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dalli nostri antichi moderni per l’impedimento,
che avevano delle gran ruine, come ho ollerva-
to in altre cave .
Mi ricordo aver sentito dire da Orazio
Maj, che per accomodare un Monaliero di
Monache rinchiuso nel Foro di Nerva, furo-
no gettati certi quadri di peperino, ne’ quali
tra l’uno, e l’altro vi erano alcune spranghe di
legno da ogni banda fatte a coda di rondine,
così ben conservate , che si potevano rimettere
in opera; e nillun Falegname conobbe di che
legno follerò.
Mi ricordo, che nel Monte Aventino, nel-
la Vigna di Monsignor de Mailìmi verso Testac-
cio, lì trovò una liatua di basalto verde rappre-
sentànte il figliuolo d Ercole in età fanciullesca
colla pelle del Leone in teda, e colla clava in
mano; favoleggiando i Poeti elser detto monte
al figlio di Giove ( che Aventino si chiama ) de-
dicato . Quella liatua la comperarono li Roma-
ni dal detto Monsignore per ducati mille di ca-
mera, ed ora si trova in Campidoglio .
Tra la Piazza di Sciarra , e la Guglia di
S. Manto vi era un poco di Chiesetta di 8. Anto-
nio , molto vecchia ; e volendo sarvi una tom-
ba , vi scopersero gran malsiccj di peperini, e
aie trovarono tanta copia , che dell’esitodi essi ,
rifecero di nuovo la detta Chiesa : Eciòdiino-
strava ellervi slato qualche nobile edilìzio .
Mi ricordo , che un certo uomo , chiamato
Paolo Bianchini, il quale faceva professione di
ripescare barche, e mole annegate nel Tevere,
volendo ripescare una barca, andò sotto acqua
in
dalli nostri antichi moderni per l’impedimento,
che avevano delle gran ruine, come ho ollerva-
to in altre cave .
Mi ricordo aver sentito dire da Orazio
Maj, che per accomodare un Monaliero di
Monache rinchiuso nel Foro di Nerva, furo-
no gettati certi quadri di peperino, ne’ quali
tra l’uno, e l’altro vi erano alcune spranghe di
legno da ogni banda fatte a coda di rondine,
così ben conservate , che si potevano rimettere
in opera; e nillun Falegname conobbe di che
legno follerò.
Mi ricordo, che nel Monte Aventino, nel-
la Vigna di Monsignor de Mailìmi verso Testac-
cio, lì trovò una liatua di basalto verde rappre-
sentànte il figliuolo d Ercole in età fanciullesca
colla pelle del Leone in teda, e colla clava in
mano; favoleggiando i Poeti elser detto monte
al figlio di Giove ( che Aventino si chiama ) de-
dicato . Quella liatua la comperarono li Roma-
ni dal detto Monsignore per ducati mille di ca-
mera, ed ora si trova in Campidoglio .
Tra la Piazza di Sciarra , e la Guglia di
S. Manto vi era un poco di Chiesetta di 8. Anto-
nio , molto vecchia ; e volendo sarvi una tom-
ba , vi scopersero gran malsiccj di peperini, e
aie trovarono tanta copia , che dell’esitodi essi ,
rifecero di nuovo la detta Chiesa : Eciòdiino-
strava ellervi slato qualche nobile edilìzio .
Mi ricordo , che un certo uomo , chiamato
Paolo Bianchini, il quale faceva professione di
ripescare barche, e mole annegate nel Tevere,
volendo ripescare una barca, andò sotto acqua
in