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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Documenti storici e artistici
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Venturi, Adolfo: Gabinetteo Nazionale dele stampe in Roma. Il libro dei disegni di Giusto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0464
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Gabinetto Nazionale delle stampe in Roma.

// libro dei disegni di Giusto.

Nel volume precedente de Le Gallerie nazionali italiane, fornimmo
la descrizione di questo libro, che ci parve non una copia degli affreschi
eseguiti da" Giusto pittore per la cappella degli Eremitani in Padova, ma
bensì una serie di schizzi pieni di freschezza e di ricerche fatte prima con
la punta d'argento, definite poi a penna. Che sia stato un libro di schizzi
si deduce dalla mancanza d'ogni ordine nelle figure, le quali, se ricavate
dagli affreschi, conserverebbero la loro disposizione sistematica; e così pure
dalla interposizione, tra i personaggi della cronaca figurata, di disegni non
aventi con essi relazione di sorta; infine dalla mancanza degli accenni dei
computi dei cronologisti sotto le varie imagini, o meglio dalla semplice pre-
parazione delle note cronologiche, come se avessero dovuto ricevere in se-
guito il loro completamento. Il confronto, che abbiamo fatto col libro di
Leonardo da Bisuccio, o da Besozzo, ora ricuperato di Germania, dal
signor Benigno Crespi a Milano, nel quale l'ordine delle figure è rigoroso
e la data è costantemente indicata a pie di ciascuna, ci ha sempre più per-
suasi della differenza che passa tra il nostro libro originale di disegni e quella
copia degli affreschi. Resta, per vero dire, a spiegare la forma delle Virtù
e delle Arti liberali, meno accurata di quella de' personaggi dell'istoria
biblica e profana, e di più antico stile. Nel volume precedente, supponemmo
che il pittore avesse avuto davanti un modello a cui ispirarsi ; e il modello
l'abbiamo trovato difatti nel museo Condé a Chantilly, nel codice XXc'
6426, B, che presto sarà dato alle stampe. C'è anche riuscito di determi-
nare la fonte a cui Giusto attinse nel disegnare le tre figure, a cui ap-
pose l'indicazione MARMO, MARMO, HARHVS: egli le ricavò da tre
tipi neo-attici, distinti da Friedrich Hauser con i numeri 22, 23 e 24 (vedi
& Arte, III, 1). Quegli studi dall'antico, su cui l'artista segnò la parola
MARMO, basterebbero di per sè a dimostrare come il disegnatore non
seguisse un ordine assoluto; ma si distraesse dal suo tema ogni volta che

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