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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0083
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DEL VASARI. 6$
G. Egli si sarebbe fatto torto a quell' opera, anzi era un troncargli la Vita
a mezzo il corso. Qui comincia, Signor Principe mio, l'origine di Casa
Medici: Giovanni, detto Bicci, padre di Cosimo, è ritratto dal naturale
in quella, medaglia, sotto alla storia di Santi Bentivogli: Cosimo suo fi.
gliuolo, e Lorenzo suo fratello sono qua dirimpetto sotto la storia, dove
Cosimo rimunera i virtuosi, che ha così aria di grande.
P. Quello debbe esser quello, che dividendoli da Cosimo, abitò nella casa
vecchia, dove ne viene la discendenza del Signor Giovanni avolo mio.
G. V. E. l'ha detto. In quelli altri due tondi sono i due figliuoli di Coli-
mo; in uno è Piero, che è sotto la storia, dove Cosimo va allo esilio,
che fu congiunto con la Lucrezia de'Tornabuoni, che ne nacque il Magni-
fico Lorenzo, e Giuliano; quell' altro, che è sotto, dove si fabbrica San
Lorenzo, è Giovanni suo fratello pur figliuolo di Cosimo, il quale morì
giovane lenza figliuoli, che per moglie ebbe la Cornelia delli Alessandri-
P. Lo sapeva; ma quella impresa del Falcone, che tiene it diamante, che
fantasia fu? e quest'altra del Falcone, che muda, sapetelo voi?
G. Io ho inteso, che il mudare fu il ritorno di Cosimo, il quale mutò pen-
ne, cioè volontà per esser volubile nel suo ritorno verso gli amici suoi, e
nemici; che ne furon messe tre nel diamante, di colore una bianca, l'al-
tra rolla, e verde l'altra da Lorenzo vecchio suo figliuolo, mostrando alli
amici, e al prossimo, che avendo sperato, e avuto fede, erano rimunerati
dallo amore, e dalla doppia carità di Lorenza suo figliuolo.
P. Io credo, che la stia così; ma voi avete bene osservato una cosa, che
mi piace , che avete satto in quella stanza oltre a quelle imprese in
quelli angoli 1' arme delle otto palle, che usava Cosimo, che è accompa-
gnata con quelle grottesche piene di figure, e fanno parere, oltre alla ric-
chezza dell' oro, e delli flocchi, quella danza ricchissima.
G. Non se le conveniva manco; ora ci retta a mostrarvi sotto quelli angoli, do.
ve sono quelle virtù, quelle storie di cammei a proposito di quelle figure.
P. Io non ci aveva consederato; or ditemi quello, che elle sono.
G. Volentieri; quelle prime sotto la Prudenza sono le Grazie, che fanno beso
sa Venere, e prudentemente con lo specchio racconciano, e l'adornano, e
la lavano; e sotto la Fortezza si fanno in quello ovato lungo Cittadelle,
e si murano luoghi forti; sotto FAstuzia sono gli alchimisti, e gl'indovini,
e geometri, che misurano figure ; sotto l'Ardire sono gl'inventori delle na-
vi, che nell'acqua si sperimentano; sotto la Diligenza sono orefici, minia-
tori, e oriolai, che conducono le diligenti opere loro; e sotto la Religione
Sacerdoti plebei antichi, che fanno sacrisizio al nome del grande Iddio;
alla Eternità sono scultori, che fanno le memorie con le ftatue a' posteri;
e alla Fama sono gli seritori, che serirono storie, gli idrologi, e i poeti,
e gli altri studenti; volendo concludere, che tutte quelle virtù, e arti sono
siate favorite, e adoperate, e rimunerate da Cosimo de' Medici; e qui fi-
nisee l'ordine delle invenzioni di quella camera.
Certamente che ella mi piace, e me ne satisfò affai; or seguitiamo l'or-
dine nostro; non volendo Bar piu in quella, polliamo paffare a quella al-
tra camera, che segue .

GIOR-

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