-
minando potersi vna ragioneuole figura di quel sa s o cauare, & accomodandoli
con l'attitudine al sallo, ch'era rimasto storpiato da maestro Simone, si risolse di
chiederlo a gli operai , & al Soderini, da i quali per cosa inutile gli fù concedu-
to, pensando che ogni cosa, che se ne facesse , fusse migliore , che lo ellere nel
quale allora si titrouaua : perche nè spezzato , nè in quei modo concio , vtile__,
alcuno alla sabbrica non saceua, La onde Michelagnolo facto vn modello di
cera