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https://doi.org/10.11588/diglit.73732#0144
136
SP . TVRRANIVS . L .F . SP . N . L. PRON . FAB.
PROCVLVS . GELLIANVS.
PRAIF . FABR . II . PRAIF . CVRATORVM . ALFEI.
TIBERIS . PRAIF . PRO . PR . I . D. IN . (i) VRBE . LAVINE
PATER . PATRATVS (2) POPVLI . LAVRENTIS . FOEDERIS
EX LIBRIS . SIBILLINIS . PERCVTIENDI . CVM . P. R.
SACRORVM . PRINCIPIORVM (3) P . R. QVIRIT . NOMINISQVE
LATINI . (sic) QVAI . APVD . LAVRENTIS . COLVNTVR . FLAM . DIAL1S . FLAM
MART . SALIVS PRAISVL . AVGVR . PONT.
PRAIF . COHORT . GAITVL . TR . MIL . LEG . X.
LOC . D .D . D.
(1) In questa iscrizione vien ripetuto varie volle il dit-
tongo ^i per ^e ed il digamma F , che fu introdotto a
tempo dell' Imper. Claudio per la v. consonante come si
ha da Svetonio in Claud. cap. 41.
(2) Il titolo di pater patratus , che godeva Sp. Tur-
ranio, ci fa conoscere d' esser stato Feciale del popolo
Laurentino pro tato populo patrabat. Vedi T. Liv. lib. 1.
cap. 24. dove parla dell' alleanza tra i Romani, e gli Al-
bani , e delle sormole del pater patratus nell'intimare la
guerra , o nel conchiudere la pace.
(3) Quali erano presso i Romani i sacri principii?
Io li trovo in un campo di guerra, negli alloggiamenti,
e nella castramentazione romana , in cui ad una delle sue
vie si dava il nome di principia , e secondo si spiega da-
gli archeologi F. Lips. de milit. Roman, lib. V. così di-
cevasi, perchè sormava il principio dell' accampamento,
onde Plutarco in Galba l' appellò Archea , sive initia,
quae Romani principia appellant. Era questo un luogo il
più sacro, e venerabile, perchè qui dal tribuno si rendeva
giustizia, qui si conservavano i vessilli, e le aquile, qui
sopra le are castrensi s'immolavano i sacrifici, e si cu-
stodivano le immagini degli dei , e de' principii , qui si
SP . TVRRANIVS . L .F . SP . N . L. PRON . FAB.
PROCVLVS . GELLIANVS.
PRAIF . FABR . II . PRAIF . CVRATORVM . ALFEI.
TIBERIS . PRAIF . PRO . PR . I . D. IN . (i) VRBE . LAVINE
PATER . PATRATVS (2) POPVLI . LAVRENTIS . FOEDERIS
EX LIBRIS . SIBILLINIS . PERCVTIENDI . CVM . P. R.
SACRORVM . PRINCIPIORVM (3) P . R. QVIRIT . NOMINISQVE
LATINI . (sic) QVAI . APVD . LAVRENTIS . COLVNTVR . FLAM . DIAL1S . FLAM
MART . SALIVS PRAISVL . AVGVR . PONT.
PRAIF . COHORT . GAITVL . TR . MIL . LEG . X.
LOC . D .D . D.
(1) In questa iscrizione vien ripetuto varie volle il dit-
tongo ^i per ^e ed il digamma F , che fu introdotto a
tempo dell' Imper. Claudio per la v. consonante come si
ha da Svetonio in Claud. cap. 41.
(2) Il titolo di pater patratus , che godeva Sp. Tur-
ranio, ci fa conoscere d' esser stato Feciale del popolo
Laurentino pro tato populo patrabat. Vedi T. Liv. lib. 1.
cap. 24. dove parla dell' alleanza tra i Romani, e gli Al-
bani , e delle sormole del pater patratus nell'intimare la
guerra , o nel conchiudere la pace.
(3) Quali erano presso i Romani i sacri principii?
Io li trovo in un campo di guerra, negli alloggiamenti,
e nella castramentazione romana , in cui ad una delle sue
vie si dava il nome di principia , e secondo si spiega da-
gli archeologi F. Lips. de milit. Roman, lib. V. così di-
cevasi, perchè sormava il principio dell' accampamento,
onde Plutarco in Galba l' appellò Archea , sive initia,
quae Romani principia appellant. Era questo un luogo il
più sacro, e venerabile, perchè qui dal tribuno si rendeva
giustizia, qui si conservavano i vessilli, e le aquile, qui
sopra le are castrensi s'immolavano i sacrifici, e si cu-
stodivano le immagini degli dei , e de' principii , qui si