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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0166
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donna è

a dubbio Saldine, ricordata da s. Marco III dovi

racconta, come le tre pie donne ■ Maria Magdalcnc et
Maria Iacobi ti Salumi , nudale per ungerò il corpo di Gesù,
o e nell'interno un angelo che
: de] Signore'. La scultura
orlrc pertanto una compt net razione di questi due racconti
evangelici.

2. - Apparizione a

l. La scena che sul sarcofago di Servatine faceva seguito
a quella delle tre donne, rappresenta lappa ri/.ione del Si-
gnore agli apostoli, ora in gran parte distrutta. Era molto
chiara, di guisa che il ['cinse ne riconobbe il vero significato;

» Christus |

Signore stava nel mezzo
ed impartiva agli apostoli
gli ultimi insegnamenti.
Abbiamo, dunque, di-
nanzi a noi un soggetto
ben noto da altre sculture
che, tutte,

ilabpu of earfy :h

La acena ornava uno dei fianchi d'un sarcofago ed era
incorniciala da due cipressi, come la visitazione di S. Eli-
sabetta ', menzionata dianzi. Questo particolare è un indizio
che le sculture provengono dalla stessa officina. Per il
tempo siamo al più tardi nella prima metà del secolo v.
Cristo ha un sellini li <■ niiului ineisn, non ;i rilievo Itav. al., il'.

§ III. - Ascensione del Signore al cielo.

i. Come chiusura del ciclo di scene cristologie!»', I
sta del sarcofago di Servanne rappresentò
Signore a! cielo. La scena è quasi intera»
nell'originale ed è di una coni posizioni- cosi i



A destra dell'ultimi.
apostolo s'eleva, nella co-
pia di Beauméni, un al-
bero dal quale pende, appiccalo, (onda bifronte. In tal
modo è abilmente posta in rilievo la triste sorte del tradi-
tore accanto alla felicità degli apostoli rimasti fedeli al
divino Maestro. Questo tratto fa onore all'artista, come fa
onore all'artista del famoso avorio del Museo britannico
d'aver posto sotto i piedi di Giuda appiccato la borsa coi
danari del tradimento*.

2. Il sarcofago di S. Celso presenta ancora una scena
di cui si trova solo un altro esempio in tutta l'arte fune-
raria: l'apparizione del Signore a s. Tommaso. Racconta
s. Giovanni che quando Cesò apparve la prima volta agli
apostoli, Tommaso era assente, né volle poi credere al loro
racconto: "Nìsi videro in manibus eius lìxuram clavorum,
et mittani digirum meum in locum clavorum. et mìttam
manum meam in latus eius, non credimi . Perciò il Signore,
quando, otto giorni dopo, riapparvi- asili apostoli e Tommaso
era presente, lo ri in pio vero per la sua incredulità e «li ordino
di mettere il dito nelle sue cicatrici. L'artista scelse questo
momento: Cristo ha denudato la parte destra del petto e tiene
il braccio alzato per lasciar vedere la cicatrice, siila quale

ITommaso accosta l'indice. Assiste un apostolo imberbe,
forse s. Giovanni, che, solo, racconta l'apparizione. Anche
questa scena rivela, se non un buon artista, almeno un buon
modello {tati. CCXXXXIII, 6).
Il secondo esempio della incredulità di s. Tommaso,
su un frammento del Museo di Ravenna, fu pubblicato
iv. E

rese seppe precisarne con ssiaiuk esatti zza [inanelli' i partico-
lari: « Ascensio in codimi, sublatus tsinien videtur Christus a
marni de coelo veniente, respicientibus discipulis et stratis »\
Pure Beauméni è abbastanza fedele: esili non ha né aggiunto
né omesso alcun personaggio Cinque apostoli, tre davanti
e due nel fondo, assistono stupiti al meraviglioso spettacolo:
l'ultimo fa un passo indietro, come se avesse paura; il primo
 
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