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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 1): Statue del Museo Pio-Clementino — Rom, 1782

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https://doi.org/10.11588/diglit.3451#0011
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Il ■......11 I .......1 I I I II II ".......

IMPRIMATUR,
Si videbitur Revmo Patri Magistro Sacri Palatii Aposlolici.
F. A. Marcucci Patriarchi Coitssaiuùiop, Victsgerms ♦

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ù

APPROVAZIONI

Eiìderavasi dagli Amatori delle leile Arti non solo , ma dai Letterati dell'Italia, e d'Oltremonti ancora, che dopo tanto grido, quale
si è meritamente acquistato il Musco Pio-Clementino \ s'incominciaffc a pubblicarne i preziosi monumenti , da mano maeftra illu-
strati. A queua grande opera accinti felicemente sonosi il Si§ -jate Giambatista Visconti Presetto degniisimo delle Antichità Romane^,
ed il Sig. Ludovico Mirri . Quelli con far diligentemente incidere i monumenti , quegli con corredarli di opportune fceltissìnic offerva-
zioni. Il primo Tomo di quest' opera insigne, che ora viene alla luce , e ch<* ho avuto il piacere di leggere per commissione del Rmo
P. Maestro del Sacro Palazzo, farà fede al pubblico dell' importanza del lavoro per la novità di tanti bellissimi monumenti, che non erano
ancora ssati pubblicati , e per le utili letterarie seoperte, che ci presenta il dotto Illustratore Sig. Abate Visconti . Non avendo poi
neir opera incontrata cosa contraria alla Cattolica Fede , ed a' buoni coftumi, giudico che fìa degna delle ftampe, anche perche Oltre-
monti si vegga , che celeberrima quacque Urbis ncvis operibus enìtefeunt : nec obsokta modo per vetussatem redivivo cultu ìnftgnìuntur , sed Uh
tpfa , quae antehzc magnipcentìljtma putabantur , nunc aurì luce• sulgentia Indecoram ftaiorw pat unoniam wodicterunù , Cìrc ( diremo noi,
MUSEO ) ipsi MAXIMO JW/ùmcs portirur^ & ntìlanth auro cslumnat•, tantum inujìtatì ornatus dederunt ^ ut ilio non mìnus cupide conveniatur
(*)Nazarlus loci gratta , quam speclaculì voluptate (*) . Dalla Propaganda xv. Febraro cIdIoGCLXXXUI.
? **"'?*' Stesano Borgia
Aug. p.2,4. Segretario della Sac. Congreg. di Propaganda Fide*
idir Paris.
1676. 1 TQ ktto con piacere il primo Tomo della descrizione del Mufeo Pio-Clementino , che h? satta il Sig. Abate Giambatista Visconti Prefetto
Ai delle'A*"-;^:'' di Roma, datomi rnrtesemente a rivedere dal Rmo P. Maeftro del Sacro Palazzo , e parmi di dover dire, che s'abbia
ad assrettarne ia pubblicazione il più prefto che si possa $ ora massimamente che con tanto traiporco e curiosità si va dierro ad ogni ma
rieri u£ monumenti à*t**"*h?, e che tanto si cerca , e si ammira quel Musec ricchilTimo e rarislìmo . In mezzo poi a tanta genettas
„ ,*....- b. me cu., ri .- fenvc cosa, che offenda ia vera, o i Principi, o il coftume . Quello è quello che io ne «ili»
dico 1 Iti sede &c. Dall' Archivio Vaticano vili. Giugno MDCCLXXXliI.
Z '.ETANO "U.ur
Presetto degli Archìvj jecreti della Santa Sede.
LA seienza antiquaria, che al tempo de' nostri maggiori era un affare di sarraginose citazioni , di mefehina critica , di femplice con-
gettura , e di Aerile erudizione , oggi al lampo della sublime silolòsia, che fi è aperto l'ingrelfo in tutte le sacoltà , è addivenuta
un punto afsai più interesTànte, ed inftruttivo. Assoggettati gli antichi monumenti ad un rigorofo raziocinio , paragonati quelli accura-
tamente sra sé steilì. > e rilevate ad un vernpo le varietà caratteriiliche delle età , delle nazioni , e degli artefici , 11 è giunto con selici
