DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.5052#0411
DECIMO QUARTO.
LXXVIII.
Altro che dirvi ornai nulla m'avanza,
Se non eh' assai sìcuri ir ne potrete,
E penetrar dell'intricata stanza
Nelle più interne parti e più secrete :
Perchè non fia che magica possanza
A voi ritardi il corso, o'I passo viete:
Nè potrà pur (cotal virtù vi guida)
Il giunger vostro antiveder Armida.
LXXIX.
Nè men sicura dagli alberghi suoi
L'uscita vi sarà poseia e'1 ritorno.
Ma giunge ornai V ora del sonno, e voi
Sorger diman dovete a par col giorno.
Così lor dissej e gli menò dappoi
Ove essì avean la notte a far soggiorno
Ivi lasciando lor lieti e pensosi,
Si ritrasse il buon vecchio a' suoi riposi
LXXVIII.
Altro che dirvi ornai nulla m'avanza,
Se non eh' assai sìcuri ir ne potrete,
E penetrar dell'intricata stanza
Nelle più interne parti e più secrete :
Perchè non fia che magica possanza
A voi ritardi il corso, o'I passo viete:
Nè potrà pur (cotal virtù vi guida)
Il giunger vostro antiveder Armida.
LXXIX.
Nè men sicura dagli alberghi suoi
L'uscita vi sarà poseia e'1 ritorno.
Ma giunge ornai V ora del sonno, e voi
Sorger diman dovete a par col giorno.
Così lor dissej e gli menò dappoi
Ove essì avean la notte a far soggiorno
Ivi lasciando lor lieti e pensosi,
Si ritrasse il buon vecchio a' suoi riposi