DUE MADONNE ATTRIBUITE A GIOVANNI PISANO
329
questa nostra Madonna; a lui che, come ci narra il Vasari, conosciuto per l'ingegno, per la
buona pratica eia destrezza sua, fu nella patria aiutato da molti; e datogli a fare, essendo
ancor giovane, a Santa Maria a Ponte alcune figurine di marmo, gli recarono così buon
nome, che fu ricercato con istanza grandissima di venire a lavorare a Firenze per 1' Opera
di Santa Maria del Fiore. 1
Nessun1 altra figurina di marmo, fra le molte esistenti all'esterno della chiesa della
Spina, potrebbe a lui attribuirsi; molto più che le altre tutte, per la loro posizione, più facil-
mente visibili e con eguale facilità giudicabili, appartengono alla scuola di Nicola e Giovanni.
Ne bisognerebbe dimenticare poi che a tre sole si riducono, compresa la nostra, le statue
di Vergini collocate nelle ornamentazioni della elegante chiesetta; ma le altre due conser-
vano troppo la maniera dei seguaci dei due Pisani per poterle confondere o scambiare con
questa, la quale può dunque credersi di Andrea, come a lui è probabile appartengano i due
angeli che la mettevano in mezzo sulle guglie laterali, quelli davvero non facilmente giudi-
cabili, per essere tuttavia nell'antica loro infelice collocazione.
Igino Benvenuto Supino.
1 Vasari, ediz. Sansoni, voi. i, p. 483.
329
questa nostra Madonna; a lui che, come ci narra il Vasari, conosciuto per l'ingegno, per la
buona pratica eia destrezza sua, fu nella patria aiutato da molti; e datogli a fare, essendo
ancor giovane, a Santa Maria a Ponte alcune figurine di marmo, gli recarono così buon
nome, che fu ricercato con istanza grandissima di venire a lavorare a Firenze per 1' Opera
di Santa Maria del Fiore. 1
Nessun1 altra figurina di marmo, fra le molte esistenti all'esterno della chiesa della
Spina, potrebbe a lui attribuirsi; molto più che le altre tutte, per la loro posizione, più facil-
mente visibili e con eguale facilità giudicabili, appartengono alla scuola di Nicola e Giovanni.
Ne bisognerebbe dimenticare poi che a tre sole si riducono, compresa la nostra, le statue
di Vergini collocate nelle ornamentazioni della elegante chiesetta; ma le altre due conser-
vano troppo la maniera dei seguaci dei due Pisani per poterle confondere o scambiare con
questa, la quale può dunque credersi di Andrea, come a lui è probabile appartengano i due
angeli che la mettevano in mezzo sulle guglie laterali, quelli davvero non facilmente giudi-
cabili, per essere tuttavia nell'antica loro infelice collocazione.
Igino Benvenuto Supino.
1 Vasari, ediz. Sansoni, voi. i, p. 483.