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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. II
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Fabriczy, Cornelius von: Il libro di schizzi d'un pittore olandese nel Museo di Stuttgart
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0163

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IL LIBRO DI SCHIZZI D'UN PITTORE OLANDESE NEL MUSEO DI STUTTGART 125

gruppi di fabbricati nel Trastevere. Dinanzi a essi si vedono nel mezzo del fiume ruderi
di un muramento di cui non possiamo dire a che fabbricato abbia appartenuto.

Sul verso del foglio c'è il prospetto di una citttà situata al pie d'un monte coronato da
rovine, ed alla riva di un fiume. Il disegno è indubitatamente posteriore di quello sul recto;
forse, anzi senza forse, è eseguito da altra mano.

fol. 145, n. 392, a. 26.6, 1. 42.6. Disegno a penna nella maniera del precedente. La
metà sinistra del foglio è occupata dalla veduta di San Pietro in corso d'esecuzione, quella
di destra da una parte della città Leonina e, nel piano posteriore, dalla vetta del Granicolo,
con diverse fabbriche ed un muro in rovina. Il tamburo della cupola di S. Pietro colla sua
corona di colonne Innate è già compiuto, manca soltanto in parte il cornicione sopra
quest'ultime. Da questi particolari il termine dell'origine del nostro disegno viene fissato
fra gli anni 1564 e 1588. Nel primo — anno della morte di Michelangelo — il tamburo
era quasi terminato (Vasari, VII, 253), appunto come ci si presenta nel nostro schizzo ;
nel 1588 poi Giac. della Porta cominciò a murare la cupola stessa. Anzi l'ultima data si
può ribassare di qualche anno, poiché il coro provvisorio di Bramante raffigurato — come
vedremo subito — nel nostro disegno, fu demolito fin dal 1585 e, per conseguenza, il no-
stro artista doveva averlo rilevato prima di quest'anno (cfr. Geymuller, I progetti primitivi
per San Pietro, p. 130, e Notizie sopra i progetti per la fabbrica di San Pietro in Poma,
nel Buonarroti, voi. Ili (1686), p. 219, nota 1).

Il nostro prospetto ò preso dal lato nord-ovest dall'alto della via di Scaccia sopra la
Zecca. 1 Vediamo sul margine sinistro del foglio l'abside della crociera settentrionale com-
piuta quasi fino all'altezza del cornicione, compresovi pure l'attico. E dunque Michelan-
gelo stesso, e non — come vorrebbe il Milizia — Carlo Maderna, al quale incombe la
responsabilità di questa creazione ibrida dalle forme gonfie e sconce. Congiungesi alla cro-
ciera verso destra il muro di recinto eseguito solamente a poca altezza, per la piccola cu-
pola laterale situata fra le absidi principali, (|iielle cioè verso settentrione e ponente. La
grande arcata sopra il muro di recinto dà appunto accesso dalla croce settentrionale alla
piccola cupola laterale nell'angolo nord-ovest. Sopra di essa si scorgono le tre finestre
(chiuse) nel tamburo di quest'ultima. La parte a destra dell'arcata testò accennata rap-
presenta il coro provvisorio alzato da Bramante fino dal 1507 sui fondamenti del coro che
si doveva erigere secondo il progetto di Beni. Rossellino; esso non fu demolito se non
nel 1585 per dar posto all'abside attuale. Questo coro del Bramante, lo vediamo pure, colle
stesse sue forme di pilastri di ordine dorico con fregio di triglifi, fra i quali le pareti sono
compartite da enormi arcate chiuse, in uno degli schizzi dell'Heemskerck (I, fol. 15; pub-
blicato dal Geymuller, I progetti primitivi per San Pietro, tav. 52, fig. 3) e in ima stampa
di H. Cock (riprodotta a 1. c. tav., 49, fig. 2), che però ambedue, sono rilevate dal lato di
nord, quasi nella direzione dell'asse della croce. Manca in ambedue la copertura del coro
provvisorio che si vede nel nostro disegno, murata a guisa di tetto inclinato. (Il medesimo
coro si scorge anche nell'affresco dipinto dal Yasari nella « Sala dei cento giorni » al pa-
lazzo della Cancelleria, che rappresenta San Pietro in costruzione nell'anno 1546. Si vede
condotto fin sopra i triglifi dell'opera dorica che ha la medesima altezza dell'ordine corinzio
interno, ed è costruito sopra i fondamenti del Rossellino). L'arcata aperta nel campo ul-
timo del coro verso sinistra era destinata a servire alla comunicazione fra questo e la pic-
cola cupola nell'angolo nord-ovest (cfr. nella opera del Geymuller le tav. 9 e 10 e l'alzato
del coro sulla tav. 23, fig. 2). All'estrema destra si scorge anche uno dei piloni per la
crociera meridionale, eretto pure da Bramante ed Aut. da Sangallo, e demolito più tardi,
quando questa crociera fu incominciata ad erigersi secondo il progetto di Michelangelo, dif-

1 Per la spiegazione del presente disegno andiamo storia della fabbrica di S. Pietro. Gliene reiteriamo in
debitori alla cortesia del signor barone di Geymuller, questo luogo le più distinte grazie,
giudice autorevolissimo circa quanto si riferisce alla

Archivio storico dell'Arte - Anno VI, Fase. II. 7
 
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