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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0091
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DEL CASARI. „
G. Signor Principe, quelli, che presentano i cavalli barberi, e i due lioni,
sono gli Aragonesi, che gli anno condotti di Napoli per fare questo dono
a Lorenzo in segno di benevolenza, dimofirando, che il lione, e il cavai*
lo, uno per bellezza, e l'altro per fortezza, non potevano essere presente
se non dal bello, e forte animo di Lorenzo, il qual dono con la virtù sua
si guadagnò da Fernando di Aragona. Que'due soldati armati all'antica ,
che hanno ginocchioni a'piedi di Lorenzo, portano a Lorenzo tante ar-
mi da guerra da Lodovico Sforza da Milano in segno d'amore, non tanto
per fare il preserire onorato delle armature, e de' superbi lavori di quelle,
quanto per mostrargli , che la virtù di coloro, che sanno adoperarle, e
usarle, come fece Lorenzo, vince ogni difficile impresa contro a' nemici.
Quel vestito di scarlatto, che presenta quel cappello da Cardinale, è un
cameriere di Papa ìnnocenzio ottavo di casa Cibo Genovese, il quale a-
vendo portato per le discordie pasfate odio a Lorenzo, conosciuta per lo
avvenire la molta virtù sua, cominciò ad amarlo, e onorarlo, e nell' ulti-
mo imparentatoli seco, con dar la Maddalena sua figliuola al Signor Fran-
ceschetto Cibo suo nipote, dopo non molto tempo elesse Cardinale Gio.
vanni suo figliuolo, che appena avea finito tredici anni; quello è quando
gli manda il cappello, vinto in Concistoro con voci innanzi il tempo or-
dinato da i decreti Papali; e da quel Collegio per benevolenza, e virtù di
Lorenzo fu messa in casa sua quella suprema dignità (a). La gente indiana,
che dice V. E., viene a far segno con tanti ricchi, e varii doni della be-
nevolenza, che alla virtù, e grandezza di Lorenzo portava Cuiebo Solda-
no del Cairo, il quale fu allora grandissimo nelle imprese di guerra, che
gli mandò (come vedete ) a presentare fino in Fiorenza que' vali, gioie,
pappagalli, Scimmie, cammelli, e fra gli altri doni una giraffa, animale
indiano non più vitto di persona, e di grandezza, e di varietà di pelle,
che in Italia simil cosa non venne mai; e tanto piu era da tenerne conto,
quanto nè i Portoghesi, nè gli Spagnuoli nell' India, e nel nuovo Mondo
non anno mai trovato tale animale; ticchè, Signor Principe, come dilli
prima, quella storia non contiene altro, che la virtù delle lettere, e della
sapienza, per le quali Lorenzo è diventato glòrioso, meritando tanti varii
doni non da uomini plebei, i quali accarezzò col provvedergli del suo
nelle carestìe, nè da quelli delle buone arti ingegnose, che sempre e'favo-
rì, ma da' gran Principi, e da' potentissimi Re, e fino da esterni, e con-
trarli di costumi, e di religione.
K P. E non

(a) Il Capitolo della Cattedrale Aretina, del quale
'?'? .''" parecchi Cardinali, e Vescovi, e altri
dittimi Soggetti, ebbe ancora l'onore di contare
tra ( suoi Canonici quello Cardinale Giovanni de'
Medici rche fu poi Leone X.) il quale prete il
possesso di# tal Canonicato per mezzo di Baldassarre
Aibergotti Canonico della Cattedrale Bessa, e suo
procuratore, Eccome leseli nelle Capitolari Deli-
berazioni dell' Anno 149?. pag. thi , ed eccone I'
cssratto fedele ,, Anno 149% die 20. Novembris.
„ Asìum Aretii in Ecclesia Cathedrali . Vacante Ca.
,, nonicatu, & Praebenda , quas, dum viveret, obti.
„ nebat in dieta Aretina Ecclesia Dominus Nicolaus
„ de Bivignano, per obitum eiusdem, Dominus Bal-
„ dassar de Albergottis Canonica Aretinus, & pro-

„ curator ad hoc constitutns a Reverendissimo Cards-
i, nali de Medicis , asseren^ ad dietim Donrinum Car
,, dinalem vigore refer^ationis Apostol cue prour in
,. litteris desuper confeAis continente, specìare &
,, peninere disium Canmicatum, & Praebendam. in
„ praesentia Canoniccrum Are inorum capitu'aritec
, congregator ?m, disso procuratorio nomine accepta-
,, vit diàum Canonicatum, & Praebendam pro dirlo
„ Domino Cardinali Dominus aureni Arch^d aconas
„ cam reliquia Canonlcis absente Domino Praeposi.
,, to, ipsum Dominum Baldassarem dido procurato.
,, rio nomine in Canooicum, & in Fratre.n recepe-
„ runt, stallum in choro, & locum in Capitalo affi-
„ gnantes &c, „
 
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