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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0391
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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE E NECROPOLI PREROMANE

NELL'AGRO DI BONORVA (Prov. di SASSARI)

CAPITOLO I
Il territorio di Bonorva.

In due brevi note riassuntive, edite aelV Archino
Storico Sardo e nelle Notizie degli Scavi (*) ho
accennato ad alcuni importanti monumenti preromani
dell'agro di Bonorva, da me visitati nel corso dell'anno
1916 e nei quali ho anche potuto intraprendere una
breve campagna di esplorazione. L'interesse di tali
monumenti rende necessaria una più esatta descri-
zione che qui presento, corredata da rilievi e da di-
segni apprestati dall' egregio prof. Francesco Giar-
rizzo, della Soprintendenza degli Scavi Sardi, nel
detto anno e nel 1918.

Il grosso e ricco borgo di Bonorva, che si trova
sulla linea di comunicazione ferroviaria tra Sassari
e Macomer, e quindi in uno dei punti di maggiore
importanza strategica dell' isola, era nel medioevo il
capoluogo dell'antica contrada detta di Costavalle,.
che faceva parte del Giudicato o regno del Logudoro,
alla quale regione anche oggi il borgo appartiene lin-
guisticamente

(') Archivio Storico Sardo, anno xi (1915, p. 5 estratto)
Notizie degli Scavi, 1916, pag. 332.

(2) V. Angius, Cronografia del Logudoro. Si noti che la
poesia popolare logudorese ha sempre avuto eccellenti cam-
pioni in Bonorva.

L'importanza strategica, accentuata da molti fatti
d'arme avvenuti nelle vicinanze, deriva dal fatto che
il borgo di Bonorva si trova accanto al valico che, tra-
verso al vasto altopiano di Campeda, supera il displuvio
montano della catena del Marghine, il quale sbarra
traversalmente il centro dell' isola di Sardegna. Per
questo valico indicato dalla natura passarono le an-
tiche vie preromane, seguite dalla grande via conso-
lare ed imperiale Carales-Turres e con breve divario
dalle strade medioevali e moderne.

Il territorio di Bonorva (vedi carta generale fig. 1)
si trova nel versante settentrionale di questa catena
del Marghine, che è fiancheggiata e preceduta da
vasti tratti di altipiani degradanti dai 900 ai 700
metri, al di sotto dei quali si hanno due altre zone
di pianori, in parte acquitrinosi, che stanno fra i tre-
cento ed i quattrocento metri.

La regione del Marghine, ricca di boschi, di pa-
scoli, di coltivi, con numerose fonti che alimentano
i varii affluenti dei maggiori fiumi di Sardegna, il
Tirso, il Temo ed il Coghinas, è per la maggior
parte di formazione vulcanica, con grandi tavolati
basaltici nel centro e nei più elevati altipiani, mentre
nel versante verso Bonorva e nelle alte pianure del
Costavalle predominano le formazioni trachitiche, alle
quali in parte è dovuta la fertilità e la malsania
del territorio, causata dalla poca permeabilità dei
terreni.
 
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