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IL «TESTAMENTO D'EPIKTETA »

STORIA E REVISIONE DELL'EPIGRAFE

CON TESTO, TRADUZIONE E COMMENTO
(Con una tavola)

L'epigrafe greca eh' è detta più comunemente il
Testamento d'Epikteta è ormai tanto conosciuta, che
non oserei ritrattarne ora, se recenti scoperte non m'in-
ducessero a credere opportuno di risollevare alcune
questioni ad essa relative, e specialmente intorno al
luogo di provenienza dell' epigrafe, alla storia delle sue
lunghe peregrinazioni, al monumento al quale appar-
tiene.

I.

Luogo di provenienza
del Testamento di Epikteta.

Dopo che il Grutero aveva pubblicata l'epigrafe
da un foglio volante del sec. XV {ex edito schedio
Venetiis apud Franciscum de Zuliani) ('), e il Maflfei,
ricopiatala quasi testualmente, ne aveva affermato con
ragioni insufficienti l'origine spartana (2), il Bòckb,
com'è noto, confutati tutti gli argomenti del Maffei
e degli altri, erasi indotto a credere, dietro argomenti

(') Grut., p. 216-19 (In tabula marmorea Venetiis testameli-
tum complexa octo columnis. In calce; ex edito schedio ecc.).

(2) P. es , adduceva il Maffei a conferma di ciò il doriamo
della dizione, la presenza degli efori, il soprannome che si dava
all'epigrafe in Venezia di piera de Mistrà, nome, egli dice, col

intrinseci all'epigrafe, e a dimostrare nel C. I. G. che
essa doveva provenire da Thera (')•

Se non che, le ragioni addotte dal Bòckh, quan-
tunque dessero splendida prova di una cultura e di un
acume critico incomparabili, pure, considerate singolar-
mente, avevano quasi tutte maggior valore in quanto
escludevano gli argomenti negativi, cioè contrari al-
l'origine therea dell'epigrafe, che non in quanto ne ag-
giungessero di positivi a provare che essa non poteva
essere che di Thera; perfino l'argomento dell'origine
fenicia di alcuni nomi propri della nostra epigrafe non
poteva dare che come probabile la prova di rapporti
speciali con Thera. V era però un argomento, quello
relativo alla formazione dei nomi di Thera e delle
isole finitime, che era ed è di valore indiscutibile, e
come tale merita tuttora di essere considerato, essendo
stato poi convalidato da nomi ritrovati in altre epi-
grafi, specialmente di Thera.

Confrontati i nomi della nostra epigrafe con quelli
che prima si conoscevano e con gli altri di recente ve-
nuti in luce, si può vedere che, oltre le assonanze spe-

quale ora si chiama Sparta (ita Spartam appellant recentes
Graeci) Ved. Mus. Veron. pag. 480 e segg. — Cfr. il titolo a
pag. XIV : Epictetae Spartanae testamentaria institutio et af-
finium consensus atque acceptio.

(') C. I. G., II, n. 2448, pag. 368-371.
 
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