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del dio Oro. L'impronta della base è il cartello del Re
Mene , il primo uomo che dicono aver regnato in Egitto.
Certamente che questo amuleto non può essere contem-
poraneo di quel gran Re : ma sappiamo che per la grande
venerazione che egli ottenne, fu spesso riprodotto il suo
nome anche in tempi posteriori , e si vede menzionato
perfino in un capo del Kituale mortuario.
Il primo segno è il disco solare che entra in tutti i
cartelli, e si legge Re : il secondo è il muro merlato,
che si legge Men, ed il terzo sono le due foglie che hanno
il valore di i od ei\ onde la loro combinazione suona
Re Menci.
Altri amuleti egiziani sono stati estratti dalle tombe di
Tharros che rappresentano altre immagini , e specialmente
la scrofa, emblemi delle divinità tifoniehe, come sono
quelli del Museo di Leida ( Catal. pag. 28, n. 310 —333):
anzi uno di questi ha pure sulla base la stessa iscrizione
geroglifica di quello riportato in questo Bullettino ( Ann.
II. pag. 54. ), cioè una donna accoccolata che rappresenta
la Dea Iside, ed al di sotto la chiave del Nilo, simbolo
della vita, onde il gruppo si leggìi Iside vivificatrice.
P. C. Orcurti
GLITTICA SARDA, OSSIA RIVISTA DELLE PIETRE INCISE
TROVATE IIS SARDEGNA
Premesso quanto abbiamo esposto dell'arte torèutica in
Sardegna, parlando degli intaglj degli scarabei di Tharros
( Bullet. an. I. pag. 83 ), accen neremo qui solamente
le primarie località dell* Isola in cui si trovarono, e si
trovano con molta frequenza corniole, diaspri di ogni
del dio Oro. L'impronta della base è il cartello del Re
Mene , il primo uomo che dicono aver regnato in Egitto.
Certamente che questo amuleto non può essere contem-
poraneo di quel gran Re : ma sappiamo che per la grande
venerazione che egli ottenne, fu spesso riprodotto il suo
nome anche in tempi posteriori , e si vede menzionato
perfino in un capo del Kituale mortuario.
Il primo segno è il disco solare che entra in tutti i
cartelli, e si legge Re : il secondo è il muro merlato,
che si legge Men, ed il terzo sono le due foglie che hanno
il valore di i od ei\ onde la loro combinazione suona
Re Menci.
Altri amuleti egiziani sono stati estratti dalle tombe di
Tharros che rappresentano altre immagini , e specialmente
la scrofa, emblemi delle divinità tifoniehe, come sono
quelli del Museo di Leida ( Catal. pag. 28, n. 310 —333):
anzi uno di questi ha pure sulla base la stessa iscrizione
geroglifica di quello riportato in questo Bullettino ( Ann.
II. pag. 54. ), cioè una donna accoccolata che rappresenta
la Dea Iside, ed al di sotto la chiave del Nilo, simbolo
della vita, onde il gruppo si leggìi Iside vivificatrice.
P. C. Orcurti
GLITTICA SARDA, OSSIA RIVISTA DELLE PIETRE INCISE
TROVATE IIS SARDEGNA
Premesso quanto abbiamo esposto dell'arte torèutica in
Sardegna, parlando degli intaglj degli scarabei di Tharros
( Bullet. an. I. pag. 83 ), accen neremo qui solamente
le primarie località dell* Isola in cui si trovarono, e si
trovano con molta frequenza corniole, diaspri di ogni