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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. V
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Calzini, Egidio: Il Palazzo Ducale di Gubbio
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0386

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IL PALAZZO DUCALE DI GUBBIO 377

incominciò circa un anno dopo dalla morte della duchessa. Ed in ciò sarei pienamente
d'accordo col signor Reber (vedi op. cit.). D'altronde perchè sospettare, come fa lo Schmarsow,
che Federico pensasse prima a Gubbio che ad Urbino? Non è più logico credere che il
duca arricchisse di belle residenze le città minori dello Stato dopo quella veramente magnifica
della città principale a cui consacrò, fin dal 1467, le migliori cure e le maggiori sue
ricchezze? 1

Si ò detto che Luciano da Lovrana fu l'architetto anche della casa ducale di Gubbio;

Tav. IX. - PALAZZO DUCALE DI GUBBIO. FREGIO DELLA FRONTE DI UN CAMINO

ma è da credersi che l'edifìcio sorgesse altresì sotto la sua direzione immediata, continua,
o che egli ne apprestasse solo i disegni, affidandone il lavoro ad altro maestro?

Rispondo brevemente. Ricordato al lettore che tutta quanta l'argomentazione mia poggia
sulla osservazione attenta della struttura e delle singole sculture rimaste del palazzo di
Gubbio, affermo subito che Luciano non potè essere, per tutto il tempo della costruzione,
presente ai lavori. Ed ecco le ragioni. Quando sul finire del 1472, o, meglio ancora, sul
principio dell'anno seguente, si gettarono le prime fondamenta del palazzo di Gubbio, e si
allargarono quelle preesistenti, i lavori d'Urbino dovevano trovarsi nel massimo del loro svi-
luppo ed espansione; dunque la presenza di Luciano, più che necessaria, doveva ritenersi

1 È noto che il palazzo ducale d'Urbino, il più bello
che allora sorgesse in tutta Italia, costò duecentomila
scudi d'oro; una somma cioè favolosa per quei tempi
nei quali un sacco di grano, nel ducato d'Urbino, si

Archivio storico dell' Arte, Serie 2a, Anno I, fase. Y.

pagava qualche cosa meno delle nostre 5 lire o un et-
tolitro di vino non costava più di una lira e GO cente-
simi della nostra moneta.

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