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https://doi.org/10.11588/diglit.4322#0193
fluente \f*
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■Chec^ve,
OIOvanni Co.
v-ne di&bbri-
| «fcondo li
3UflOj esseo-
«otar&ocon
eli altro Iato
ilapiol0ggi
finito servì»
jftMfad
cìlù ritrovata
ta la base con
di questi Re-
o falso Nume
XI.
dna assai sin-
P A R X E IL C A P O V. H5C
S A C R V M
SEX.POMPEIVS.SP. F.
COL. MVSSIANVS
QVINQVENNALIS
DECVRIO
BIDENTALIS
DONVM. DEDIT.
Questa Lapide sino dagli antichi tempi è stata cagione di
prandi equivoci, avendola creduta dedicata a Simon Mago, non
sapendo, che questi nomi in antichissima Sabina lingua apparte-
nevano ad Ercole -, sopra di che sono da vedersi i versi d'Ovi-
dio (0 • Del suo Tempio eretto nel Quirinale, donde forse sarà
qua stata trasportata quest' Iscrizione parla Dionisio di Aiicarnas-
so , Livio, Varrone, e Properzio (2).
Tornando ancora per un poco al Tempio di Esculapio ,
aveva questo un portico , nel quale si esponevano a dormire la
notte gli ammalati, con la speranza di ricevere la salute, e i ri-,
medj d°al Medico Dio in sogno . Per altro il portico era ripie-
no di ricette per varj mali scolpite in marmo . Non ostante il
farsi trasportare gl'infermi sotto questo portico all'aria produ-
ceva , che per lo piti peggioravano -, onde Plauto fa nel Cur-
eulione, che un Lenone per disperazione se ne fugga dal Tem-
pio . In questa medesima Isola erano racchiusi per alcuni giorni
i nobili Romani condannati a morte per ragione di stato, parti-
colarmente sotto Tiberio , per prepararsi alla medesima , perchè
gli fosse più sensibile.
(i) Fast. Uh. 6*
Quaerebam Nonas Sanco Fldiove referrera
An cibi s Serno Pater 5 tunc mihi Sancus aìt :
Cuicumquc ex istis dederis > ego murms habeb®
Nomina trina fero ; sic voluere Cures.
Nunc igitur veteres donarunt" Aede Sabini;
Inque Quirinali constituere jugo .
{2) Uh, o, Hist. Lih, 6, L, 11. eleg. x. vsrs. 74»
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XI.
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COL. MVSSIANVS
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DECVRIO
BIDENTALIS
DONVM. DEDIT.
Questa Lapide sino dagli antichi tempi è stata cagione di
prandi equivoci, avendola creduta dedicata a Simon Mago, non
sapendo, che questi nomi in antichissima Sabina lingua apparte-
nevano ad Ercole -, sopra di che sono da vedersi i versi d'Ovi-
dio (0 • Del suo Tempio eretto nel Quirinale, donde forse sarà
qua stata trasportata quest' Iscrizione parla Dionisio di Aiicarnas-
so , Livio, Varrone, e Properzio (2).
Tornando ancora per un poco al Tempio di Esculapio ,
aveva questo un portico , nel quale si esponevano a dormire la
notte gli ammalati, con la speranza di ricevere la salute, e i ri-,
medj d°al Medico Dio in sogno . Per altro il portico era ripie-
no di ricette per varj mali scolpite in marmo . Non ostante il
farsi trasportare gl'infermi sotto questo portico all'aria produ-
ceva , che per lo piti peggioravano -, onde Plauto fa nel Cur-
eulione, che un Lenone per disperazione se ne fugga dal Tem-
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i nobili Romani condannati a morte per ragione di stato, parti-
colarmente sotto Tiberio , per prepararsi alla medesima , perchè
gli fosse più sensibile.
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Quaerebam Nonas Sanco Fldiove referrera
An cibi s Serno Pater 5 tunc mihi Sancus aìt :
Cuicumquc ex istis dederis > ego murms habeb®
Nomina trina fero ; sic voluere Cures.
Nunc igitur veteres donarunt" Aede Sabini;
Inque Quirinali constituere jugo .
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