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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Mitarb.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0092
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7% PROEMIO

medesona Città da Galla Placidia intorno agli anni di nofaa solate 4? 8. di S. %
tale,chesù edisicato l'anno , 47.e della Badia di Classi di suori,& insornino di mol-
ti altri monasserij, e tempi edisicati dopo i Longobardi. I quali tutti editti], come
si è detto, sonone grandi, e magnisici, ma di gossissima Architettura, e sra queslifa
Tempio satto no molte Badie in Fràcia,edisicate a S.Benedetto,e la Chiesa,e monasterio di Mon-
d"^ R''~ te Casino; il tempio di S.Gio. Battista a Mona@, satto da quella Teodelinda Reina
"" o Gotte. de'Gotti, alla quale S.Gregorio Papa serine iJuoì Dialogi;nel qual luogo efe Rei-
na sece dipingere la sioria di Longobardi, dove si vedetta , che eglino dalla parte di
dietro erano raso e dinanzi battevano le gaggere, e si tignavano sino al mento. Le
VfodW Longo. vestiméta erano di tela larga,come vsarono gli Angli,& i Sasoni,e siotto vn man-
bardi. Iodi diuersi colori, e le scarpe sino alle dita de'piedi aperte, e sopra legate con certi
correggiuoli. Simili a'sopradetti tempij surono la Cbiesa di S. Gio. in Pavia edifica-
ta da Gundiperga, sigliuola dellasopradetta Teodelinda , e nella medefima Città la
Cbiesa di S.Salvador satta da Ariperto sratello della detta Reina , il quale saccele
Altri edifaij, nel regno a Rodoaldo marito di Gundiperga; La Cbiesa di S. Ambrogio di "Pavia
edisicata da Grimoaldo Rè de' Longobardi , cbe cacciò del regno Perterit figliuola
di Riperto. Il quale Perterit ressituito nel regno dopo la morte di Grimoaldo, edisi-
cò pur in Tauia vn monasserio di donne detto il monasserio Tsuouo , in bonore di
'Nostra Donna , e di S.Agata : e la Reina ne edisicò vnasuora delle mura dedicato
alla Tergine Maria in Tertica. Comperte Umilmente sigliuolo d'esso "Perterit edi-
sicò vn monasterio , e Tempio di S.Giorgio , detto di Coronate , nel luogo dove ha-
vena battuto vnagran vittoria coltra a Alabidisonile maniera • ?{e diffamile sà
a quessi il Tempio, che'l Rè de' Longobardi Luiprando, il quale sù al tempo del Rè
"Pipino padre di Carlo Magno ; edisicò in Pania , cbesi chiama San Pietro in Ciel
Spesa , e ma- dauro; "Ne quello Umilmente , che Desiderio , il quale regnò dopo Astolso , edisicò
mera de fu- di S. Pietro Cimate nella Diocesi Milanefe; "N[el monaflerio di S.Tincen^ in Mi-
detti edfaij. lavo,nè quello di S.Giulia in Breseia: perche tutti surono di grandiffimaspesa , ma
Altre sabbri- di brvttisima,e disordinata maniera. In Fiorenza poi migliorando alquanto l'Ar-
che fate con chitettura la Cbiesa di S. Apossolo ,cbe sù edisicata da Carlo Magno :sù ancorché
Meghoramene picciola di bellissima maniera : perche oltre, cbeisusi delle colonne , se bene sono
to dell'arte, di peggi , banno molta gratia , e sono condotti con bella mifura, i capitelli ancora,
egli archi girati per le volticciuole delle due picciole "Navate , mostrano , cbe in
Tosana era rimaso, onero risorto qualche buono Artesice. In fommal'Architet-
tura di quella Chiesa è tale,che Pippo di Ser Brunellesco non si sdegnò di seruirfene
per modello nel sare la Cbiesa di S. Spirito , e quella di S. Lorengo nella medesima
Cbiefa di San Città. Il medesimo sipuò vedere nella Cbiesa di S.Marco di Tenetia, la quale (per
Marco in Ve- non direnila di S. Giorgio Maggiore , ssato edisicato da Giovanni Moresini l'anno
netia fatta di .. . . ...) fù cominciata sotto il Doge Ivsliniano , e Giovanni Partiiiaco appreso
maniera gre- §„ Teodosio, quando d'ólesandriasù mandato a Tenetia il corpo di quell'Euangc-
lissa: percioebe dopo molti incendi], cbe il palagio del Doge,e la Chiesia molto dan-
nifcareno : ella fù sopra i mede simi sondamenti sinalmente risatta alla maniera
Greca , & in quel modo , cbe ella boggisi vede con grandissimaspesa, e col parere
di molti Architetti , al tempo di Domenico Seluo Doge nelli anni di chrislo 97^
Il quale fece condurre le colonne di que' luoghi donde le potette bavere. E cosili
Altri edsoy andò continuando sino all'anno 1 140. essendo Doge M. Pietro Polani, e come se
della ssessa detto col disegno di più Maceri tutti Greci. Della medesima maniera Greci
saliera. surono , e neimedesimi tempi le sette Badie , che il Conte Ugo Marchese di Brafr
diburgo sece sare in Toscana, come si può vedere nella Badia di Firenze , in q e li
^Settimo,e um'altre . Le quali tutte sabbriche , e le vesigia di quelle , che n^
sono
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