Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 6): Busti del Museo Pio-Clementino — Rom, 1792

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.3246#0016
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext




DEL MUSEO
PIOC LEMENTINO

SBst.--------------- ------. jrfisB

TAVOLAI
GIOVE n
QUESTA nobil tefla coloflsale del Re de' Numi proviene dagli Ica vi della
colonia Ocriculana ; cosi la magnificenza di Roma fi diffondeva
^ *s per sin nelle minori città , e Jafciava da per tutto le lue lumi-
nose vestigia . Il Dio tutelare del Campidoglio doveva nelle Romane co-
lonie efigger culto più d'ogni altro folenne ; e i fimulacri coloflàli surono perciò
a lui piucchè ad altro Nume appropriati (a) . Pure, fraJJe esfigie di Giove che
tuttor ci rimangono , quefta è per f appunto la maggiore nelle dimenfioni : il va-
lore della materia farà ftata cagione della perdita intera di tante altre e sì meravi-
gliofe , che f antichità aveva erette ne1 templi a quefto fupremo Iddio dedicati.
E' credibile che le fembianze , lotto le quali vediam Giove ordinariamente
rapprefentato ne' monumenti Romani, fian tradotte dalle ftatue più insigni di quefto
Nume che trovavanfi in Roma efpofte alla publica venerazione. Forsè il Giove
eburneo di Pafitele , o quello in bronzo di Sienide, il primo nel tempio fabricato
da Metello, il fecondo in quello della Concordia, eran gli originali a cui miravan
gli artefici (£). Forfè quesìi medesimi avean ritratto nelle loro opere le fembianze
da'prisehi e più famosi maeslri inventate > ed ammirate già nella Grecia. E' però
da ossservarsi , che le Greche medaglie , sì quelle della Grecia madre e le Asia-
tiche , si le altre battute o in Italia , o in Sicilia , o in Egitto ; ci offrono
fovente delle tette di Giove di sorprendente bellezza , alle quali non fi po-
trebbero comodamente adattare tutti que* caratteri che Winckelmann ha enunciati
Tom. VI A «;;■■' qUafi.

e
ino

*) Alto col peduccio palmi quattro e mezzo, lavorato sa mar- aLisippo e a Frantele , aveva dunque a Tuoi tempi l'arte satto acqui-
noftrale : su trovato a Otricoli ne'grandiosi scavi sattivi efeguire sio di torta la grazia. Patitele poi su uno de'Greci maestri p."ù am-
per ordine di Noftro Signore . • mirari in Roma e per le Tue opere , e pe' suoi (ditti. Del fui Giove
(a) Pausania Attica, odia lib. I. cap.xvni. , Eliac. I. , oflìa lib. v. d'avorio, fatto efpresian tntt pel tempio, che Metello il Ma- d
cap.xi., xxiu., xxiv., Plinio Bist* nat. lib. xxxiv. §.xvm. ere/Te ad emulazione de'più samosi della Ciccia parla Plinio mTde/I
(è) Plinio lib.xxxiv, §.xix. n.$3. Stenide era artesice posteriore mo lib.xxxv. §.4. n.12. >r ' ».COM-

BUSTI
 
Annotationen