Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (38.1910)

NOTIZIE DI RECENTI TROVAMENTI DI ANTICHITÀ1
IN ROMA E NEL SUBURBIO

Demolitosi il palazzetto di Venezia, e rimosso il terrapieno
che costituiva il giardino pensile recinto dall'elegante portichetto
quattrocentesco, sono tornati all'aperto, a piccola profondità, al-
cuni avanzi di costruzioni medievali, le quali, con somma pro-
babilità, sono da riferirsi ad un oratorio o monastero, che sor-
geva in Pallacinis, fra la basilica di s. Marco e la via Lata.
Tali costruzioni trovavansi allo stesso livello della basilica, e si
estendevano fino al limite orientale del palazzetto. Nello sterro
si è riconosciuto che, quando a livello più alto venne da Paolo II
costruito il giardino del nuovo edificio adiacente al suo grande
palazzo, non furono distrutti, ma si lasciarono in piedi come si
trovavano, gli antichi ruderi di fabbriche medievali, ricopren-
doli sotto il terrapieno per l'altezza di alcuni metri.

Notevole fra questi avanzi era una parete laterizia, nella
quale si apriva un arco sostenuto da due colonne. Su di essa
si trovò sufficientemente conservata una parte dell'intonaco di-
pinto ad imitazione di marmi transmarini ; ed in un punto si
lesse in caratteri medievali un quasi-verso rimato, di forma
leonina: petit Spes fiumana lympham a Samaritana. Eviden-
temente queste parole dovevano accompagnare e dichiaravano
una pittura, che rappresentava la nota scena del colloquio fra
Cristo e la donna di Samaria recatasi ad attingere acqua al
pozzo di Giacobbe. Non ostante questo lacero avanzo, è assai
agevole argomentare che in quell'antico edificio trovavasi dipinta