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Worsley, Richard [Sammler] [Editor]
Museum Worsleyanum: or, a collection of antique basso-relievos, bustos, statues, and gems ; with views of places in the Levant ; taken on the spot in the years MDCCLXXXV. VI. and VII. (Band 2) — London, 1824

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5310#0057
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non lo mostrassero lo scettro, il pallio, la positura, e le forme, puo servirgli cli segnale
il trono stesso fatto a simiglianza di quel d' Olimpia, descritto da Pausania (in primo
Eliacorum), e d'un altro su cui vedesi Giove assiso, in un bassorilievo dell' Admi-
rancla, ove, oltre i consueti simboli, e contrasegnato ancora dalla iscrizione. Le due
Dive, che son presso di Giove, una sedente, e velata, 1' altra in piedi, che solleva il
manto dietro le spalle, non han certi attributi per denominarsi. Son forse Giunone, e
Venere, la prima velata in molti monumenti, la seconda efhgiata sovente in queh" atto;
come puo vedersi in molte medaglie d' Auguste presso gli scrittori di numismatica,
nelle quali ha il titolo di Venus Genitrix. Esse erano entrambe fra le Deita maggiori
venerate in Atene. Chi volesse riconoscervi anzi Cerere, e Proserpina, le immagini il
comportano, e la compagnia di Giove, che una ebbe per figlia, 1' altra per amica, non
vi disdice. Nel bassorilievo dell' Admiranda, ricordato poc' anzi, due figure di Dee
son nell' atto medesimo di quella in piedi.

Le due altre Deita sedenti, che sono all' estremita opposta del marmo, sembranmi.
le due, ch' ebber contrasto pel possesso d' Atene. Quel, che tanto a Giove somiglia,
sara Nettuno rappacificato, secondo Apollodoro, colla sua rivale, e che non cesso,
giusta 1' espression d' Aristide, cl' amar quella terra, benche ne cedesse a Minerva la
tutela, e 1 dominio. Altri monumenti clella Grecia antica gli davan V asta in vece del
tridente. La Dea, che alV abito, e alV acconciatura del capo par, che ritenga il
costume delle fanciulle, sara Minerva medesima, cosi abbigliata anche nel precedente
bassorilievo, eccetto il velo, che in questo manca, e la rende percio piu simigliante alla
figura descritta cla Sponio.

Nello spazio intermedio son rappresentate cinque figure. Due Canefore co' lor
sacri panieri sul capo, coperti cli que' velami, che diceansi Istrianides; questa ceri-
monia e tutta propria de' Panatenaici, o si spieghino quelle figure per le due Canefore,
che recavano quel misterioso incarco clal tempio di Minerva Poliade, in uno speco
presso V Accademia, e terminavan cosi il loro annal ministero, o sien rappresentate sole
clue per accennar quelle molte vergini, che portavan sul capo canestre piene de' sacri
arredi, religiosamente velati, e ch' erano le piu distinte fra le fanciulle d' Atene. Queste
inclino a ravvisarvi per preferenza, poiche una di loro ha in mano un volume, V altra
sostiene il bastone, o umbilico, ove altro simil volume era avvolto. Mostran percio di
non compiere, come le prime, una secreta cerimonia notturna, ma di partecipare alla
pompa, ed al canto degV inni Panatenaici. La figura, che adatta loro sul capo le sacre
ceste, se femminile, sara la sacerdotessa di Minerva, di cui Pausania fa motto : se virile,
sara un degli architeori, o de' provveditori delle pompe, tto^ttuv zTrio-Kzvcta-Tul, i quali
preparavansi con notti caste a toccare i sacri utensili, che racchiudevansi in que'
panieri.

Le due figure, che sieguono son degne di non minore attenzione, poiche, Vuna
grave nelV abito, e nelV aspetto sembra, che legga il volume, ch' era gia in mano della
seconda Canefora, e ne faccia intendere il contenuto ad un giovinetto vestito sol della
clamide.

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