^„ VITA DI MICHELAGNOLO BVONAROTI. 1 „
lacroce. Molti particolari, e minutie potrei hauer conto come di sfogatoi per i
tremuoti, acquidocci, lumidiuersi ,& altre commodicà , che le lasso, poiché l'o¬
pera non è al suo fine,ballando hauer tocco le patti principali il meglio , che hò
possuto. Ma perche tutto è in edere, e si vede, bada hauer così brevemente fat-
tone vno schizzo, che è gran lume a chi non vi hà nessuna cognitione . Fù la .1
fine di quello modello fatto con grandissima satisfattione non solo di tutti gli
amici suoi, ma di tutta Roma;&: il fermamente , e stabilimento di quella fab-
brica seguì , che morì Paolo Quarto , e fù creato dopo lui Pio Quarto , il quale Applauso fae$
facendo seguitare di murare il Palazzetto del Bosco di Beluedere a Pirro Ligo- " 4/ «nodello.
rio redato Architetto del Palazzo fece offerte , e carezze assai a Michelagnolo,
il motu proprio hauuto prima da Paolo Terzo,e da Giulio Terzo,e Paolo Quar-
to sopra la sabbrica di San Pietro ,gli confermò ,egli rendè vna parte delle en-
trate, e prouisioni tolte da Paolo Quarto , adoperandolo in molte cose delle sue
fabbriche, & a quella di San Pietro, nel tempo suo fece lavorare gagliardamen^
ce, particolarmente se ne seruì nel fare vn disegno per la sepoltura del Marche- Fé I* ftohu
se Marignano suo fratello, la quale fù allogata da Sua Santità per porli nel Duo- ra del M^
mo di Milano, al Caualier Leone Leoni Aretino Scultore eccellent ssimo, mol- che/e di ml
to amico di Michelagnolo , che a suo luogo si dirà della forma di quella sepol- rigamo d'or.
tura,& in quel tempo il Caualiere Leone ritraile in vna medaglia Michelagno- ''"'? '"'^
lo molto viuacemente, & a compiacenza di lui gli fece nel roueseio vn cieco '" ^"^r"°
guidato da vn cane con quelle lettere attorno. DOCEBO I°NJQV0S
PI^S TV^ÀS, ET IMTII ^D TE COFFERTE1{T> R,
e perche gli piacq ue assai gli donò Michelagnolo vn modello d'vn'Ercole , che
(coppia Anteo di sua mano di cera con certi suoi disegni. Di Michelagnolo non
ci è altri ritratti, che due di Pittura , vnodi mano del Bugiardino, e l'altro di
Giacomo del Conte , & vno di bronzo di tutto rilievo fatto da Daniello Riccia- 1 Ritratti 0
relli, e quello del Caualier Leone: da e'quali se n'è fatte tante copie , che n'hò Miche^gn.
visso in molti luoghi d'Italia, e fuori assai numero.
Andò il medesimoanno Giovanni Cardinale de' Medici figliuolo del Duca_m
Cosimo a Roma per il capello a Pio Quarto , e convenne come suo seruirore, e
familiare al Vasari andar seco,che volentieri vi andò , e vi slette circa vn mese
per goderli Michelagnolo ,che l'hebbe carissimo, e di continuo gli fù attorno.
Haueua portato seco il Vasari ,per ordine di Sua Eccellenza il modello di legno
di tutto il Palazzo Ducale di Frenze infieme co i disegni delle danze nuove,
che erano state murate , e dipinte da lui, quali desideraua Michelagnolo ve-
dere in modello , e disegno, poiché sendo vecchio non poteva vedere l'ope-
re, le quali erano copiose ,diuerse , e con varie invenzioni, e capricci , chc_, Modello dj
cominciavano dalla castratione di Celio , Saturno, Opi, Cerere , Giove_,, Pa^& Dv-
Giunone, Ercole, che in ogni danza era vno di quedi nomi , con le sue hi- c^ledi Fire^-
dorie in diuersi partimenti, come ancora l'altre camere , e sale,che erano sot- ^ mofatoa
to quede, haueuano il nome de gli Eroi di casa Medici . Cominciando dar "''" "^"'
Cosimo vecchio, Lorenzo, Leone Decimo, Clemente Settimo , e'1 Signor
Giovanni ,e'l Duca Aiessandro , e Duca Cosimo , nelle quali perciaseuna era-
no non solamente le Borie di fatti loro , ma loro ritratti , e de' figliuoli , e di tut-
te le persone antiche , cosi di governo , come d'arme, e di lettere ritratte di na-
turale : delle quali haueua scritto il Vasari vn dialogo ove si dichiarava tutte le
hidorie, & il fine di tutta l'inuentione,e come le favole di sopra s'accommodas-
sino alle hidorie di sotte, le quali gli fur lette da Annibai Caro, che n'hebbe
«' Vol.2. Aa gra^
lacroce. Molti particolari, e minutie potrei hauer conto come di sfogatoi per i
tremuoti, acquidocci, lumidiuersi ,& altre commodicà , che le lasso, poiché l'o¬
pera non è al suo fine,ballando hauer tocco le patti principali il meglio , che hò
possuto. Ma perche tutto è in edere, e si vede, bada hauer così brevemente fat-
tone vno schizzo, che è gran lume a chi non vi hà nessuna cognitione . Fù la .1
fine di quello modello fatto con grandissima satisfattione non solo di tutti gli
amici suoi, ma di tutta Roma;&: il fermamente , e stabilimento di quella fab-
brica seguì , che morì Paolo Quarto , e fù creato dopo lui Pio Quarto , il quale Applauso fae$
facendo seguitare di murare il Palazzetto del Bosco di Beluedere a Pirro Ligo- " 4/ «nodello.
