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https://doi.org/10.11588/diglit.28020#0304
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VI.
'Quant' io ti deggio ? o rima benedetta *>
Che di pietate il bel volto tingesti,
E le lacrime trarle anco potesti,
Rima beata infra tutt’ altre eletta !
Tu pareggiar con quest’una vendetta
Tante mie offese e tante onte sapesti.
Che non vidi allor io che non vedesti
Tu farsi quella mia dolce angioletta?
Non cred’ io già, che sx 1 Tosco la sua
Vedèsse allor ch’ei le dicea le rirne,
Ch’Amore a lui dettava ad ora ad ora.
Ben mia allor fu, ben fu ventura tua,
Ben a ragion ti metto infra le prime s
E a’cari amici miei ti leggo ognora «
VI.
'Quant' io ti deggio ? o rima benedetta *>
Che di pietate il bel volto tingesti,
E le lacrime trarle anco potesti,
Rima beata infra tutt’ altre eletta !
Tu pareggiar con quest’una vendetta
Tante mie offese e tante onte sapesti.
Che non vidi allor io che non vedesti
Tu farsi quella mia dolce angioletta?
Non cred’ io già, che sx 1 Tosco la sua
Vedèsse allor ch’ei le dicea le rirne,
Ch’Amore a lui dettava ad ora ad ora.
Ben mia allor fu, ben fu ventura tua,
Ben a ragion ti metto infra le prime s
E a’cari amici miei ti leggo ognora «