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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Bearb.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0155
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DEL BASARE w
P. Sta bene. Leggo poi di qua dal lato quelle parole: CORTONA, POLI-
TIANUMQUE OPPIDA CLARA. Che rappresentate voi per quelle due
Città .?
G. Quelle sono, come l'ha detto, Cortona, e Montepulciano, e le dichiaro
con quelle due figure, 1' una delle quali lignifica Cortona , che tiene ira
mano uno stendardo bianco , entrovi un lione rollo, il medesimo nello seu-
do, ed è limile a quello di Venezia ; 1' altra figura rapprelepta Monte-
pulciano, dove ho finto ancora il fiume delia Chiana con un corno in
mano pieno di olive, e di spighe per 1' abbondanza, che n' anno quelli
paesi, e allato alla figura di Montepulciano ho fatto un Bacco giovanet-
to, che ha un vaso pieno di vino, e uve attorno, volendo mostrare 1' ab-
bondanza, e eccellenza del vino, che produce quel paese. Segue sotto a
Cortona il Borgo a San Sepolcro , per il quale ho fatto Arcadio pellegri-
no, che dicono essere flato fondatore di quel luogo ; nello stendardo è un
Cristo, che risorge, che è 1'insegna di quella Città , e nello seudo, che
ha a'piedi, mezzo nero, e mezzo bianco, è l'arme del popolo; appreso
gli ho fatto il fiume del Tevere con la Lupa, che allatta Romolo, e Re-
mo, Umilmente il corno pieno di frutti , e di qua è la Sovara fiume.
P. Ma ditemi, quel vecchio, che gli è vicino con il capo pien d' abeti, e
faggi, che sopra un vaso getta acqua per bocca, che vuol dire?
G. Quello è 1' Appennino, e come 1' E. V. vede , nel lontano ho ritratte
il Borgo, e Anghiari con il putto, che tiene il pastorale in mano, e le
lettere, che li sono sotto, dicono; BURGUM UMBRIE URBS, ET AN-
GLARI.
P. Tutto mi piace: ma che vuol dire , che nell' ultimo di quelli quattro
quadri, sotto il quartiere di Santa Croce, non ci è putto con pastorale
in mano?
G. A ciaseuno di quelli quartieri ho attribuito un Vicariato, sendo appunto
quattro i principali Vicariati del distretto di Firenze, e V. E. lo può ve-
dere per le lettere scritte sotto detto quadro, che dicono : PRETURA
ARNENSIS SUPERIOR.
P. Quello deve essere il Vicariato di San Giovanni; ma quel Giudice vestito
all'antica , che ha un falcio con le scuri in mano, che lignifica?
G. A ogni Vicariato ci ho fatto un simil Giudice , volendo mostrare, che
per quelli quattro luoghi nel distretto di Firenze si amministra giustizia
S in

no, cacciandone tutti gii abitatori; e vi e scritto
El Moutefinsorino .
Nella decimaquitha, ove è scritto la Coronazione , si
vede non la coronazione del Vefcovo come il Vasa.
ri serire, ma la coronazione che il Vescovo fece di
Lodovico Bavaro Imperatore, il quale vi si vede
genuflesso davanti all' altare di S. Ambrogio di Mi-
lano, il tetto della qual Chiesa vi è Scolpito; e il
Vescovo unge P Imperatore, che è nudo dalla cin.
tura in su, & ha dietro a se Umilmente inginòc-
chioni F Imperatrice con le braccia nude. Sono
preti intorno al Vescovo, e molti Baroni dietro
all' Imperatore con ricche sopravvefti, nelle quali
è Parme di Pietramala, rappresentanti forsè i fra-
telli del Vescovo, cioè Pier Saccone , e Tarlato si-
gliuoli d'Angiolo, e Ciuccio di Vanni, ed altri
Signori di Pietramala, che trovaronsi a tal fatto.

Vi sono ancora sucinatori di trombe, ma non gia
alcuno a cavallo come scrive il Vasari- il che non
conveniva all' issoria ivi espressa , la quale rappre-
sentalì,come lì è detto , nella Chiesa di S. Ambro.
gio di Milano, dove in fatti seguì.
Nella decimasesta ed ultima ( che dal Vasari si pone
la duodecima) si vede il Vescovo ammalato, il
quale portano gli uomini suoi da Montenero, ove
ammalossi, a Massa di maremma, e di lì poi, es-
sondo morto ai 2,. Ottobre i„%, in Arezzo; er
vi è scritto la morte di Mifcrc, il che noi diremmo
oggidì la morte di Monsignere • Vedati la Relazione
di Gio. Rondinelli sopra lo ssato antico e moder-
no della Città di Arezzo, edita per Michele Bel.
lòtti 175;, dalla pag. 36. alla pag. 42. Il Vasari
parla del detto Sepolcro anche nella vita di Giot-
to,
 
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