LA CAMPANA DUCALE
SERBATA
NEL MUSEO CIVICO DI TORINO
LA FAMIGLIA BOUCHERON
Se la sodezza rende gli uomini felici e degni d'en-
comio , e la vivacità celebrati ed ingegnosi , e questa
specialmente si manifesta nell' inclinazione alle lettere ed
alle arti liberali, devesi riconoscere, come la prima fu
sempre nobile vanto de' Piemontesi, non così la seconda.
Per il che, senz'ammettere pienamente quanto di noi disse
l'immortale Alfieri, figlio bensì del Piemonte, ma che
scoprì troppo i nostri difettucci a chi per avventura non
ci avrebbe badato, bisognerà però convenire, che i nostri
illustri artisti (non si sdegnino i compaesani per la mia
forse così mal rispettosa parola, poiché accenno ai tempi
andati) sono quegli uomini celebri cercati colla lucerna
dagli eruditi, nomi che un buon pensatore sentenziò nè
Piemontesi, nè illustri. Che se ciò non ti garba, o let-
tore, non ti sia discaro il giudizio di quegli stranieri che,
equiparando i nostri pregi e le nostre virtù, ci definirono
gli Svizzeri d'Italia.
Del resto questo tenue esordio (e ci volevano bene alcune
parole d'introduzione innanzi di trattar subito l'argomento)
SERBATA
NEL MUSEO CIVICO DI TORINO
LA FAMIGLIA BOUCHERON
Se la sodezza rende gli uomini felici e degni d'en-
comio , e la vivacità celebrati ed ingegnosi , e questa
specialmente si manifesta nell' inclinazione alle lettere ed
alle arti liberali, devesi riconoscere, come la prima fu
sempre nobile vanto de' Piemontesi, non così la seconda.
Per il che, senz'ammettere pienamente quanto di noi disse
l'immortale Alfieri, figlio bensì del Piemonte, ma che
scoprì troppo i nostri difettucci a chi per avventura non
ci avrebbe badato, bisognerà però convenire, che i nostri
illustri artisti (non si sdegnino i compaesani per la mia
forse così mal rispettosa parola, poiché accenno ai tempi
andati) sono quegli uomini celebri cercati colla lucerna
dagli eruditi, nomi che un buon pensatore sentenziò nè
Piemontesi, nè illustri. Che se ciò non ti garba, o let-
tore, non ti sia discaro il giudizio di quegli stranieri che,
equiparando i nostri pregi e le nostre virtù, ci definirono
gli Svizzeri d'Italia.
Del resto questo tenue esordio (e ci volevano bene alcune
parole d'introduzione innanzi di trattar subito l'argomento)