^sissPJiT^^
innnnnririnnn''inii!tìiP!,nririsiri[ìnnfn!innnsì
■"':
/.v/ jVv/, v • . /■/ SU y//?v
| Obi'issima dislinta sortuna sorti Lucilla ne'Tuoi natali e
insìeme nelle Tue nozze 3 perciocché su sigliuola, sorella, e
I moglie successivamente d'Imperadori. Alla nobiltà della con-
I dizióne si unirono i doni della natura, da cui su dotata di
non mediocre bellezza 3 dimoltrandoci le medaglie ed il pre-
sente marmo nel suo ritratto un aspetto nobile e vivace, quasi del tutto
limile a quello di Faulìina sua madre3 senonchè avea quella l'idea più
aperta, ed il collo più svelto e grazioso di quella. Ma non su sola s
eiterna immagine d'amendue, che limile lolle nelle sattezze3 poiché uni-
forme era insìeme l'animo di esse ne i disonesli colìumi 3 per li quali li
sece conoseere Lucilla degna prole di Fauliina, degna moglie di Vero, e
degna sorella di Commodo : indegna solo d'elser chiamata sigliuola di
M. Aurelio, vero esemplo d'ogni virtù principerà. Poche colè di quella
Jmperadrice racconta l'iltoria, e poco avvantaggiofe alla sama di ella.
Morto il primo marito, fu rimaritata dal Padre a Pompejano , uomo
non molto nobile, del che ella e la madre surono molto seontente x .
Non perdette tuttavia per qualche tempo le insegne del principato 3 cioè
il potere slarsene in teatro nella sedia Imperiale , e sarli recare innanzi
il fuoco 2 . Ma folievata al trono da Commodo Crifpina, convenne a
Lucilla cedere ogni dilfinzione alla moglie dell' Imperadore, il che tolle-
rando di mal animo, molle contro del fratello una congiura, che torto
feoperta fu ella cacciata in bando '3 , ove , elfendo per qualche tempo
vilfuta, sa in line ammazzata per ordine di Caracalla 4 3 comechè Lam-
pridio s faccia lo Ifelfo Commodo uccifore di ella.
(!) Capitolino in M- Aurelio. (2) Erodiano lib. I. (3) lo stesso al luogo cir. (4) Erod. lib. IV.
{5) in Commodo.
31
r^S!
innnnnririnnn''inii!tìiP!,nririsiri[ìnnfn!innnsì
■"':
/.v/ jVv/, v • . /■/ SU y//?v
| Obi'issima dislinta sortuna sorti Lucilla ne'Tuoi natali e
insìeme nelle Tue nozze 3 perciocché su sigliuola, sorella, e
I moglie successivamente d'Imperadori. Alla nobiltà della con-
I dizióne si unirono i doni della natura, da cui su dotata di
non mediocre bellezza 3 dimoltrandoci le medaglie ed il pre-
sente marmo nel suo ritratto un aspetto nobile e vivace, quasi del tutto
limile a quello di Faulìina sua madre3 senonchè avea quella l'idea più
aperta, ed il collo più svelto e grazioso di quella. Ma non su sola s
eiterna immagine d'amendue, che limile lolle nelle sattezze3 poiché uni-
forme era insìeme l'animo di esse ne i disonesli colìumi 3 per li quali li
sece conoseere Lucilla degna prole di Fauliina, degna moglie di Vero, e
degna sorella di Commodo : indegna solo d'elser chiamata sigliuola di
M. Aurelio, vero esemplo d'ogni virtù principerà. Poche colè di quella
Jmperadrice racconta l'iltoria, e poco avvantaggiofe alla sama di ella.
Morto il primo marito, fu rimaritata dal Padre a Pompejano , uomo
non molto nobile, del che ella e la madre surono molto seontente x .
Non perdette tuttavia per qualche tempo le insegne del principato 3 cioè
il potere slarsene in teatro nella sedia Imperiale , e sarli recare innanzi
il fuoco 2 . Ma folievata al trono da Commodo Crifpina, convenne a
Lucilla cedere ogni dilfinzione alla moglie dell' Imperadore, il che tolle-
rando di mal animo, molle contro del fratello una congiura, che torto
feoperta fu ella cacciata in bando '3 , ove , elfendo per qualche tempo
vilfuta, sa in line ammazzata per ordine di Caracalla 4 3 comechè Lam-
pridio s faccia lo Ifelfo Commodo uccifore di ella.
(!) Capitolino in M- Aurelio. (2) Erodiano lib. I. (3) lo stesso al luogo cir. (4) Erod. lib. IV.
{5) in Commodo.
31
r^S!