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Worsley, Richard [Sammler] [Editor]
Museum Worsleyanum: or, a collection of antique basso-relievos, bustos, statues, and gems ; with views of places in the Levant ; taken on the spot in the years MDCCLXXXV. VI. and VII. (Band 1) — London, 1824

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5309#0033
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SEPOLCRALI BASSIRILIEVI.

I monumenti impressi sotto questi Numeri iv. v. vi. e portati di Grecia, due da
Megara, e l'altro da Atene, si dan lume vicendevolmente. Sono immagini sepolcrali,
come basta a provarlo il marmo Arundeliano edito al No. xl. di quella raccolta. La
descrizione, che dà Pausania1 d'una pittura sepolcrale, la qual vedevasi presso Tritia,
città dell' Acaja, ed era opera di Nicia, mostra una composizione affatto analoga alle
presenti. Altre composizioni simili vedonsi presso il Passeri nella spiegazione d'alcuni
bassirilievi Greci del Museo Nani in Venezia, e presso il Pacciaudi.2 Generalmente
sembra che i Greci abbiano usato pe' lor bassirilievi sepolcrali questa composizione, che
rappresenta la morte come un congedo, cosicché '1 defunto apparisce in piedi siccome
persona preparata ad un viaggio. Ev notabile la sedia colla spalliera detta dagli antichi
sedia Tessalica, e '1 cane, eh' era dipinto nella pittura sepolcrale di Nicia. Il basso-
rilievo al No. vi. ci dà il nome del defunto Cqfision, in dialetto Dorico usato, come
sappiamo, in Megara, in vece di Cefision.

Le altre lettere dan due nomi feminini, in vocativo, cioè Onari e Dìoclea belle:
acclamazione usata sovente dagli antichi, ed egregiamente illustrata dal Mazocchi nel
suo commentario alle tavole Eracleesi.

Soggiungo la versione del luogo di Pausania, ove descrive la sovente mentovata
pittura sepolcrale, che forse ha dato l'idea di questa composizione ripetuta in tanti
monumenti.

" Il sepolcro ha pitture di mano di Nicia. V è un sedile d'avorio, su cui siede una
donna giovine e bella ; le stà appresso un ancella colf ombrellino, e un giovinetto im-
berbe è dipinto in piedi vestito di tunica, e sopra la tunica ha una clamide purpurea,

10 siegue un famiglio co' giavellotti, e conduce cani alla caccia."

Quanto al marmo sepolcrale al Numero v. v' è rappresentato un cavaliero colla celata
in capo, ed evvi neh" area segnato il suo nome con quel del padre e della patria secondo

11 costume Attico En—Cles—Polyar—Alopec. Probabilmente Xenocles Polyarni
filius Alopecensis. Era Alopece un villaggio, o borgo, poco distante da Atene, ed abi-
tato dalla tribù Antiochide.

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