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APPENDICE
ESTRATTA DAL LIBRO IV. CAPO XIX.
DI GIULIO POLLUCE
INTORNO LE PARTI DEL TEATRO GRECO
1^ 1^0.

Tra le parti che compongono il Teatro si numerano la Porta, il For-
nice (*)^ il Taglio^), le Girne della fabbricacela Scena, P Orchestra, il
Palco, il Proscenio , il Parascemo (4) ^ e F Iposcenio O.
La scena ella e certamente il luogo proprio degb Istrioni, ma nell*' or-
chestra sta il Coro , ove è il ZYnze/e O, il quale ha figura di altare , o
di tribunale. Dentro la scena poi, in faccia alle sue porte avvi situata

(<) Questa voce jFbz'zzice potendo avere più signi-
ficati , direi clie egli intendesse le Vòlte degli
anditi e delle scale^ siccome col nome di Poz'fzz
possono intendersi Quelle porte suntuose , delle
quali veniva adorna la scena.
(n) Mi parrebbe die con questa voce 7zzg/z'o si
volesse da Polluce alludere a quanto diceva Vi-
truvio : zzz/èzzoz^A AezPv pz'zzecù/zzzz^uzq ef qzzzze p/'zzc-
cAzo ybe/tt zòz coziAMuzz/zlu/' Az'zzezzzzzz Azzpez'cz'ù'zz.
Si potrebbe credere cbe ne' teatri de' Greci la gra-
dinata si elevasse assai dal piano dell' orchestra,
onde cotesto fzzgù'o non vi avesse luogo. In tal
caso si potrebbe supporre voglia intendere la Cinta,
detta da Vitruvio pz'zzeczzz&'o 3 per cui si taglia in
un certo modo 1' ordine de' gradini.
(3) Si è avvertito nella nota a del capo YIIL
(fac. i4Q? cbe l'interprete di Polluce ha qui preso
abbaglio, e cbe doveva tradurre GzzzzeG e non C11A
77ZZ7ZZI.
(/}) Vitruvio non fa menzione del Pzo'zzAcc/zzo.
Arpocrazione nel Lessico dice : rr: Pzz7VZAce7zùi/7z /ocz/A
n'7'c<2 Acczzzzz/z pz'qpzzz'zizzrJo cez'ùwzAzz z/cA7z/ZZ7ÙZA rzr. E-
siebio lo chiama rr: zz&ìzzA zzzJ Acezzzzzzz —. Il Boin-
din (DAA. rJe/ Zezzf. Afe/zz. Jz Vzecouar, toni. III.
fac. 85.) lo pone dietro la scena pel vestiario de-
gli attori, per conservarvi le decorazioni, e parte
delle macchine per 1' uso del teatro. Vitruvio lo
accenna con quelle parole (lib. 5 cap. p): " coz'zz-
gzzizyzze /zzzrzzzzzezzùzzzz /zzzòczz/zf zzz/ cozzzpzzzzzzzzùzzzz.

(5) L'TqoAcezzzo era il Luogo destinato per le sin-
fonie, non menzionato da Vitruvio. Ateneo (lib. i<%)
scrisse: rr: Qnzznzoò/'e/zz vz/Aopoz/07'zzA P/zPzzAzzzA, Pòz-
CZ7Ze^ 77ZZZg770 pPzTZAZZ /zzzzAzzZO, 171 /zyqOACC77ZO ZZzJ/ZZOZ'ZZ-
tzzA Si vegga il Casaubono a (questo luogo , ed
il citato Boindin, il quale alloga 1 Iposcenio tra
il palco e 1' orchestra , luogo comodo per servire
con gli strumenti musicali, tanto per gli attori,
cbe per i ballerini.
(s) Il Boindin vuole che il Tlwzc/e sia un Sito qua-
drato, a guisa di altare, appoggiato al proscenio: era
questo il luogo del coro, e dove si ballava. Esichio
scrisse: — V/zzùze/e cvf /oczzA z/z pz'OAcez/zzq zzòz zPcizzz^
/zzAùiozzeA Ne parla 1' Etimologico: r=:7Vzz/7ze/c
zzzezzAzz CA^. z*7z qzzzz AfzzzzZeA z/z zzg/A' czz/zeòzzzz^, czz/zz z/z
07'Zp/7e ZpAO_, Z7Z qzz.O 7ZZZ7ZC CAt^ V/'ZZgOeJzZZ 7Z07zAz//7Z Jz-
gev/zz eAAei. ezz zzzezzAzz P/zz/zze/e Pzezzfz'z z/z'cfzz e.v^,
//zzo A z7Z ezz Azzez'z/zczzz zù'czzPz'ezzùzz' rr:. Le Are poi,
clL erano in questo luogo, furono di Bacco e di
Apollo, numi tutelari del teatro. Si vegga il Bulen-
gero nel suo Trattato (Ae P/zezzfz'. lib. I. cap. 26).
Il Boindin lo vuole alto piedi cinque dal piano
dell' orchestra, citando Vitruvio ^ ma io non so
trovare ove questi lo dica. Leggo bensì che Lo-
dovico Vives', nelle note che ei fa al Libro YL di
S. Agostino, AeAzz PzP/z Az Dzo^, scrive: — P/'zzf ef
C7'zAeAl/Y7 Aezzzzm/'zz/zz /oczzA , z/z z/zzzz /zzz^Azz/zz z/zzz'/zz/zze
peAzPzzA zzAzz/zz, z/zzoA G/'zzecz P/zp/zzc/e/zz zùeeòzz/z^, e^
Zogezz/7z z/z z/zzo e/zo/zzA ù'z/gzzez/z'zz/'zzzzz Azz.ùzzòzzt
 
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