go, RAGIONAMENTI
stajora de' campi, mettendo i confini, e i termini di salli con li numeri, e
con le inscrizioni.
P. Mi piace; e mi pare , che quelli giovani, per principianti, si portino mol-
to bene, e meritino albi lode nell'averli Saputi tessere, e condurre; e voi
che dite?
G. Benissimo, massime ora che si potrà far lavorare in Firenze di quatte
arti lenza avere a mandare in Fiandra. Ora vuole V. E. sapere il signifi.
cato di quefte storie in quelli panni per conto del Duca?
P. Di grazia , ch'io aspettava ciò; incominciate.
G. lo comincio, dicendole, che il Sacrifizio alla Dea Pale non è altro, che
tutto quello, che si cava di frutto dalli guardiani delle bestie d'ogni sorte;
il Duca moftro che ( per abbondante tendere il suo paese ) accarezza i Pa-
stori, dandoli il passo, che vadano sicuri alle maremme, tiene per loro
sicuri i luoghi da' ladri, e acconcia loro i passi per poter guidare gli ar-
menti senza pericolo; onde stando sané le bestie loro, vanno multiplican-
do, e facendo in più modi benefizio al suo Stato: onde sono tenuti, Sacri-
ficando a quella Dea , ancora ringraziare S. E.
P. La vendemmia ci resta.
G. Eccomi Signor mio, quella è fatta per la comodità, é l'utile, che si ca-
va del vino, onde nasce l'allegrezza da quello, avendo nel suo Stato, co-
me sapete, molti luoghi, che gli fanno eccellenti , come so, che anche di
Pane, Iddio de' villani, sapete la storia : qui sono i contadini, i quali con
tutti gl'ingegni rozzi rusticalmente portano d'ogni stagione a S. E. i frut-
ti della terra, e i migliori, e così ecci ancora applicato a quello Pane, che
fu musico, e inventore di quella, facendo dolce armonia con le sei canne,
che egli coffe, quando corse dietro a Siringa Ninfa d' Arcadia, la quale si
faceva beffe de' Satiri, e per ciò giunta al fiume, e arredando il corso, si
converse in canne, onde cogliendone Pane , ne sece poi la zampogna; così
quello Principe con ogni Audio, e accuratezza ha corso dietro a ogni sor.
ce di musico , nè ha mancato fermarli, e convertire in canne, cioè nelle sei
note della malica, ut, re, mi, fa, sol, sa, col farli comporre cole mu-
seali, e cantare, e sonare di tutte le sorti Frumenti; ha tenuto di conti-
nuo allegra la sua Città con quella dolcissima armonia; nè ha poi d'ogni
tempo mancato a tutti gl'ingegni, che di rozzi gli ha fatti ringentilire ,
dando a chi virtuosamente ha operato, e opera nel suo Stato le dignità ,
e li offizj della Città, in quelle cose, che nuovamente ha fatte di villane,
e radiche diventare della sua patria Cittadine; oltre che de' melici è slato
sempre fautore, con donare, e riconoscer Sempre i più eccellenti, stipendian-
doli, e favorendoli, come sà meglio di tre V. E. Dicono ancora i poeti ,
che Pane si chiama Liceo , detto da Lupo , da più giovani, Rimando per
opera divina i lupi lassar Rare le greggi; che quello si può dire del Duca
nostro, che allo apparir suo anno tutti gli uomini, convelli in lupi, lascia-
to le insidie, e tornati alle selve loro.
P. Ogni cola è molto a proposto; or seguitate il fine.
G- Segue poi il sacrifizio della porca pregna, cioè la terra piena di virtù,
grassa d'ingegni buoni, che di lei i Sacerdoti ne sanno di continuo Sacrifi-
zio ,
stajora de' campi, mettendo i confini, e i termini di salli con li numeri, e
con le inscrizioni.
P. Mi piace; e mi pare , che quelli giovani, per principianti, si portino mol-
to bene, e meritino albi lode nell'averli Saputi tessere, e condurre; e voi
che dite?
G. Benissimo, massime ora che si potrà far lavorare in Firenze di quatte
arti lenza avere a mandare in Fiandra. Ora vuole V. E. sapere il signifi.
cato di quefte storie in quelli panni per conto del Duca?
P. Di grazia , ch'io aspettava ciò; incominciate.
G. lo comincio, dicendole, che il Sacrifizio alla Dea Pale non è altro, che
tutto quello, che si cava di frutto dalli guardiani delle bestie d'ogni sorte;
il Duca moftro che ( per abbondante tendere il suo paese ) accarezza i Pa-
stori, dandoli il passo, che vadano sicuri alle maremme, tiene per loro
sicuri i luoghi da' ladri, e acconcia loro i passi per poter guidare gli ar-
menti senza pericolo; onde stando sané le bestie loro, vanno multiplican-
do, e facendo in più modi benefizio al suo Stato: onde sono tenuti, Sacri-
ficando a quella Dea , ancora ringraziare S. E.
P. La vendemmia ci resta.
G. Eccomi Signor mio, quella è fatta per la comodità, é l'utile, che si ca-
va del vino, onde nasce l'allegrezza da quello, avendo nel suo Stato, co-
me sapete, molti luoghi, che gli fanno eccellenti , come so, che anche di
Pane, Iddio de' villani, sapete la storia : qui sono i contadini, i quali con
tutti gl'ingegni rozzi rusticalmente portano d'ogni stagione a S. E. i frut-
ti della terra, e i migliori, e così ecci ancora applicato a quello Pane, che
fu musico, e inventore di quella, facendo dolce armonia con le sei canne,
che egli coffe, quando corse dietro a Siringa Ninfa d' Arcadia, la quale si
faceva beffe de' Satiri, e per ciò giunta al fiume, e arredando il corso, si
converse in canne, onde cogliendone Pane , ne sece poi la zampogna; così
quello Principe con ogni Audio, e accuratezza ha corso dietro a ogni sor.
ce di musico , nè ha mancato fermarli, e convertire in canne, cioè nelle sei
note della malica, ut, re, mi, fa, sol, sa, col farli comporre cole mu-
seali, e cantare, e sonare di tutte le sorti Frumenti; ha tenuto di conti-
nuo allegra la sua Città con quella dolcissima armonia; nè ha poi d'ogni
tempo mancato a tutti gl'ingegni, che di rozzi gli ha fatti ringentilire ,
dando a chi virtuosamente ha operato, e opera nel suo Stato le dignità ,
e li offizj della Città, in quelle cose, che nuovamente ha fatte di villane,
e radiche diventare della sua patria Cittadine; oltre che de' melici è slato
sempre fautore, con donare, e riconoscer Sempre i più eccellenti, stipendian-
doli, e favorendoli, come sà meglio di tre V. E. Dicono ancora i poeti ,
che Pane si chiama Liceo , detto da Lupo , da più giovani, Rimando per
opera divina i lupi lassar Rare le greggi; che quello si può dire del Duca
nostro, che allo apparir suo anno tutti gli uomini, convelli in lupi, lascia-
to le insidie, e tornati alle selve loro.
P. Ogni cola è molto a proposto; or seguitate il fine.
G- Segue poi il sacrifizio della porca pregna, cioè la terra piena di virtù,
grassa d'ingegni buoni, che di lei i Sacerdoti ne sanno di continuo Sacrifi-
zio ,