CECROPE CON LE SUE FIGLIE.
Uno de' più famosi luoghi dell' antica Atene si è la rupe o sia precipizio che vedesi da
una parte dell' Acropoli, e conosciuto sotto il nome di pietre lunghe, Macrce petrce,
dette parimente pietre Cecropie,1 perchè da esse si precipitarono le tre figlie di Cecrope,
quando una di loro, come dice Ovidio,2 aperta per curiosità la cesta, dove Minerva avea
racchiusa Erittonio, e vietato loro guardarvi dentro, divennero tutte per lo spavento
furiose. In questo sito esiste ancora il celebre speco, ove serbavasi 1' ara di Pan conse-
cratagli dagli Ateniesi in occasione della guerra Persiana, e della vittoria di Maratona,
essendosi degnato il Nume Arcadico d'annunziare egli stesso ad Atene lo sbarco de'
Barbari in Grecia. E' nota 1' avventura di Creusa figlia d'Eretteo, la quale fu violata
in questa stessa spelonca da Apollo, e vi concepì un figlio, che venne chiamato Ione,
da cui ebbe il nome la Nazione Ionica. Ora v' è gran ragione di credere che la prefata
spelonca sia il soggetto del rarissimo bassorilievo, che qui vedesi fedelmente delineato.
Molte sono le circostanze, che corroborano la nostra opinione. Euripide nella tragedia
di Ione3 dà l'epiteto di tetto-formanti alle Macrce, o sia pietre lunghe; il che è per
1' appunto ciò che si osserva nel nostro marmo ; poiché l'antro scavato nel sasso vi
forma naturalmente una specie di soffitto. V è poi nel mezzo un' ara di vivo sasso, la
quale è manifestamente la stessa consecrata al Dio Pan, di cui fa ancora menzione
Euripide nella citata tragedia,4 ove narrando Creusa 1' avventura seguitale in quella
caverna, così ragiona col vecchio.
" Conosci le pietre Cecropie, e 1' antro verso settentrione, che noi chiamiamo le
Macrae?"
E 1 vecchio risponde—
" Le conosco, ove son gli aditi di Pan, e là presso le are."
Difatti l'artefice per identificare il sito del suo soggetto ha rappresentato sulla vicina
rupe il Dio Pan sedente colla fistula, o la siringa settemplice nella manca e '1 corno da
bere nella destra.
Accertati pertanto che il luogo rappresentato sia l'antro di Pan nella parte boreale
della rocca d'Atene nelle rupi o pietre Macras dette ancora Cecropie per la morte delle
figlie di Cecrope, non potremo aver dubbio nel riconoscere le quattro figure di statura
maggior dell' umana, e conveniente a personaggi eroici.
Questi saranno Cecrope colle sue tre figlie Erse, Aglauro, e Pandroso, il primo che
die nome alle rupi stesse, le seconde che le reser celebri colla lor morte. Non può
trovarsi in tutta la storia e la favola un soggetto, che renda conto come questo delle
quattro figure, una virile, e tre muliebri, che si vedono nella caverna, nè che convenga
sì bene a tutte le circostanze del sito.
In fatti che Cecrope medesimo fosse venerato in quest' antro lo fa supporre Euri-
pide,5 quando lo chiama 1' antro di Cecrope. Cecropos es antra.
Che poi vi avesser culto le figlie ancora di Cecrope, le quali furono venerate dai
Greci, quasi come Dee, non solo lo fa supporre la favola, che ha reso queste rupi
22
Uno de' più famosi luoghi dell' antica Atene si è la rupe o sia precipizio che vedesi da
una parte dell' Acropoli, e conosciuto sotto il nome di pietre lunghe, Macrce petrce,
dette parimente pietre Cecropie,1 perchè da esse si precipitarono le tre figlie di Cecrope,
quando una di loro, come dice Ovidio,2 aperta per curiosità la cesta, dove Minerva avea
racchiusa Erittonio, e vietato loro guardarvi dentro, divennero tutte per lo spavento
furiose. In questo sito esiste ancora il celebre speco, ove serbavasi 1' ara di Pan conse-
cratagli dagli Ateniesi in occasione della guerra Persiana, e della vittoria di Maratona,
essendosi degnato il Nume Arcadico d'annunziare egli stesso ad Atene lo sbarco de'
Barbari in Grecia. E' nota 1' avventura di Creusa figlia d'Eretteo, la quale fu violata
in questa stessa spelonca da Apollo, e vi concepì un figlio, che venne chiamato Ione,
da cui ebbe il nome la Nazione Ionica. Ora v' è gran ragione di credere che la prefata
spelonca sia il soggetto del rarissimo bassorilievo, che qui vedesi fedelmente delineato.
Molte sono le circostanze, che corroborano la nostra opinione. Euripide nella tragedia
di Ione3 dà l'epiteto di tetto-formanti alle Macrce, o sia pietre lunghe; il che è per
1' appunto ciò che si osserva nel nostro marmo ; poiché l'antro scavato nel sasso vi
forma naturalmente una specie di soffitto. V è poi nel mezzo un' ara di vivo sasso, la
quale è manifestamente la stessa consecrata al Dio Pan, di cui fa ancora menzione
Euripide nella citata tragedia,4 ove narrando Creusa 1' avventura seguitale in quella
caverna, così ragiona col vecchio.
" Conosci le pietre Cecropie, e 1' antro verso settentrione, che noi chiamiamo le
Macrae?"
E 1 vecchio risponde—
" Le conosco, ove son gli aditi di Pan, e là presso le are."
Difatti l'artefice per identificare il sito del suo soggetto ha rappresentato sulla vicina
rupe il Dio Pan sedente colla fistula, o la siringa settemplice nella manca e '1 corno da
bere nella destra.
Accertati pertanto che il luogo rappresentato sia l'antro di Pan nella parte boreale
della rocca d'Atene nelle rupi o pietre Macras dette ancora Cecropie per la morte delle
figlie di Cecrope, non potremo aver dubbio nel riconoscere le quattro figure di statura
maggior dell' umana, e conveniente a personaggi eroici.
Questi saranno Cecrope colle sue tre figlie Erse, Aglauro, e Pandroso, il primo che
die nome alle rupi stesse, le seconde che le reser celebri colla lor morte. Non può
trovarsi in tutta la storia e la favola un soggetto, che renda conto come questo delle
quattro figure, una virile, e tre muliebri, che si vedono nella caverna, nè che convenga
sì bene a tutte le circostanze del sito.
In fatti che Cecrope medesimo fosse venerato in quest' antro lo fa supporre Euri-
pide,5 quando lo chiama 1' antro di Cecrope. Cecropos es antra.
Che poi vi avesser culto le figlie ancora di Cecrope, le quali furono venerate dai
Greci, quasi come Dee, non solo lo fa supporre la favola, che ha reso queste rupi
22