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Giorgio (ii Monferrato, unico di lui fratello, dà campo a credere che si tratti del palazzo da
Gian Giorgio edificato appunto in quegli anni. Il detto palazzo è oggidì sede dell'Istituto
Trevisio; fu molto alterato in alcune parti, ma e sempre intatto il porticato dell'ampio
cortile, con belle colonne recanti nei capitelli gli stemmi di patrizi del Monferrato.
XI.
Una delle più belle sculture che esistano in Casale è l'altorilievo di marmo, in forma
di lunetta, che sta sopra la porta principale di San Domenico.1 Sebbene io non trovi che
ALTORILIEVO IN MARMO, A CASALE MONFERRATO
veruno scrittore abbia mai affermato o supposto chi sia stato l'artefice di questa opera egregia,
a me sembra di non commettere un errore nel farne onore a Matteo Sanmicheli.
In mezzo è seduta la Tergine, sulle cui ginocchia scherza il Bambino. Davanti a loro
stanno riverentemente genuflessi, sopra cuscini, a sinistra, un uomo di complessione mae-
stosa e di età avanzata ed un giovane di minore statura; a destra, un vecchio, somiglian-
tissimo di fattezze al primo, ed una dama ancor giovane e bella. Dietro ciascuna coppia sta,
in piedi, un frate domenicano in atto di presentarla e raccomandarla a Gesù.
A chi rimira questo gruppo viene spontanea la curiosità di conoscere chi siano i per-
sonaggi così rappresentati intorno a Maria ed al Salvatore. Non occorre molta sagacia per
indovinare in uno dei due vecchi Guglielmo, marchese di Monferrato dal 1464 al 1483, e
nell'altro il suo fratello e successore Bonifacio, morto nel 1493, specialmente per chi sa
ch'essi furono i fondatori del convento e della chiesa di San Domenico. Le difficoltà comin-
1 11 nome dello scultore die fece la parte ornamentale di questa bella porta ci è rivelato dall'iscrizione «io.
BATTISTA. UE. PARIS. DE. MLO. F. HOC. OPS. 1505 ».
Giorgio (ii Monferrato, unico di lui fratello, dà campo a credere che si tratti del palazzo da
Gian Giorgio edificato appunto in quegli anni. Il detto palazzo è oggidì sede dell'Istituto
Trevisio; fu molto alterato in alcune parti, ma e sempre intatto il porticato dell'ampio
cortile, con belle colonne recanti nei capitelli gli stemmi di patrizi del Monferrato.
XI.
Una delle più belle sculture che esistano in Casale è l'altorilievo di marmo, in forma
di lunetta, che sta sopra la porta principale di San Domenico.1 Sebbene io non trovi che
ALTORILIEVO IN MARMO, A CASALE MONFERRATO
veruno scrittore abbia mai affermato o supposto chi sia stato l'artefice di questa opera egregia,
a me sembra di non commettere un errore nel farne onore a Matteo Sanmicheli.
In mezzo è seduta la Tergine, sulle cui ginocchia scherza il Bambino. Davanti a loro
stanno riverentemente genuflessi, sopra cuscini, a sinistra, un uomo di complessione mae-
stosa e di età avanzata ed un giovane di minore statura; a destra, un vecchio, somiglian-
tissimo di fattezze al primo, ed una dama ancor giovane e bella. Dietro ciascuna coppia sta,
in piedi, un frate domenicano in atto di presentarla e raccomandarla a Gesù.
A chi rimira questo gruppo viene spontanea la curiosità di conoscere chi siano i per-
sonaggi così rappresentati intorno a Maria ed al Salvatore. Non occorre molta sagacia per
indovinare in uno dei due vecchi Guglielmo, marchese di Monferrato dal 1464 al 1483, e
nell'altro il suo fratello e successore Bonifacio, morto nel 1493, specialmente per chi sa
ch'essi furono i fondatori del convento e della chiesa di San Domenico. Le difficoltà comin-
1 11 nome dello scultore die fece la parte ornamentale di questa bella porta ci è rivelato dall'iscrizione «io.
BATTISTA. UE. PARIS. DE. MLO. F. HOC. OPS. 1505 ».