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IL PIOMBO SORTITO DI MAGLIANO

(Con una tavola)

Una nuova iscrizione etrusca in piombo, recente-
mente rinvenuta presso Campiglia Marittima (1), diede
occasione al eh. Gamurrini di ritornare sul sospetto che
non sia degno di fede e genuino il più importante
monumento di epigrafìa etrusca apparso in questi ultimi
tempi, cioè il piombo di Magliano, per il quale il Deecke
dichiarava risoluta la questione dell'origine
indogermanica della lingua etrusca (2).

Siccome questo cimelio fu acquistato pel R. Museo
Etrusco di Firenze su mia proposta, mi credo in dovere
di rendere ormai di pubblica ragione la parte del Rap-
porto ufficiale con cui, nel giugno 1888, all'atto del-
l'acquisto, io sostenni con Teodoro Mommsen l'autenti-
cità di questo monumento di fronte ai vaghi dubbi
elevati dal eh. Gamurrini, e più particolarmente contro
quelli meglio definiti del eh. Pauli (3).

Spero che le osservazioni oggettive contenute in
tale rapporto avranno l'efficacia di eliminare una volta
per sempre ogni più lontano sospetto su tale insigne
monumento.

Affinchè poi ciascuno con gli occhi propri possa
vedere con quanto scrupolo fu esaminato l'originale,
pubblico, in tale contingenza, una nuova eliotipia del

piombo di Magliano col relativo facsimile, e la lezione
dell'intero testo collazionata dal Mommsen e da me
sopra le letture antecedenti (1). A questa farò seguire
alcune osservazioni sul significato del monumento.

1.

DIFESA DEL PIOMBO DI MAGLIANO
TOLTA DAL SOPRADDETTO RAPPORTO UFFICIALE

Il piombo scritto di Magliano è incontestabilmente
autentico. Teodoro Mommsen che l'ha studiato a fondo
insieme con me, non si pèrita di dichiararlo tale nella
lettera che si compiacque rivolgermi in data 4 mag-
gio 1888, e che, per la sua importanza, trascrivo
integralmente :

Caro Professore,

Ella mi domanda il mio parere sull'autenticità del piombo
con lunga iscrizione etrusca scoperto alcuni anni fa a Magliano
e che ho avuto il vantaggio di poter vedere e studiare insieme
con Lei. Ubbidisco volentieri, perchè in questioni tali, per chi

(') V. Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, ser. IV,
1891, p. 431 seg.

(2) Deecke, Rhein. Museum. f. Philologie, 1884, p. 141 sgg. ;
Etruskische Forschungen, VI, 1884, p. 4 sg. ; Beilage zum Pro-
grammi vom Gymnasium in Buchsweiler, Colmar, 1885.

(3) Pauli, Altitalische Studien, III, Hannover, 1884, p.
107, 137.

(!) Il primo editore dell'epigrafe fu il Teza nella Rivista
ital.di Filologia^, 1882. Il Pauli, o. c. ed il Bugge, Etruskische
Forschungen,IV, Stuttgart, 1883, si servirono della prima le-
zione del Deecke: a) Rhein. Mus., 1884, p. 141 sgg. Vari er-
rori di lezione furono corretti dallo stesso Deecke nelle due ul-
teriori pubblicazioni dell'epigrafe; b) Etr.Forsch., 1884, p. 6 sg.;
e) Buchsweilefs Programm, 1885, p. 6-7 e p. 33.
 
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