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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. III
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Sgulmero, Pietro: La firma-preghiera di Maestro Guglielmo nelle sue sculture Veronesi (1139)
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0199

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190

PIETRO SGULMERO

A completare la bibliografìa della firma di maestro Guglielmo, ricordo anche le ristampe,
che delle quattro suindicate edizioni fecero tre altri autori: la ristampa del Cicognara,
fatta l'anno 1823, della lezione Maffei, 1 la ristampa del Cavattoni, fatta l'anno 1839, della
lezione Da Persico-Yen turi, 2 e la ristampa del Belviglieri fatta l'anno 1859. 3 È vero che il
Belviglieri porta le epigrafi sanzenoniane ridotte a comune lezione e supplite alla meglio,
ma il suo lavoro è fatto sui libri e non sui marmi.

Tutti questi dieci scrittori, meno imo, il Cicognara, sono veronesi. Altri sette veronesi
si occuparono con qualche interesse delle sculture, non della firma, di maestro Guglielmo.
Sono: Giambettino Cignaroli nella sua anonima Serie degli scultori architetti ed intagliatori
veronesi; 4 Giambattista Biancolini nelle sue Notizie della chiesa di San Zen Maggiore;5
Giuseppe Marini nella sua anonima Notizia di Verona;6 il pittore Saverio Dalla Rosa nella
sua anonima Descrizione delle pitture, scolture ed architetture delle chiese di Verona; 7
Gaetano Cristofoli, figlio del celebre architetto Adriano, vissuto tra gli anni 1748-1824. Egli,
che, come notò il Venturi, avea un'abilità somma per disegnare con tutta precisione le cose
di que'rozi tempi, le quali si incidono per lo più inesatte, perchè troppo abbellite;8 egli
ritrasse a penna tutta l'opera di maestro Guglielmo. I suoi disegni si custodiscono nella
Biblioteca Comunale di Verona. 9 In questi ultimi anni fece ricordo di Guglielmo, l'abate
Pietro Caliari,10 e, in quest'anno stesso, Carlo Cipolla, in un suo dotto volume, che citerò
più avanti.

Dopo ventisei lustri di studi nostrani, cominciano gli studi stranieri, tedeschi e fran-
cesi. Noi eravamo grandi E là non eran nati.

Gli studi stranieri citati cronologicamente sono questi: Nel 1861 lo Schnaase; 11 nel 1862
lo Springer;12 nel 1865 il Sacken;13 nel 1869 il Burckhardt; 14 nel 1884 il Mothes 15 ed il
Burckardt-Bode;16 nel 1891 il Bode,17 il Gruyer 18 ed il Kekulé;19 nel 1893 il Riehl.20

Tutti questi scrittori si occupano o dell'epoca in cui Guglielmo lavorò in Verona, o
della sua tecnica per vedere se egli abbia lavorato sotto l'influsso diretto del pensiero tedesco,

gli(sic) descrive così: Principia marzo con un guerriero
a cavallo; aprile ha ima donna con rosa in mano; e il
maggio un uomo coronato con doppio flauto a bocca.
E anche qui poi la figurazione è data del tutto falsata.
Il simbolo del marzo, l'uomo coi capelli irti del marmo,
è trasformato, nella tavola, in una donna coronata.

1 Cicognara Leop., Storia della scultura. Pisa, 1823,
III, pag. 126.

* Cavattoni Cesare, Memorie intorno alla vita, agli
scritti, al culto ed al corpo di San Zenone. Verona,
1839, pag. 175.

3 Belviglieri C., Verona e sua provincia. In (Grande.
Illustrazione del Lombardo-Veneto). Milano, 1859, V,
pag. 614.

* Biancolini G. B., Supplementi alla Cronica di Pier
Zagata. Verona, 1749, pag. 230.

5 In., Notizie storiche delle chiese di Verona. Verona,
1749, I, pag. 30.

6 Notizia delle cose più osservabili della città di Ve-
rona. Eredi Moroni, 1795, pag. 54.

7 Nuovo Diario veronese, ecclesiastico, civile e sco-
lastico, per l'anno 1810, pag. 11.

8 Venturi G., Op. cit., I, pag. 187.

9 Manoscritto 1002, fase. XLV1I.

10 Caliari Pietro, La basilica di San Zeno in Ve-

rona. Verona, 1879, pag. 23.

11 Schnaase Carl, Geschichte der bildenden Kiinste ini
Mittelalter. Dusseldorf. Buddens' Verlag, IV, pag. 558.

Springer Anton, Die Kiinstlermdnche im Mittel-
alter (Mittheilungen der KK. Central Commission zur
Erforschung und Erhaltung der Baudenkmale, VII, pa-
gina 8).

13 Sacken E., Die Kirche S. Zeno in Verona und ihre
Kunstdenkmdler (Mittheilungen de KK. Central Com-
mission zur Erforschung und Erhaltung der Baudenk-
male, X, pag 113).

14 Burckhardt Jac., Der Cicerone. Leipzig, II, pag. 559.

15 Mothes Oscar, Die BauJcunst des Mittelalters in
Italien. Jena, Hermann Castenoble, li, pag. 431.

16 Burckhardt Jac., Bode "VV., Der Cicerone. Leipzig, E.
Seemann., V. Auflage, II, pag. 312.

17 Bode W., Die italienisclie Plastik. Berlin, Spemann,
pag. 9-10.

18 Gruyer G., La cathèdrale de Ferrare. (Revue de
l'art chrétien, 1891, pag. 386).

19 Kekulé Reinhard, Darstellung der Erschaffung der
Eva. (Jahrbuch des Kaiserlich Deutschen Archiiolo-
gischen Instituts, V, (1890), pag. 191).

20 Rieiil Berthold, Deutsche und Italienische Kunst-
charaktere. Frankfurt a/M, Heinrich Keller, pag. 72.
 
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