is6 • VITA
Espose la Vergine col Bambino fra le braccia /oprala
mangiatoja; da un lato San Giuseppe in piedi, apre
una mano , ed ammira il parto celeste ; dall'altro l'ado-
ra un Pallore , con due Angioletti in aria , che tengo-
no il turibolo, e ia navicella degli incensi , che fumano
odori. Seguitando dopo l'anno 1652. terminò la cap-
pella parimente dedicata a San Giufeppe in Roma nella
Chiesa di Sant'lsidoro , con la teftudine, e laterali.
Alla quale opera egli fu chiamato dal Signor Flavio Ala-
Icona gentiluomo Romano padrone di esTa Cappella^
per mezzo di Gio. Pietro Bellori scrittore delle vite de'
Pittori , il quale esfendo conoscitore del merito degli
Artesici, e delle arti del disegno, quasi dal primo in-
gresso di Carlo nella scuola di Andrea Sacchi, aveva_>
osservato la sua buona indole , e'1 progresTo grande da
riuscire nella pittura , onde lo giudicò il megliore a_,
quell'impiego, e ne seguì fra di loro un virtuoso lega-
me d'amicizia . Cominciando dal quadro di mezzo so-
pra l'Altare, dipinse lo Sposalizio di San Giuseppe,
che appressa l'anello al. dito della Vergine , mentre — 9
il Sacerdote nel mezzo a lei regge la mano. Nelle lu-
nette di /òpra da un lato, colorì a fresco la Natività
del Signore col Bambino sui fieno della mangiatoja, da
cui si Sparge il lume /òpra la Vergine , e i Fattori . Dall'
altro lato vi è il sogno del Santo , quando l'Angelo gli
rivela il misterio del Parto Divino di Maria . Sotto ne',
quadri laterali seguitò a dipingere ad olio la fuga in_,
Egitto; ove il Santo in atto di passare un'acqua , si ap-
poggia con una mano al bastone, e porge l'altra alla
Vergine , che lo Seguita col Bambino in braccio, e_,
movendo lentamente il passo lo mira, e par, che tema
di non dettarlo. Nella qual figura Carlo sin da quel
tempo esprelse , come sue proprie le bellissime idee di
Guido : tale apparisee la Vergine col Figliuolino sopra
un
Espose la Vergine col Bambino fra le braccia /oprala
mangiatoja; da un lato San Giuseppe in piedi, apre
una mano , ed ammira il parto celeste ; dall'altro l'ado-
ra un Pallore , con due Angioletti in aria , che tengo-
no il turibolo, e ia navicella degli incensi , che fumano
odori. Seguitando dopo l'anno 1652. terminò la cap-
pella parimente dedicata a San Giufeppe in Roma nella
Chiesa di Sant'lsidoro , con la teftudine, e laterali.
Alla quale opera egli fu chiamato dal Signor Flavio Ala-
Icona gentiluomo Romano padrone di esTa Cappella^
per mezzo di Gio. Pietro Bellori scrittore delle vite de'
Pittori , il quale esfendo conoscitore del merito degli
Artesici, e delle arti del disegno, quasi dal primo in-
gresso di Carlo nella scuola di Andrea Sacchi, aveva_>
osservato la sua buona indole , e'1 progresTo grande da
riuscire nella pittura , onde lo giudicò il megliore a_,
quell'impiego, e ne seguì fra di loro un virtuoso lega-
me d'amicizia . Cominciando dal quadro di mezzo so-
pra l'Altare, dipinse lo Sposalizio di San Giuseppe,
che appressa l'anello al. dito della Vergine , mentre — 9
il Sacerdote nel mezzo a lei regge la mano. Nelle lu-
nette di /òpra da un lato, colorì a fresco la Natività
del Signore col Bambino sui fieno della mangiatoja, da
cui si Sparge il lume /òpra la Vergine , e i Fattori . Dall'
altro lato vi è il sogno del Santo , quando l'Angelo gli
rivela il misterio del Parto Divino di Maria . Sotto ne',
quadri laterali seguitò a dipingere ad olio la fuga in_,
Egitto; ove il Santo in atto di passare un'acqua , si ap-
poggia con una mano al bastone, e porge l'altra alla
Vergine , che lo Seguita col Bambino in braccio, e_,
movendo lentamente il passo lo mira, e par, che tema
di non dettarlo. Nella qual figura Carlo sin da quel
tempo esprelse , come sue proprie le bellissime idee di
Guido : tale apparisee la Vergine col Figliuolino sopra
un