combinazioni ad illuftrare i punti più intralciati della ftoria, e della cinologia , a Affare le gradazioni , e le vicende così propizie,
come svantaggiose alle beli' arti, ed a trarre luce sinanche fu i più afeofi.arcani della religione s della morale , e della politica degli an-
tichi governi . 11 Conte di Caylus fu il primo a feparare, ed a claff ficare le varie antichità , e a determinare io parte le medefimo
ad un bene affai più foiido di nm? . Tenne a lui dietro il celebre Abate Winckeimann , ed il Cavalier Mengs, i quali infieme collegati
in Roma cospirarono colle loro opere a rendere più inftruttivi , e preffochè parlanti gli antichi monumenti • Sulle luminofe tracce-»
di questi valentuomini efee ora in campo il chiariffimo Sig. Ibate Giambatista Vifconti ad illuftrare le antichità da lui per sovrano co-
mando raccolte, e collocate providament. nel maravigliofo Museo Pio-Clementino al Vaticano. Chiunque leggerà quello primo volume^
che comprende una parte delle Statuì clprinenti h Lesti, -edrà, quante ingegnofe, e dotte ofservazioni egli fappia sare su d' effe,
e quanto gran prosìtto egli fappia pur trarne a beneficio dell' arti dei disegno . In mezzo a quefti pregi non comuni, che sono il pro-
v> dotto di una mente faggia , i illuminata farebbe cofa ben ftrana il dubitar punto di veruna affurdità , che offender poteff; e la reli-
gione, o la morale , o la fovranità , te quale io non ho faputo in alcuna parte difeoprire, quando al contrario, seorrendo tutta quell'ope-
ra per F ingiuntami "uperior comm '->Uw , non ho in effe feontrato, che cofe degne di lode , e di applauso . Quindi io giudico , che
la {lampa non debba (osfrire il minimo ritardo, onde addivenga ben torto di pubblico diritto. Di Cafa xv. Maggio cjr> ; , e. :.: '
Giovanni Cristofano Amaduzxi
ProseJJore di lìngua Greca neW archigima", 4eiu "ap; •■*„*, e nel collegio Urbano diPropaganda,
e Sopraìntendente alla Stamperia della Jìeffa Propaganda .
FRA le opere--"tte intraprefe dal Sig. Ludovico Mini tanto benemerito delie belle arti, questi è certamente la più splendida , la più utile,
tiù òK-.gnz ""eli ? -iiVeriaie gr? di mente *igli rende partecipi con effa le più eulte nazioni del primo teforo antiquario , che racchiude
".e : fi sen ■ .er'-è il magnanimo senic del fuo Sovrano : e a lui fi devono ì ringraziamenti e di chi riceve anche lontano il prositto
di quelle ftamne ; e di effe, che vanno a riscuotere per fé, e per gli esemplari loro la meraviglia ftraniera . A compiere opera sì grande
v -a d'uóno d;':na illidrazionc , che uk:ff da mano maeftra. E quale più opportuna di quella del Presetto delle Antichità Romane?
Ne inreie appena Roma il dettino, ~hc preparoffi a guftarc un srutto affai maturo di tanta feienza antiquaria. Leggendo h la desezio-
ne %Q veduti avverati gli aufpicj 2 'z. i .celebri per fama Revifori chiariffimi innanzi me deputati ad efaminarla , ombre non vi tro-
vano . che offendano la nir:dezza de' coftumi , e della religione , fuperssuo rimane il cercarlo più addentro. Giudico dunque, che il pub-
blico nentre sa voti per una men lenta e 'izione degli altri volumi, poffa pur fenza pericolo godere della erudizione non volgare, di cui
n e quello primo sì doviziofo . Tale mio giudizio è una mera ubbidienza agli ordini ricevuti. Di Cafa quello dì xv. Giugno mdgclxxxiiI.
Giuseppe Carletti
Sacerdote , Dottore in S. Teologìa , e Segretario di Monjìg. Rìmìnaldi
Pro-Decano della Sac, Rota Rom,

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IMPRIMATUR.
Fr. Thonw Maria Mamachi Ord. Praedkatorum, Sac, Palatii Aposlolici Magifter,
STATUE
 
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