DI UN TEMPIETTO PITTILE DI NEMI
E DI ALTRI MONUMENTI INEDITI
RELATIVI AL TEMPIO ITALICO-ETRUSCO
(Tav. XII-XIII)
Osservazioni preliminari.
Da quando le scoperte recenti hanno permesso di studiare
la pianta del tempio italico-etrusco ne' suoi avanzi monumentali,
si è potuto sempre più riconoscere che Vitruvio, nel luogo clas-
sico (IV, 7, 1 ss.), tante volte discusso e commentato, ha esposto
un canone maggiormente dottrinario e teorico, che pratico; e che,
ad ogoi modo, le regole da lui dettate si riferiscono ad un solo
tipo di tempio etrusco, con probabile riferimento ad un tempio
da lui osservato e studiato, a quello di Ceres, Liber et Libera,
che esisteva ancora ai tempi dell'architetto (cfr. Vitruv. Ili, 3, 5),
ma che non era più antico del principio del V secolo (').
Gli scavi e le scoperte hanno dimostrato una grande va-
rietà di forme architettoniche nei tempi di Firenze, di Marza-
botto, di Civita Castellana, di Alatri, di Segni, di Conca, e di
altri già prima conosciuti (quelli, per es., di Alba Fucense),
con non pochi elementi, anche nella pianta, che ci riconducono
ai tipi originari di un tempio arcaicissimo, quale dovette esi-
stere nell'àmbito della cultura post-micenea. Le sopravvivenze
(') Votato da A. Postnmio, nel 494; consacrato da Spurio Cassio nel
491 av. Cr. Dionys. Hai. VI, 94; Tacit., Ann. II, 49. Cfr. A. Hirt, Getch.
d*r Bauk. I. p. 248; K. 0. Mflller-Deeeke, Die Etrusker IL pag. 232.
I
E DI ALTRI MONUMENTI INEDITI
RELATIVI AL TEMPIO ITALICO-ETRUSCO
(Tav. XII-XIII)
Osservazioni preliminari.
Da quando le scoperte recenti hanno permesso di studiare
la pianta del tempio italico-etrusco ne' suoi avanzi monumentali,
si è potuto sempre più riconoscere che Vitruvio, nel luogo clas-
sico (IV, 7, 1 ss.), tante volte discusso e commentato, ha esposto
un canone maggiormente dottrinario e teorico, che pratico; e che,
ad ogoi modo, le regole da lui dettate si riferiscono ad un solo
tipo di tempio etrusco, con probabile riferimento ad un tempio
da lui osservato e studiato, a quello di Ceres, Liber et Libera,
che esisteva ancora ai tempi dell'architetto (cfr. Vitruv. Ili, 3, 5),
ma che non era più antico del principio del V secolo (').
Gli scavi e le scoperte hanno dimostrato una grande va-
rietà di forme architettoniche nei tempi di Firenze, di Marza-
botto, di Civita Castellana, di Alatri, di Segni, di Conca, e di
altri già prima conosciuti (quelli, per es., di Alba Fucense),
con non pochi elementi, anche nella pianta, che ci riconducono
ai tipi originari di un tempio arcaicissimo, quale dovette esi-
stere nell'àmbito della cultura post-micenea. Le sopravvivenze
(') Votato da A. Postnmio, nel 494; consacrato da Spurio Cassio nel
491 av. Cr. Dionys. Hai. VI, 94; Tacit., Ann. II, 49. Cfr. A. Hirt, Getch.
d*r Bauk. I. p. 248; K. 0. Mflller-Deeeke, Die Etrusker IL pag. 232.
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