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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0117
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DEL VASARI. 99
Giovanni Stocchi dalla porta alla Croce) come pratichi artieri fu fatto fa.
re una sorte di ferri , i quali siccavano con (carpelli nel masso, e acca,
modando ad essi legature di funi, facendo con legni ponti da una altezza
all'altra, mettendo poi scale di ponte in ponte, faceva tal comodità, che
si andava di mano in mano infino in cima al Sasso per una dirupata la
piu difficile, e: piu scoscesa, e tenuta piu forte da loro, e però era
men guardata.
P. E' ella quella verso di noi, dove io veggo i ponti, i ferri, le scale , e co-
loro, che montano in alto?
G, Signor sì, per la quale andati parecchi giorni Bastiano, e Giovanni sen-
za essere mai (coperti, e non sapendo quello loro lavoro altro che il Rica-
soli in segreto, quelli quando fu tempo fece raunare in San Francesco tut-
ti i Capitani, e Connestabili, che furono il Capitano Jacopo Corso, il
Signor Francesco dal Monte santa Maria Colonnello, Meo da Casliglione ,
Perotto Corso, il Guicciardini, Messer Donato da Sarzana, il Capitano
Piero, e Morgante dal Borgo a San Sepolcro, il Mancino da Citerna,
Giannino del Conte, e altri Connestabili, proponendo loro, se per loro
virtù, e forza d' armi s' espugnade quella Rocca difficilissima, quanto ono-
re ne acquistarebbono, e utile, e fama immortale al nome Italiano; ne
bisognò molto dire, che arditamente promessòno o di pigliarla, o di la-
sciarvi la vita. Scelti adunque per ciascun capo venti uomini valoroti, e
deliri, acciò quando fusse tempo al Comminarlo di servirsi di loro fussino
in ordine, si conducono al Saffo nell'oscurità della notte tutti li stromen-
ti da salire, avendo fatto dare ordine il Commissario, che intorno al Sasso
sussero la mattina cinquanta archibusieri, e lo soccorressino per levar le
velette d' attorno; e piantati dove seopriva il Sasso assai moschetti, sagri,
falconetti, e colubrine, che avevano in campo, acciò battessino per tutto
il Saffo, altri pezzi grossi da batteria ne piantarono fra que' gabbioni, che
V. E. vede, acciò non potesse andare scorrendo nessuno di San Leo per
il monte a fare alcuna (coperta : durò quello modo di fare non solamente
tutto il giorno, e la notte, ma era durato ancora parecchi giorni innan-
zi, tanto che il Lunedì sera, che fu a'ifr di Settembre nel 1517., al tra-
montare del Sole furono chiamati nella Chiesa tutti i soldati, che avevano
a andare, e furono inanimiti dal Commissario Ricasoli con parole molto
a proposto in servizio de' soldati , e in onor della casa de' Medici; e con
sicure, e larghissime parole promise dar loro in preda tutta la roba de' ni-
mici, e che potessino far taglia ne' prigioni, che pigliavano.
P. Gran risoluzione de' soldati , e ottima provvidenza del Commissario.
G. Partiti adunque i Capitani, e tutti i soldati di San Francesco, che era gia
rotte con un tempo oscurissimo, pieno di pioggia, di lampi, di baleni, e
di tuoni, che a pena si potevano reggere i soldati in piede, così a poco
a poco quando sei, e quando otto si accollarono tutti al Sasso, tanto che
a tre ore di notte vi furon condotti segretissimamente.
P. Il campo non aveva fatto provvisione alcuna in quello mezzo?
G. Signore, nel campo era ritornato Jacopo Corso, il Colonnello Signor Fran-
cesco dal Monte, e il Colonnello Meo da Cassiglione per mettere in ordi-
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