RICERCHE SU LA TOPOGRAFIA
DI CARTAGINE PUNICA
Secondo una leggenda, che Appiano (de reb. pun.)
sembra aver tratta da Polibio, Cartagine sarebbe stata
fondata da Zorus e Charchedon circa 50 anni avanti la
presa di Troia; quindi, secondo i computi allora in
voga, circa 480 anni prima della fondazione di Roma.
Giustino invece scrisse: condita est urbs haec LXXXII
annis antequam Roma (l>; infine, secondo Timeo, Roma
e Cartagine sarebbero state fondate presso a poco con-
temporaneamente, in una data che si conguaglia al-
l'814 a. C. circa. Le date di Timeo e di Giustino si
avvicinano così da poter essere riguardate quali risul-
tati un po' diversi di operazioni fatte su i medesimi
dati cronologici; non altrettanto si può dire della data
riportata dalla fonte di Appiano, cioè da Polibio, che
potè desumerla da libri punici sequestrati all'atto della
presa di Cartagine.
Zor-us, uno dei mitici fondatori, a parte la de-
sinenza classica, è costituito dalla voce Tj^ W %pr
= Tiro; Carchedon è trascrizione con desinenza greca
delle prime sillabe di due voci semitiche tT^n i"H[3
keret hadash, il nome fenicio di Cartagine, dal significato
letterale di Città nuova [di Tiro], erroneamente inter-
pretato quale onomastico dei fondatori della medesima.
(1) Iust., XIII, 6.
(2) Feti. "|^, Lidzbarski, Handb. d. Nordsemit. Eplgraphik,
P- 359-
Ciò prova che la fonte dalla quale Appiano trasse questa
leggenda, attingeva a sua volta informazioni da una
più antica fonte fenicia e siccome i numeri non si pre-
stano alle interpretazioni varie cui sono soggetti i nomi,
così la data di una privrra fondazione intorno al 1200
a. C, in cifra fonda-, mi sembra attendibile; nè essa
è in aperta contradizione con quelle più recenti; già
Nathan Davis (>) avendone giudiziosamente desunto
che ad una prima colonia o fondaco, antichissimo,
verso la fine del ix secolo sarebbe succeduta quella che
la leggenda poetica dice condotta dalla virgiliana Dido.
La colonia punica fiorì certamente nella penisola
eminente a Sidi bu Said o Capo Cartagine.
Il suolo è costituito da un istmo, l'istmo di Ariana,
che dall'Africa si protende verso est, dividendo la Babìra,
mare o stagno di Tunisi, dall'antico golfo Uticense,
formante in quel punto laguna divisa dal mare da un
cordone littoraneo di formazione postromana. Questa
laguna, mare libero ancora ai tempi di Polibio, è ora
detta di Er Riana o Sukra.
L'istmo di Ariana, pianura tra due stagni, collega
due zone collinose, quella del Belvedere di Tunisi nel
continente e l'altra che si protende sul mare con la
collina di Sidi bu Said, la quale domina da quota 120
(3) Nathan Davis, Cartbage, p. 2.
DI CARTAGINE PUNICA
Secondo una leggenda, che Appiano (de reb. pun.)
sembra aver tratta da Polibio, Cartagine sarebbe stata
fondata da Zorus e Charchedon circa 50 anni avanti la
presa di Troia; quindi, secondo i computi allora in
voga, circa 480 anni prima della fondazione di Roma.
Giustino invece scrisse: condita est urbs haec LXXXII
annis antequam Roma (l>; infine, secondo Timeo, Roma
e Cartagine sarebbero state fondate presso a poco con-
temporaneamente, in una data che si conguaglia al-
l'814 a. C. circa. Le date di Timeo e di Giustino si
avvicinano così da poter essere riguardate quali risul-
tati un po' diversi di operazioni fatte su i medesimi
dati cronologici; non altrettanto si può dire della data
riportata dalla fonte di Appiano, cioè da Polibio, che
potè desumerla da libri punici sequestrati all'atto della
presa di Cartagine.
Zor-us, uno dei mitici fondatori, a parte la de-
sinenza classica, è costituito dalla voce Tj^ W %pr
= Tiro; Carchedon è trascrizione con desinenza greca
delle prime sillabe di due voci semitiche tT^n i"H[3
keret hadash, il nome fenicio di Cartagine, dal significato
letterale di Città nuova [di Tiro], erroneamente inter-
pretato quale onomastico dei fondatori della medesima.
(1) Iust., XIII, 6.
(2) Feti. "|^, Lidzbarski, Handb. d. Nordsemit. Eplgraphik,
P- 359-
Ciò prova che la fonte dalla quale Appiano trasse questa
leggenda, attingeva a sua volta informazioni da una
più antica fonte fenicia e siccome i numeri non si pre-
stano alle interpretazioni varie cui sono soggetti i nomi,
così la data di una privrra fondazione intorno al 1200
a. C, in cifra fonda-, mi sembra attendibile; nè essa
è in aperta contradizione con quelle più recenti; già
Nathan Davis (>) avendone giudiziosamente desunto
che ad una prima colonia o fondaco, antichissimo,
verso la fine del ix secolo sarebbe succeduta quella che
la leggenda poetica dice condotta dalla virgiliana Dido.
La colonia punica fiorì certamente nella penisola
eminente a Sidi bu Said o Capo Cartagine.
Il suolo è costituito da un istmo, l'istmo di Ariana,
che dall'Africa si protende verso est, dividendo la Babìra,
mare o stagno di Tunisi, dall'antico golfo Uticense,
formante in quel punto laguna divisa dal mare da un
cordone littoraneo di formazione postromana. Questa
laguna, mare libero ancora ai tempi di Polibio, è ora
detta di Er Riana o Sukra.
L'istmo di Ariana, pianura tra due stagni, collega
due zone collinose, quella del Belvedere di Tunisi nel
continente e l'altra che si protende sul mare con la
collina di Sidi bu Said, la quale domina da quota 120
(3) Nathan Davis, Cartbage, p. 2.