374 EGIDIO CALZINI
del principe verso i suoi sudditi e l'amore di questi pel duca, vorrà ben ammettere che
molto verosimilmente la donazione dell'area, così solennemente fatta, sia avvenuta piuttosto
prima che il palazzo fosse completamente costruito di quello che a costruzione terminata
da tempo. Tanto più che noi sappiamo che il palazzo venne terminato parecchi anni dopo
del 1480 dal figlio di Federico, il duca Guidobaldo. Ora dunque si può ragionevolmente
sospettare che nel 1480 molte parti del palazzo, specie d'ornamenti, fossero ancora in istato
di lavorazione.
L'altra domanda è ancora più semplice: quanti anni si saranno impiegati nella ere-
zione del palazzo ? Anche per questa non abbiamo prove sicure per rispondere, ma se guar-
Tav. VI. - PALAZZO DUCALE DI URBINO. FREGIO DI UN CAMINO
diamo alla superba fabbrica d'Urbino, cinque o sei volte più grande di questa di Gubbio,
e pensiamo ch'essa fu edificata in pochi anni (incominciata nel 1467, nel 1474 già vi dipin-
geva, tra altri, il famoso Melozzo da Forlì); a me pare non ardito sospettare che la fabbrica
eugubina non debba essere stata principiata se non cinque o sei anni prima del 1480. Si
distrugge, è vero, in tal guisa la tradizione gentile che quelle medesime stanze, un tempo
così signorili, accogliessero una tra le più elette gentildonne del Rinascimento; ma che
de Montegranellio, Joannes de Branca, Baldinus Bom-
baroni, Benedictus Baldi Hondedei. E similmente «omnes
consiliarii in dicto Consilio existentes affirmaverunt et
approbaverunt consultationem et sententiam dicti do-
mini Federici ».
Nello stesso giorno (4 giugno) fu fatto V Instrumen-
tum donationis : col quale atto vien formalmente donato
« unum palatium et tenimentum domorum olim vocatum
el palazo do la guardia in quo nunc est curia nova
hedificata sive fabricata per ipsum ili. dominum situili
in civitate Eugubii in confinio quarteriorum sancti An-
dreae et sancti Juliani cum claustro et pertinentis
suis ».
Afe
del principe verso i suoi sudditi e l'amore di questi pel duca, vorrà ben ammettere che
molto verosimilmente la donazione dell'area, così solennemente fatta, sia avvenuta piuttosto
prima che il palazzo fosse completamente costruito di quello che a costruzione terminata
da tempo. Tanto più che noi sappiamo che il palazzo venne terminato parecchi anni dopo
del 1480 dal figlio di Federico, il duca Guidobaldo. Ora dunque si può ragionevolmente
sospettare che nel 1480 molte parti del palazzo, specie d'ornamenti, fossero ancora in istato
di lavorazione.
L'altra domanda è ancora più semplice: quanti anni si saranno impiegati nella ere-
zione del palazzo ? Anche per questa non abbiamo prove sicure per rispondere, ma se guar-
Tav. VI. - PALAZZO DUCALE DI URBINO. FREGIO DI UN CAMINO
diamo alla superba fabbrica d'Urbino, cinque o sei volte più grande di questa di Gubbio,
e pensiamo ch'essa fu edificata in pochi anni (incominciata nel 1467, nel 1474 già vi dipin-
geva, tra altri, il famoso Melozzo da Forlì); a me pare non ardito sospettare che la fabbrica
eugubina non debba essere stata principiata se non cinque o sei anni prima del 1480. Si
distrugge, è vero, in tal guisa la tradizione gentile che quelle medesime stanze, un tempo
così signorili, accogliessero una tra le più elette gentildonne del Rinascimento; ma che
de Montegranellio, Joannes de Branca, Baldinus Bom-
baroni, Benedictus Baldi Hondedei. E similmente «omnes
consiliarii in dicto Consilio existentes affirmaverunt et
approbaverunt consultationem et sententiam dicti do-
mini Federici ».
Nello stesso giorno (4 giugno) fu fatto V Instrumen-
tum donationis : col quale atto vien formalmente donato
« unum palatium et tenimentum domorum olim vocatum
el palazo do la guardia in quo nunc est curia nova
hedificata sive fabricata per ipsum ili. dominum situili
in civitate Eugubii in confinio quarteriorum sancti An-
dreae et sancti Juliani cum claustro et pertinentis
suis ».
Afe