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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 6): Busti del Museo Pio-Clementino — Rom, 1792

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https://doi.org/10.11588/diglit.3246#0074
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BUSTI T AV. XLU E XLIII.

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mentre aveva cinte Je tempie dell' Olimpico ulivo (a). Ma i certami citaredici erano
con maggior pompa esolennità celebrati ne* giuochi Pizii, oltrecchè eran facri ad Apol-
lo ; e Nerone allo Audio de cocchj preseriva quel della musica, ed assettava il nome
e le sembianze di nuovo Apolline . Quindi Y adulazione che gli avea satto eriggere
il simulacro , a cui il prelente capo anticamente appartenne , lo volle cinto del lauro
Pitico, e gli die l'abito di quel Nume che il degenere Augufto pretendeva emulare.
Intanto questo marmo dovrà tenersi in gran pregio, atte fa la rarità de' genuini
ritratti di Nerone . Il più considerabile è quello del palazzo Ruspoli maggiore del natura-
le : d'un altro eh* è nella villa Pinciana si è satta menzione altrove: de due Capitolini,
uno è in gran parte moderno : l'altro aliai confervato lo rappresenta quafi fanciullo (//).
TAVOLA XLIIL
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$. L
Ti TO o
QtJesso bel marmo , che ci conserva intatto il maestofo e mite alpetto
di Tito (e) ; di quel Principe , che o iofTe cuore , o ingegno , o for-
tuna , fu appellato la delizia e f amore deli* uman genere (V) ; non cede ad altro
antico pur ora efiftente , a cui soffero ftate confegnate quelle flette per tutti i fecoli
care ed onorate fembianze. Quefto Cesare che avea meritato fin da quando occu-
pava minori uffizj nella Germania e nella Britannia cotante immagini quante ne at-
tefta Svetonio (<?) , non è ora de'più frequenti a trovarfi effigiato in antichi marmi.
Colpa forfè della brevità del fuo principato, e anche della invidia del fucceffore
La villa Albani, oltre la gran tefta colosfale che lo rappresenta , ne conferva anco-
ra un bel bufso (/) . Quello della collezione Capitolina (g) , feppur gli fpetta ,
cede certamente agli altri , e fìngolarmente al noftro, nella eleganza.
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NERVAn
Delle immagini di Nerva e della Jor rarità fi è ragionato altrove nel? espor-
ne la statua colorale, di cui va ricco il Pio-dementino (b). E' ben degno
d' una si vafta e splendida collezione il poffederne ancora questa bella tefta , la cui
fimiglianza co' ritratti di quel buon Principe è indubitata ; lennonchè sembra ancor
questa una di quelle immagini abbellite fecondo il costume per F apoteosi.
) Svetonio ivi cap. XXV. tO Trìbunus militum & in Germania , & in Britannia meruit, summn
(b) Museo Capisol. tomo il. tav. XVI. e xVII. _ fnduflri* ,»W minore modeflìa & sama : fìcut apparet ex Jìatuarum & ima-
s*\ Aito col peduccio palmi tre e tre quarti, scolpito in marmo ginum eius multitudine ac titulis per utramqUl provinciam . Ivi cap.4.
d r L'ha ripofto nel Mufeo la munisicenza di N. S. (f) Indicazione antiquaria della -villa Albani 11.489., e 11.427.
(V70rma egregia & etti non minus auBoritatis inefset quam gratiae: (gj) Mufeo Capìtol. tom.it. tav.xxin.
huum robur Svetonio in Tito capj. (*) Alto col peduccio palmi tre e oncic sette, fcolpito in marmo
tl\ Amor ac 'delicìae generis humani : tantum Hit ad promerendam Lunenfe .
Tom. VI P • TAVO-

CESARI
 
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