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NUOVO BULLETTINO
RESTITUZIONE ARCHITETTONICA
DELLA CRIPTA DEI SS. FELICISSIMO ED AGAPITO
NEL CIMITERO DI PRETESTATO
Nell’anno 1857 la Commissione di archeologia sacra diri-
geva i suoi lavori negli ipogei posti sotto il lato orientale del-
l’Appia, e gli scavi furono coronati da splendido successo colla
scoperta della spelunca magna e della cripta di s. Gennaro nel
cimitero di Pretestato. Proseguendo gli scavi fino al 1872 ven-
nero in luce altri insigni monumenti del cimitero medesimo, fra
i quali un grande sepolcro decorato sulla fronte da un arco
laterizio dove apparivano le tracce di una ricca decorazione
marmorea. Giacevano in terra presso questo luogo dei pezzi di
colonne di porfido, l’impronta delle quali rimasta nella calce fresca
ai fianchi dell’arco, ne determinava la primitiva posizione; le due
basi ad esse appartenenti furono trovate al posto incastrate
negli avanzi del piano costituito di lastre irregolari di marmo
bianco. Nelle tombe (formae) del pavimento si rinvennero dei
grossi rocchi di colonne di alabastro, ed incontro al detto arco,
sebbene fuori d'asse, si ravvisò scavata nel tufo una vasta abside
destinata a raccogliere i numerosi pellegrini che visitavano quel-
Linsigne santuario. Il Comm. de Rossi, di venerata memoria, rior-
dinando la topografia del cimitero dietro la scorta dell’itinerario
Salisburgese, stabilì esser quello il sepolcro dei ss. Felicissimo
ed Agapito diaconi, morti nel 258 sotto la persecuzione di Va-
leriane.
NUOVO BULLETTINO
RESTITUZIONE ARCHITETTONICA
DELLA CRIPTA DEI SS. FELICISSIMO ED AGAPITO
NEL CIMITERO DI PRETESTATO
Nell’anno 1857 la Commissione di archeologia sacra diri-
geva i suoi lavori negli ipogei posti sotto il lato orientale del-
l’Appia, e gli scavi furono coronati da splendido successo colla
scoperta della spelunca magna e della cripta di s. Gennaro nel
cimitero di Pretestato. Proseguendo gli scavi fino al 1872 ven-
nero in luce altri insigni monumenti del cimitero medesimo, fra
i quali un grande sepolcro decorato sulla fronte da un arco
laterizio dove apparivano le tracce di una ricca decorazione
marmorea. Giacevano in terra presso questo luogo dei pezzi di
colonne di porfido, l’impronta delle quali rimasta nella calce fresca
ai fianchi dell’arco, ne determinava la primitiva posizione; le due
basi ad esse appartenenti furono trovate al posto incastrate
negli avanzi del piano costituito di lastre irregolari di marmo
bianco. Nelle tombe (formae) del pavimento si rinvennero dei
grossi rocchi di colonne di alabastro, ed incontro al detto arco,
sebbene fuori d'asse, si ravvisò scavata nel tufo una vasta abside
destinata a raccogliere i numerosi pellegrini che visitavano quel-
Linsigne santuario. Il Comm. de Rossi, di venerata memoria, rior-
dinando la topografia del cimitero dietro la scorta dell’itinerario
Salisburgese, stabilì esser quello il sepolcro dei ss. Felicissimo
ed Agapito diaconi, morti nel 258 sotto la persecuzione di Va-
leriane.