DI CARLO MARATT1. %$
dri in molto numero , adunò ancora molto numero di
dilegui de' più celebri Pittori antichi , e moderni di-
Sposti nobilmente in trenta libri , ne' quali dissegni im-
piegò ancora li Artefici più Rimati , che allora erano in
Roma. Gli Soggetti furono Sópra la Pittura , lascian-
do a ciascuno libero l'arbitrio di eleggerlo a silo modo.
L'invenzione di Carlo fu l'Accademia , e la scuola di
essa Pittura con varie figure intente a varj studj, Geo-
metria , Ottica, Anotomia, Disegno, eColore. Di-
spose nel mezzo un Maestro di Prospettiva , il quale —>
con ambe le mani accennando avanti le linee, si volge
indietro a' suoi discepoli, a' quali parla, e dichiaro
i primi elementi , e'1 modo del vedere . Linse una tela
sopra un trepiedi da dipingere , e in ella delineò la Pi-
ramide visiva , la cui punta è nell'occhio, e la baso
nella Superficie dell'oggetto,
Evvi dietro un giovine, che tutto intento espri-
me la brama d'intendere con una cartella , ed un volu-
me sotto il braccio; ed a' suoi piedi un'altro inclinato
con un ginocchio a terra , tiene il compatto su l'abaco ,
sormando geometriche figure , ma sotto la Piramide—»
istessa leggevi Scritto un motto : Tanto , che bastì , in-
tendendoti per le ragioni di sopra accennate , che gli
giovini avendo appreso le regole necessarie al loro Stu-
dio, trapalino avanti senza fermarli . Dalla parte av-
versa , gli studiosi dell' Anotomia attendono ad uno
schelatro sollevato sopra un basamento, e quivi tino
vecchio volgesi ad alcuni giovini studiosi, insegnando ,
ed accennando loro muscoli , e nervi . Sotto quello
schelatro nel basamento vien replicato il motto istesso ;
di prima : Tanto 3 che baffi. Più sopra si avanza uni-
portico con un arco , ove è collocato nella sua base la
statua dell'Èrcole Farnesiano di Glicone, con due altre
statue appreso. La Venere de' Medici di Cleomene,
con
dri in molto numero , adunò ancora molto numero di
dilegui de' più celebri Pittori antichi , e moderni di-
Sposti nobilmente in trenta libri , ne' quali dissegni im-
piegò ancora li Artefici più Rimati , che allora erano in
Roma. Gli Soggetti furono Sópra la Pittura , lascian-
do a ciascuno libero l'arbitrio di eleggerlo a silo modo.
L'invenzione di Carlo fu l'Accademia , e la scuola di
essa Pittura con varie figure intente a varj studj, Geo-
metria , Ottica, Anotomia, Disegno, eColore. Di-
spose nel mezzo un Maestro di Prospettiva , il quale —>
con ambe le mani accennando avanti le linee, si volge
indietro a' suoi discepoli, a' quali parla, e dichiaro
i primi elementi , e'1 modo del vedere . Linse una tela
sopra un trepiedi da dipingere , e in ella delineò la Pi-
ramide visiva , la cui punta è nell'occhio, e la baso
nella Superficie dell'oggetto,
Evvi dietro un giovine, che tutto intento espri-
me la brama d'intendere con una cartella , ed un volu-
me sotto il braccio; ed a' suoi piedi un'altro inclinato
con un ginocchio a terra , tiene il compatto su l'abaco ,
sormando geometriche figure , ma sotto la Piramide—»
istessa leggevi Scritto un motto : Tanto , che bastì , in-
tendendoti per le ragioni di sopra accennate , che gli
giovini avendo appreso le regole necessarie al loro Stu-
dio, trapalino avanti senza fermarli . Dalla parte av-
versa , gli studiosi dell' Anotomia attendono ad uno
schelatro sollevato sopra un basamento, e quivi tino
vecchio volgesi ad alcuni giovini studiosi, insegnando ,
ed accennando loro muscoli , e nervi . Sotto quello
schelatro nel basamento vien replicato il motto istesso ;
di prima : Tanto 3 che baffi. Più sopra si avanza uni-
portico con un arco , ove è collocato nella sua base la
statua dell'Èrcole Farnesiano di Glicone, con due altre
statue appreso. La Venere de' Medici di Cleomene,
con