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XV (Torino, 1852), ove si dà notizia d un Marcius Ticinus,
procuratore di Diocleziano in Sardegna.
Che se conosciamo per altri ineluttabili argomenti che in
larga copia si versò il sangue dei cristiani in Sardegna
nella persecuzione di Diocleziano e Massimiano, non ci
può destar maraviglia che appartengano al novero di quei
cristiani immolati per la fede di Cristo tanto Aristea, quanto
Pomtella e Sofronio. Del resto, io lascio ai dotti che fecero
lunghi e penosi studj sulle iscrizioni cristiane, il finale giu-
dizio sulle due che ora produco ed anche sulla precedente
di Statilio.
P. Martini.
AMULETI EGIZII TROVATI IN SARDEGNA
Siccome non solo lo scarabeo era adoperato come simbolo
o geroglifico , ma molti altri animali, ed anche varii og-
getti presi dal regno della natura o dell' arte, così si
trovano pietre intagliate che riproducono questi oggetti,
e si chiamano amuleti, perchè si portavano indosso come
salvaguardia contro le malattie e le disgrazie in generale.
Alcuni di questi amuleti hanno sulla parte piana impronte
simili a quelle degli scarabei, come questo che appartiene
al Cav. Gaetano Cara, e trovato da lui medesimo , come
gli altri, nelle tombe di Tharros.
Rappresenta un leone coricato (come quello del Museo
di Torino, calai, p. 160, n. 120, e quelli del Museo di
Leida, Leemans , Catal. p. 25, n. 145*—172), emblema
XV (Torino, 1852), ove si dà notizia d un Marcius Ticinus,
procuratore di Diocleziano in Sardegna.
Che se conosciamo per altri ineluttabili argomenti che in
larga copia si versò il sangue dei cristiani in Sardegna
nella persecuzione di Diocleziano e Massimiano, non ci
può destar maraviglia che appartengano al novero di quei
cristiani immolati per la fede di Cristo tanto Aristea, quanto
Pomtella e Sofronio. Del resto, io lascio ai dotti che fecero
lunghi e penosi studj sulle iscrizioni cristiane, il finale giu-
dizio sulle due che ora produco ed anche sulla precedente
di Statilio.
P. Martini.
AMULETI EGIZII TROVATI IN SARDEGNA
Siccome non solo lo scarabeo era adoperato come simbolo
o geroglifico , ma molti altri animali, ed anche varii og-
getti presi dal regno della natura o dell' arte, così si
trovano pietre intagliate che riproducono questi oggetti,
e si chiamano amuleti, perchè si portavano indosso come
salvaguardia contro le malattie e le disgrazie in generale.
Alcuni di questi amuleti hanno sulla parte piana impronte
simili a quelle degli scarabei, come questo che appartiene
al Cav. Gaetano Cara, e trovato da lui medesimo , come
gli altri, nelle tombe di Tharros.
Rappresenta un leone coricato (come quello del Museo
di Torino, calai, p. 160, n. 120, e quelli del Museo di
Leida, Leemans , Catal. p. 25, n. 145*—172), emblema