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0.5
1 cm
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LA GALLERIA NAZIONALE DI NAPOLI 233
Nella stessa lettera del 12 marzo, il Venuti parla di tre quadri di
Guido Reni, dei quali sta trattando l'acquisto :
i° La Corsa d'Atalanta ed Ippomene.
20 Le Quattro Stagioni.
30 Un'Assunta. 66
Menziona pure:
Un San Giuseppe destato dall'angelo, del Guercino.
Di un altro Guercino, posseduto da una famiglia, parla in una let-
tera del 16 marzo:
Esso è un quadro d'altare e rappresenta la Pietà, con numerose
figure, senza restauri, che egli stima, forse con la solita esagerazione, una
delle più sublimi produzioni del Maestro.
In pari data dà ragguaglio di 4 quadri che aveva portati in Roma
il signor Gerii per proporne l'acquisto :
i° « Il ritratto già conosciuto in tutto il mondo di Francesco I, Re
di Francia, fatto da Leonardo da Vinci, in Tavola ».
20 « Un quadro grandissimo in tavola rappresentante i Magi attri-
buito a Bramante ».
30 « Una gran Deposizione di croce in tavola di Daniele da Vol-
terra (appartenente ad Angelica Kaufmann) ».
40 « Un quadro con figure al naturale rappresentante Giacobbe che
sviene alla vista dell'abito insanguinato di Giuseppe, attribuito a Diete-
rico Barent ».
Nella stessa lettera ed in altra del 26 discorre di un Domenichino che
egli tiene di vista, e per l'acquisto del quale dice di essere obbligato ad intri-
gare con gran cautela, e soggiunge « e se, Dio ne liberi, si sapesse da questi
Preti Dominanti, che io sono in mezzo a quest'affare, tutto è finito ». Si
|i San Petronio dei Bolognesi, in piazza Far-
S^jjj^^ donna in gloria con Bambino, e sotto S. Gio-
d un altro Santo Vescovo e molti angioletti.
rJi\^^ -rado le difficoltà, il Venuti esprimeva le sue
mmmm I suo dire « quasi più della, metà, più grande
; I e si trovava in eccellente stato di conser-
Hito pochi mesi prima dalla chiesa, ma si
I per impedirne l'esportazione da Roma,
limo 26 marzo comunica al ministro Zurlo
I Fauno di Barberini sarà sicuramente 110-
I ria lavora molto a tale oggetto ». Ed ag-
■ e un Tiziano rappresentante la Cena in Em-
I e mai non vi sia stato il simile in Roma »),
I r quello che a lui è costato.68
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Nella stessa lettera del 12 marzo, il Venuti parla di tre quadri di
Guido Reni, dei quali sta trattando l'acquisto :
i° La Corsa d'Atalanta ed Ippomene.
20 Le Quattro Stagioni.
30 Un'Assunta. 66
Menziona pure:
Un San Giuseppe destato dall'angelo, del Guercino.
Di un altro Guercino, posseduto da una famiglia, parla in una let-
tera del 16 marzo:
Esso è un quadro d'altare e rappresenta la Pietà, con numerose
figure, senza restauri, che egli stima, forse con la solita esagerazione, una
delle più sublimi produzioni del Maestro.
In pari data dà ragguaglio di 4 quadri che aveva portati in Roma
il signor Gerii per proporne l'acquisto :
i° « Il ritratto già conosciuto in tutto il mondo di Francesco I, Re
di Francia, fatto da Leonardo da Vinci, in Tavola ».
20 « Un quadro grandissimo in tavola rappresentante i Magi attri-
buito a Bramante ».
30 « Una gran Deposizione di croce in tavola di Daniele da Vol-
terra (appartenente ad Angelica Kaufmann) ».
40 « Un quadro con figure al naturale rappresentante Giacobbe che
sviene alla vista dell'abito insanguinato di Giuseppe, attribuito a Diete-
rico Barent ».
Nella stessa lettera ed in altra del 26 discorre di un Domenichino che
egli tiene di vista, e per l'acquisto del quale dice di essere obbligato ad intri-
gare con gran cautela, e soggiunge « e se, Dio ne liberi, si sapesse da questi
Preti Dominanti, che io sono in mezzo a quest'affare, tutto è finito ». Si
|i San Petronio dei Bolognesi, in piazza Far-
S^jjj^^ donna in gloria con Bambino, e sotto S. Gio-
d un altro Santo Vescovo e molti angioletti.
rJi\^^ -rado le difficoltà, il Venuti esprimeva le sue
mmmm I suo dire « quasi più della, metà, più grande
; I e si trovava in eccellente stato di conser-
Hito pochi mesi prima dalla chiesa, ma si
I per impedirne l'esportazione da Roma,
limo 26 marzo comunica al ministro Zurlo
I Fauno di Barberini sarà sicuramente 110-
I ria lavora molto a tale oggetto ». Ed ag-
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I e mai non vi sia stato il simile in Roma »),
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