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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. IV
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Venturi, Adolfo: Gian Cristoforo Romano, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0207

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ADOLFO VENTURI

117

E così,' lasciate disposizioni perchè i tagliapietra traducessero con fedeltà il disegno, Gian Cristo-
foro si partì, verso la fine di ottobre del 1505, da Milano. L'arca marmorea nell'anno stesso fu
eretta nella chiesa di S. Domenico, come attesta il cronista Amadei ; 1 ma oggi non se ne conserva
più traccia, e solo da una incisione, data dai Bollandisti, possiamo farci una scarsa idea dell'opera. 2
Arrivato a Bologna Gian Cristoforo scrisse a Isabella addimostrandole fedele e rispettosa affe-
zione; 3 e Isabella, benché convalescente, gli rispose ringraziandolo, e animandolo a ricercare per
lei cose rare, preziose anticaglie a Roma. La gentilissima donna, bramosa di cose antique et excel-
lenti, si mostrava informata delle collezioni romane, delle persone che le tenevano, del modo di
I rame qualche pezzo. I suoi ambasciatori, i suoi agenti le davano le più particolareggiate notizie,
e si mettevano alla caccia di ogni cosa bella per saziarne l'avidità grande. Bastò che Gian Cri-
stoforo le scrivesse di avere, a compagno nell'andata a Roma, Girolamo Casio, perchè ella di ri-
mando invitasse questo messere a inviarle a Mantova un diaspro in cui era intagliato Cristo, di-
sposta ad acquistarlo, se le tornava gradito. Epperciò con gran piacere vedeva il suo scultore
ufficiale, il suo consigliere artistico, recarsi a Roma, sicura che di lui avrebbe potuto valersi
grandemente. 4 E là difatti, appena arrivato, Gian Cristoforo consigliava l'acquisto di un ca-

deravamo per la infirmità in quale ne trovarne Hanno promesso mandarne el calamaro, el quale vederemo
volentieri.

Se andarai a Roma serimo molto ben contente clic al Papa et ad ogni altra persona tu te presenti come
nostro homo et familiare come tu sei et volemo sempre cognoscerto, sapendo che ce farai honore, et haveremo
piacere intendere che la mutatione do l'aere continui in farti giovamento.

Se in questo tempo te bisognarà aiuto nò favore nostro, non te ne saremo mai scarso. Et bone vale.
Mant. XXVII sept. MDV.

1 Amadei — Cronica di Mantova, ms., II, 505: Nella chiesa di S. Doni™ fu tumulata la B. Osanna sotto
l'arca marmorea, sostenuta da quattro colonne fatta inalzare a spose dela Msa, entro una cappella della chiesa
suddetta, a sinistra in entrando, e ci si leggono queste parole:

Isabella Estensis Marchionissa costantissimae
probitatis notitiam habens beatae memoriae
posuit a vlrginis partu ann. mdv

2 Ada Sanctorum, IVNII. T. Ili, Antwerpiae, MDCCI, p. 673.

3 1505. 29. 8bre. Bologna — Ala Illma et Exma ma™ Marchesana di Mantua Patrona mia obsrail in Mantua.
Illma et Exma Patrona mia Per far parte de mio debito facio intendere a v. S. come io sono a bologna e tra

2, o; 3 giorni spero andare a roma piacendo a dio o già seria a roma ma la magnifica Mana bianca rangona me
a fatto soprastare alquanti giorni a ciò io vada in compagnia del suo secundo figliolo conte aniballe qual manda
a roma a star col Rmo Cardinal di medici e Mosr bernardo cancelleri del maco Juliano e venuto per lui e cosi
viene in nostra compagnia Mesr Xieronimo da casi el qual fra un mese lui tornara a bologna per tanto se a
V. S. acasca valersi di lui e di me quella comandi che ciascuno di noi e desideroso servirvi etc. Quanto me sia
doluto del mal di v. S. dio prima el sa perche subito chio fintesi per la via del vismara subito andai a le grafie
e trovai il prior di roma Ellettore e li contai il caso e li pregai che volesseno fare e far fare oratione a tutti li
frati di quel convento por la recuperatione de la salute di v. S. e cosi statini fu fatto et io feci allora dir tre
messe e cosi o fatto a bologna dirne 3 altre o una chiosa che a nome Sa maria di gallerà loco divotissimo o più
ho fatto voto corno io sono a roma andare a le sette chiese in nome di v. S. e cosi faro con farli diro una
messa por ognuna a ciò dio ve restituisca buona sanità e vo gli conservi lunga mente etc. Lordine de la sepul-
tura io lo lassato perfettissimo per tanto v. S. li facia rispondere li denari a li termini pattuiti che del resto
quella sarà ben sadisfatta io vo contento per bavere inteso che v. S. e ridutta in buon termine che dio ne sia
rengraziato poiché a exaudite le giuste prece et bene valete bononie die 29 ottob. 1505.

El servo di v. S. Joan Cristofano Romano

4 Arch. sudd. — Copialettere d'Isabella d'Este Gonzaga Lib. 18.

Jo. Christ0 Romano

Zoanne Christ0 Piacene havor inteso per la tua de XXVIIIJ del passato che sij gionto a Bologna per seguire
el viagio di Roma dove ti vedemo più volentieri firmare che in alcuno altro loco, sperando che non mancho
habbiamo a valerni del servitio tuo che se stessi qua a Mant. Credemo e così ti confortamo che stij attento e
diligente per ritrovar qualche cosa antiqua et excellente, conveniente de ornare ci nostro studio. E per primo
potrai vedere se gli figlioli de q. Jano Zampelini qual intendemo esser morto e che havoa molto bello coso ne
 
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