<34 VITA
scala di S. Pietro (avendolo già condotto a suo fine)
al Colosso di marmo del Costantino a cavallo .
S'accrebbero le fortune del Bernino, colla com-
parsa a Roma della Real Maestà della Regina di Svezia ,
la quale già per l'innanzi , essfendo piena d'alto concetto
del valore di lui , non lasciò poi, finch'ei vide , con
affettuosissime dimostranze, d'onorare il suo merito.
Venuto 1' anno 1664. al modo Romano , volle anche
la Maestà del Re di Francia Luigi XIV. far conoscere
quanta stima ei facelse del nostro Artefice colla chiama-
ta di sua persona a Parigi per fargli vedere i disegni,
Lati fatti colà da' più valorosi Architetti , per dar fine
al magnifico edifizio del Lovrè ; acciocché dopo aver
vedute in Roma le piante mandategli a tal'effetto appo-
sta , ne facesfe di sua mano il pensiero, per portarti poi
a metterlo in opera . Molte furono le lettere , e di Col-
bert primo Ministro , e del Re stelso alla Santità del
Papa per ottenerlo , ed al Bernino per averlo, ed al
Cardinal Ghigi , che per brevità tralascio ; avendole
con più minuto racconto notate nella sopraccennata-,
vita con loro risposte, insieme con quanto occorre al
Bernino dall'Aprile 1665., che seguì la sua partenza^
per Francia , fino al suo ritorno , e co' nobili onorarj
riportati da quella Maestà ( della quale anche fece un
bellissimo riiratto) e con quanto eziandio occorse nell'
occasione di tale bella manifattura, degno al certo di
eterna memoria. Morto il Pontefice Alessandro , c
successo a lui Giulio Rospigliosi , che li chiamò Cle-
mente IX. , che pure era slato grande amico del Cava-
liere, volle anch'esso onorarlo con non minori dimo-
strazi mi di dima. In questo Pontificato ebbe a finire il
brac io del Portico verso il Sant'Uffizio : la cordonata
alla l'ala, che noi diremmo padiglione , o scala a ba-
ssoni Lavanti alla Basilica di S. Pietro : abbellì il Pon-
te
scala di S. Pietro (avendolo già condotto a suo fine)
al Colosso di marmo del Costantino a cavallo .
S'accrebbero le fortune del Bernino, colla com-
parsa a Roma della Real Maestà della Regina di Svezia ,
la quale già per l'innanzi , essfendo piena d'alto concetto
del valore di lui , non lasciò poi, finch'ei vide , con
affettuosissime dimostranze, d'onorare il suo merito.
Venuto 1' anno 1664. al modo Romano , volle anche
la Maestà del Re di Francia Luigi XIV. far conoscere
quanta stima ei facelse del nostro Artefice colla chiama-
ta di sua persona a Parigi per fargli vedere i disegni,
Lati fatti colà da' più valorosi Architetti , per dar fine
al magnifico edifizio del Lovrè ; acciocché dopo aver
vedute in Roma le piante mandategli a tal'effetto appo-
sta , ne facesfe di sua mano il pensiero, per portarti poi
a metterlo in opera . Molte furono le lettere , e di Col-
bert primo Ministro , e del Re stelso alla Santità del
Papa per ottenerlo , ed al Bernino per averlo, ed al
Cardinal Ghigi , che per brevità tralascio ; avendole
con più minuto racconto notate nella sopraccennata-,
vita con loro risposte, insieme con quanto occorre al
Bernino dall'Aprile 1665., che seguì la sua partenza^
per Francia , fino al suo ritorno , e co' nobili onorarj
riportati da quella Maestà ( della quale anche fece un
bellissimo riiratto) e con quanto eziandio occorse nell'
occasione di tale bella manifattura, degno al certo di
eterna memoria. Morto il Pontefice Alessandro , c
successo a lui Giulio Rospigliosi , che li chiamò Cle-
mente IX. , che pure era slato grande amico del Cava-
liere, volle anch'esso onorarlo con non minori dimo-
strazi mi di dima. In questo Pontificato ebbe a finire il
brac io del Portico verso il Sant'Uffizio : la cordonata
alla l'ala, che noi diremmo padiglione , o scala a ba-
ssoni Lavanti alla Basilica di S. Pietro : abbellì il Pon-
te