133
nel tempo che ne avevano il dominio i Cartaginesi, e forse
molto tempo prima per mezzo delle colonie primitive che
vi trasportarono i Fenicii (1).
G. Spano
geografia antica - ogrille o agrille
citta' greca
II primo che parlò di questa antica citta sarda fu Pau-
sarla (la Focide, capo XVII) il quale (secondo il volgariz-
zamento di Sebastiano Ciampi) così scrisse — Una quarta
banda navale condotta da Iolao e composta eli Tespiesi ed
una spedizione militare dell' ittica sbarcarono nell' Isola.
Questi nuovi inquilini fabbricano la città chiamata Olbia,
ed in particolare gli Ateniesi conservarono il nome di
Agrile uno dei Demi o borghi della patria Attica, ov-
vero perchè uno dei capitani della fletta ateniese era chia-
mata Grillo. Se non che, stante il silenzio dei geografi an-
tichi, gli scrittori sardi fino ai tempi recenti, limitandosi a
discorrere di Olbia tanto famosa nella storia, tacquero af-
fatto della città sorella, V Agrile di Pausania.
La prima luce su questa obliata città ci fu data dal
ritmo gialetiano ( Vedi Nuove Pergamene dArborea, Ca-
gliari, Timon, 1849 in 8 — e Studj storici sopra la Sar-
degna, per Pietro Martini, Torino, Stamperia reale, 1855
in 4), donde rilevammo che le città <Y Olbia e d' Ogrille
inviarono i loro Suffetti ad Alessandro Magno, tanto per
congratularsi dei suoi grandi trionfi, quanto per chiederne
(i) I molti idoletti fenicii trovati in Sardegna i quali hanno per simbolo ret-
tili e serpenti possono rappresentare l1 Esculapio , Cabiro dei Fenicii secondo le
dottrina del citato Sanconiatone.
nel tempo che ne avevano il dominio i Cartaginesi, e forse
molto tempo prima per mezzo delle colonie primitive che
vi trasportarono i Fenicii (1).
G. Spano
geografia antica - ogrille o agrille
citta' greca
II primo che parlò di questa antica citta sarda fu Pau-
sarla (la Focide, capo XVII) il quale (secondo il volgariz-
zamento di Sebastiano Ciampi) così scrisse — Una quarta
banda navale condotta da Iolao e composta eli Tespiesi ed
una spedizione militare dell' ittica sbarcarono nell' Isola.
Questi nuovi inquilini fabbricano la città chiamata Olbia,
ed in particolare gli Ateniesi conservarono il nome di
Agrile uno dei Demi o borghi della patria Attica, ov-
vero perchè uno dei capitani della fletta ateniese era chia-
mata Grillo. Se non che, stante il silenzio dei geografi an-
tichi, gli scrittori sardi fino ai tempi recenti, limitandosi a
discorrere di Olbia tanto famosa nella storia, tacquero af-
fatto della città sorella, V Agrile di Pausania.
La prima luce su questa obliata città ci fu data dal
ritmo gialetiano ( Vedi Nuove Pergamene dArborea, Ca-
gliari, Timon, 1849 in 8 — e Studj storici sopra la Sar-
degna, per Pietro Martini, Torino, Stamperia reale, 1855
in 4), donde rilevammo che le città <Y Olbia e d' Ogrille
inviarono i loro Suffetti ad Alessandro Magno, tanto per
congratularsi dei suoi grandi trionfi, quanto per chiederne
(i) I molti idoletti fenicii trovati in Sardegna i quali hanno per simbolo ret-
tili e serpenti possono rappresentare l1 Esculapio , Cabiro dei Fenicii secondo le
dottrina del citato Sanconiatone.