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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0183
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Capo VII. - Rappresentazioni straoriìiiuirie

CAPO VII.

RAPPRESENTAZIONI STRAORDINARIE.

a grande distruzione dei monumenti dell'antica arte
cristiana, specie delle sculture, ti ha privato di mezzi preziosi
per distinguere i monumenti ortodossi da quelli di origine
eretica. Questa la ragione per cui sin qui non si è badato
neppure alla possibilità di l'are ima tale distinzione, d'altronde
assolutamente necessaria, chi voglia dare uniaiiqiie simm.
Cercheremo dunque in primo luogo di segnalare i pochi
n ortodossi, poi quelli influenzati dagli apo-
; dalla mitologia. Dico « pochi « perche, naturahnente,
si tratta che di soggetti eccezionali, straordinari. In
0 parleremo di alcune scent rare di apostoli.

§ I. - Scene gnostiche.





Malgrado la diffusione notevole dello gnosti
attestata sopratutto per i secoli u e ni dai santi Giustino,
Ireneo ed Ippolito, (inora si conosce un solo ipogeo gnostico,
quello di Aia. Felicissimo sul viale Manzoni. Non fa quindi
meraviglia, se anche sarcofagi di gnostici sono stati finora
cosa sconosciuta. Xoi crediamo averne constatato uno, nel
Museo delle Terme, riprodotto a top. XXV, 4. Come si
disse {p. 32), esso offre una scena dell'insegnamento, dove il
dottore è Gesù, e gli uditori, Giacomo Minore e Maria
Maddalena, caratterizzata per Musa dalle due penne ncll'ac-

Da poco tempo il Museo delle Terme possiede un altro
sarcofago ', ben conservato, che sembra aver appartenuto
anch'esso ad un seguace di qualche setta {tao, CCl.II, 3Ì-
la " catecumena », con un elmo in testa, ascolta un filosofo
notabilmente rassomigliante a Giove, mezzo nudo e in atto di
spiegare ciò che ha preletto, tenendo nella sinistra un volume
semisvolto. Ad un occhio meno esperto l'elmo della donna
si confonde coi captili; ma esso è sicuro: ha il frontale, buc-
cole ed un'alta cresta, la cui sommità è scolpita nell'orlo, il
resto, graffito sul fondo. All'angolo sinistro una donna pre-
gante, a modo della l'ictus, fa riscontro ad una figura del pari
tipica, cioè un pastore appoggiato al bastone, quindi in atto
di sorvegliare il gregge che lo spettatore ha da supplire.

ortodossi ', la « catecumena » galeata ne lo allontana decisa-
mente, dandogli un carattere, se non pagano, almeno gno-
stico. L'elmo rammenta infatti rimi solo Minerva, ma anche
l'alena, hi compagna di Simon Mago, divinizzata sotto le

logie

annunzio il prof. Gioacchino Mancini
germinilo (fchtiraid «>;,:).

,:,/;■. ;■„.,. 1. .!, 41 Mbjnb, p. •'■■
lbid., col. 671 Kg. Cfr. s. ]i -11 •.. .[....,.■■.. 1

'adunanza dell'Istituii

°73-

stesso si diede

sembianze appunto ili Minerva, come a Simone stesso s:
l'aspetto di Giove. ■ Imagincm quoque Simonis habent factam
ad figuram Iovis, et Helenae in figuram Mintrvac, et has
adorant: habent quoque et vocabiilum a principe impiissimae
sententiae Simone votati Simomani, a quibus falsi nominis
scientia acctpit initia, situi tx ipsis asscrtionibus eorum
adest discere ■. Cosi s. Ireneo, parlando degli gnostici 3.

Notiamo ancora che, secondo lo stesso Santo, o piuttosto
secondo s. Giustino martire, Simone trovò Elena in un luogo
innominabile della città di Tiro, la comprò e la fece passare
per la sua ■ prima mentis conctptio , per la genitrice degli
«■ Angeli e Potestà che alla loro volta avrebbero « creato il
mondo ", infine anche per la ■■■ ovis perdita » '. I,'ultima espres-
sione e particolari 11:111 e preziosa, perché e. ini iene un'allusione
alla parabola della pecora smarrita, spiegando così la presenza
della immagine del Buon Pastore su monumenti gnostici e
al tempo stesso indicandone il significato perverso. Per citare
un esempio caratteristico e sicuro, sulla pittura del soffitto
d'un cubicolo dell'ipogeo di Aia. Felicissima, il Buon Pa-
store, della forma prettamente cristiana, ritorna non meno
di quattro volte \ Questo fatto deve esser tenuto presente dal-
l'interprete, altrimenti ione il rischio di screditare l'arte cri-
stiana, antica, spacciando per ortodosso un monumento che è,
invece, gnostico, o sincrctistico. Tale è il sarcofago di Tor-
tona, di cui il Mabillon pubblicò una copia inesattissima,
dove particolari importanti sono omessi, altri, non meno
importanti, sono aggiunti {figg. 217 e 21S) ". Perciò anche
la spiegazione è in gran parte shagliata. Essendo evidenti i
soggetti rappresentati, basterà riprodurre in nota la descri-
zione del Mabillon, senza indicarne i singoli errori. Su que-
sto sarcofago compaiono, dunque, tre pastori, uno dei quali
colla pecora sulle spalle, la taduta di Fetonte, i Dioscori con
cavalli e lance, e perfino Leda col cigno, a riscontro d'un
cane isolato sotto lui albero. Siccome anche l'iscrizione non
presenta nulla di speci fi cameni e cristiano, è assai proba-
bile che il sarcofago sia gnostico, se non sincrctistico. Del
medesimo carattere sembra altresì il sarcofago di Ampurias
{tao, LXIX, -', P-88), all'aspetto più pagano che cristiano,
come lo gnosticismo stesso non è che un tentativo di paga-
nizzare il cristianesimo, a cristianizzare- il paganesimo.

Queste righe erano già strine, quando seppi : che il sar-
cofago esiste tuttora, nel Musco civico di Tortona, e, per
giunta, ne ebbi le fotografie che riproduco a tav. CCLXI, 1 -4.

zumi .lei Minili ai;. 1: In cu e Miti us csi in ima parie casus Pliaclonlis arni duatma
 
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