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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0023
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che non hanno rimedio , e che satti son sempre tefimoni] degli errori dello [car-
pello , o del poco giudicio dello Scultore . La qual cosa non avviene a'Tittori:
perciocbe ad ogni errore di pennello, o mancamento digiudicio , che venisse lor
fato, hanno tempo, conoscendogli da per loro, o avvertiti da altri, a ricoprirli^
medicarli con il medesimo pennello , che l'haueuasatto; il quale nelle man loro
ha quesso vantaggio dagli [carpelli dello Scultore, ch'egli non solosana come sa-
cena il serro della lancia & Achille, ma lajciafenga margine le sue serite . Mille
quali cofe risondendo i Tu tori non senga [degno,dicono primieramente,che vo-
lendo gli Scultori consederare la cosa in fagrestia,la prima nobiltà è la loro:e che
gli Scultori s'ingannano di gran lunga a chiamare opera loro lasìatua del primo
ladre , emendo siata fatta di terra, l'arte della qual operatione mediante ilfeo
legare ,e porre , non è manco delittori ; che d'altri : e sù chiamata Tlassice da'
Grecite Fisicria da'Latini;e da Trussitele sù giudicata Madre della Scultura,del
Getter del Cesello,cofalche sa la Scultura veramente nipote della Titturscon-
ciofia che la Tlasiice, e la "Pittura nafcano insieme, e subito dal disegno. Etesa-
minata suori di sagreslia dicono, che tante sono, e sì varie opinioni de'tempi , che
male si può credere più all'aria, che all'altra: e che consederato sinalmente quefla
nobiltà doue e'vogliono, nettano de'luogbi perdono, e nell'altro non vincono , si
come nel Proemio delle vite più chiaramente potrà vedersi. Mppresso perrifeo-
no dell'arti congeneri, e sottoposse alla Scultura dicono, batterne molte più di lo-
ro, perche la Pittura abbraccia l'muentione dcli'lstoriaja difailssima arte degli
[corti, tutti i corpi dell'architettura, per poter far'i casamenti, t la profeettiua;
il colorire a tempera, l'arte del lavorare in srefco, disserente , e vario da tettigli
arti, facilmente il lavorar a olio , in legno , in pietra , in tele , &~ il Miniare arte
disserente da tutte, le sineslre di vetro, il Musaico de'vetrijl commetter le tarsie
di colori sacendone Istorie con i legni tinti, che è Pitturalo sgrassire le case con il
serro, il niello, e le flampe di rame, membri della Pitturagli faalti degli Orefici,
il commetter l'oro alla damasehina, il dipigner le sigure invetriate, e sare ne'vast
di terra Iflorie , ^ altre sigure , che tengono all'acqua , il tesser'i broccati con le
sigure, e siori, e la bellissimainventiate degli Miraggi teffuti, che sà commodità,
e grandegga; potendo portar la Pittura in ogni luogo ,esaluatico , e domestico;
senga che in ogni genere, che Insogna esercitarfo il Difegno , ch'è Disegno zesiro,
l'adopera ogni vno • Sì che molti più membri bàia Pittura , e più vtili , che non
bà la [cultura. 'Non niegano l'eternità, polche così la chiamano , delle Sculture:
ma dicono qi^slo non esser privilegio, che saccia l'arte più nobile , ch'ella si sa di
sua natura , per efier [empiicemente della materia ; e che le la lungbegga della
vita defie all'anice nobiltà; il Pino tra le piante, & il Cervo tra gli animali,ha-
urebbon l'anima oltramodo più nobile, che non bà l'hnomo . 1Q" osante che et
poteffino addurrevna sintile eternità,e nobiltà di materia ne'Musaia Ioro,perve-
dersez e de gli antichifimi quanto le più antiche Sculture , che savo in Roma, & mano nel mn
efendosi vsato di sarli di gioie, e pietre sine. E quanto al picciolo,e minor nume- J^0-
ro loro,assermano che ciò non è perche l'arte ricerchi miglior dispofigione di cor-
po, & ilgiudicio maggiore:macbe ci dipende in tutto dellapovertà delle sussan-
ge loro,e dal poco savore, o avarizia, che vogliamo cbiamarlo,deg li hoomini ric-
chi,i quali non sanno loro commodità de'Marmi, nè danno occafionc di lavorare,
come [può credere , e vedesi , che si secene' tèmpiantichi, quando la Scultura
Venne alfommo grado. Et è manisesio,che chi non può confutare , ogittar via
vna piceiola quantità di Marnine Pietre sorti,le quali cosano pur asfai: non può
a2 sare

Errore di giti,
dicio in latto,
ro di Pittura
si rimedia, e
medica fai?,
mente co'1 Pa-
nello.
Ragioni di
Pittori pro.
uando la pre-
coden^a dell*
arie loro.
Arte del mo.
dellar di terra
non meno cono
mane alla
Scultura, chi
alla Pittura,

Diuerse ftt
ded'arti fr so
ordinate alla
Pittura,

Difegne fai
che l'vsi le
Scultore , e
proprio de*
Pittori,

Nobiltà ,e
perpetuità di
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