rio redato Architetto del Palazzo fece offerte , e carezze assai a Michelagnolo,
il motu proprio hauuto prima da Paolo Terzo,e da Giulio Terzo,e Paolo Quar-
to sopra la sabbrica di San Pietro ,gli confermò ,egli rendè vna parte delle en-
trate, e prouisioni tolte da Paolo Quarto , adoperandolo in molte cose delle sue
fabbriche, & a quella di San Pietro, nel tempo suo fece lavorare gagliardamen^
ce, particolarmente se ne seruì nel fare vn disegno per la sepoltura del Marche- Fé I* ftohu
se Marignano suo fratello, la quale fù allogata da Sua Santità per porli nel Duo- ra del M^
mo di Milano, al Caualier Leone Leoni Aretino Scultore eccellent ssimo, mol- che/e di ml
to amico di Michelagnolo , che a suo luogo si dirà della forma di quella sepol- rigamo d'or.
tura,& in quel tempo il Caualiere Leone ritraile in vna medaglia Michelagno- ''"'? '"'^
lo molto viuacemente, & a compiacenza di lui gli fece nel roueseio vn cieco '" ^"^r"°
guidato da vn cane con quelle lettere attorno. DOCEBO I°NJQV0S
PI^S TV^ÀS, ET IMTII ^D TE COFFERTE1{T> R,
e perche gli piacq ue assai gli donò Michelagnolo vn modello d'vn'Ercole , che
(coppia Anteo di sua mano di cera con certi suoi disegni. Di Michelagnolo non
ci è altri ritratti, che due di Pittura , vnodi mano del Bugiardino, e l'altro di
Giacomo del Conte , & vno di bronzo di tutto rilievo fatto da Daniello Riccia- 1 Ritratti 0
relli, e quello del Caualier Leone: da e'quali se n'è fatte tante copie , che n'hò Miche^gn.
visso in molti luoghi d'Italia, e fuori assai numero.
Andò il medesimoanno Giovanni Cardinale de' Medici figliuolo del Duca_m
Cosimo a Roma per il capello a Pio Quarto , e convenne come suo seruirore, e
familiare al Vasari andar seco,che volentieri vi andò , e vi slette circa vn mese
per goderli Michelagnolo ,che l'hebbe carissimo, e di continuo gli fù attorno.
Haueua portato seco il Vasari ,per ordine di Sua Eccellenza il modello di legno
di tutto il Palazzo Ducale di Frenze infieme co i disegni delle danze nuove,
che erano state murate , e dipinte da lui, quali desideraua Michelagnolo ve-
dere in modello , e disegno, poiché sendo vecchio non poteva vedere l'ope-
re, le quali erano copiose ,diuerse , e con varie invenzioni, e capricci , chc_, Modello dj
cominciavano dalla castratione di Celio , Saturno, Opi, Cerere , Giove_,, Pa^& Dv-
Giunone, Ercole, che in ogni danza era vno di quedi nomi , con le sue hi- c^ledi Fire^-
dorie in diuersi partimenti, come ancora l'altre camere , e sale,che erano sot- ^ mofatoa
to quede, haueuano il nome de gli Eroi di casa Medici . Cominciando dar "''" "^"'
Cosimo vecchio, Lorenzo, Leone Decimo, Clemente Settimo , e'1 Signor
Giovanni ,e'l Duca Aiessandro , e Duca Cosimo , nelle quali perciaseuna era-
no non solamente le Borie di fatti loro , ma loro ritratti , e de' figliuoli , e di tut-
te le persone antiche , cosi di governo , come d'arme, e di lettere ritratte di na-
turale : delle quali haueua scritto il Vasari vn dialogo ove si dichiarava tutte le
hidorie, & il fine di tutta l'inuentione,e come le favole di sopra s'accommodas-
sino alle hidorie di sotte, le quali gli fur lette da Annibai Caro, che n'hebbe
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