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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Bariola, Giulio: Gabinetto Nazionale delle stampe in Roma: quaderno di disegni del principio del sec. XV di un maestro dell' Italia settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0429
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IX.

GABINETTO NAZIONALE DELLE STAMPE IN ROMA.

Quaderno di disegni del principio del sec. xv
di un maestro dell' italia settentrionale.

Il Ministero della istruzione acquistava, or non è molto, per il Gabinetto
delle stampe in Roma, un prezioso codicetto di disegni,' i quali, anche a una
prima attenta osservazione, si chiarivano opera di un maestro dell'Italia
settentrionale, eseguiti probabilmente alla fine del secolo xiv. Veramente,
come vedremo meglio in seguito, nell'assegnar loro una data si potrebbe
arrivare anche fino a tutto il primo quarto del secolo successivo.

Il codicetto consta di trenta carte, numerate da mano recente nel recto,
e disegnate da ambo le pagine; le quali misurano millimetri 132 di al-
tezza per 97 di larghezza.

Le carte sono apparecchiate con certa velatura gessosa, di color gial-
lognolo, e qualche volta rosato, che dà loro maggior consistenza, e sulla
quale meglio doveva imprimersi il segno della punta d'argento, con cui
sono condotti tutti i disegni. Le luci sono rese con tocchi di bianco, le
ombre con leggiere velature di acqua tinta-
Talvolta la punta ha tracciato appena i contorni e le linee essenziali;
e allora sono i lumi bianchi, toccati con speditezza e bravura, che compiono
e danno rilievo agli edifici e alle figure; talora, anzi, queste paiono ottenute,

1 Fu acquistato per cura del prof. Adolfo Venturi, da un privato in Milano, ma
credo provenisse da famiglia di Bergamo, ove doveva trovarsi da gran tempo. Una
rozza mano incolta — forse quella stessa che sciupò qua e là i disegni con ripassature
e sgorbi a penna — lasciò scritto: « Ab (sic) Eternavi Rei Mcmorìam Bossi Anton* Bossi
Antonìus ego Scripsì 1770 ». Così pure, sul verso della carta 10, è la nota: Ab Etemam
Rei Memoriam Sanzi \ Alexandrus Fecit Anno Domini MDCCLXX ». Sur un foglio
volante che accompagnava il codicetto, era appuntato, con scrittura della metà del secolo
scorso : « Libro preziosissimo, giudicalo da Speluzzi e da altri, tanto per norma ». Lo
Speluzzi fu artista milanese di qualche nome intorno al '60.
 
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