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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. IV
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Venturi, Adolfo: Gian Cristoforo Romano, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0208

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118

GIAN CRISTOFORO ROMANO

meo, 1 le descriveva una tavola di bronzo tutta lavorata d'argento alla damaschina con figure an-
tiche, ragionava del Cupido antico che fu inviato a Mantova allora, e là conservato nel secolo xvi
come opera di Prassitele. 2

(Continua) A. Venturi

havesse alcuna a nostro proposito. Se per ottener simile antiquità te bisognasse favore, poterai corno homo nostro
redurti al Rmo Sr Carle de Sta Praxede, che per lo amore ce porta non ti mancharà do la sua auctorità. E perchè
habbi commodità de fartegli domestico lo andarai a visitare, e far riverentia da parte nostra, corno serrai gionto
a Roma sotto fede de la littera di credencia che ti driciamo qui alligata; e mentre che'l Brognolo starà a Roma,
occorrendoti cosa bona potrai conferire cum lui che '1 non mancharà insieme cum ti de satisfarmi. Facto che
haverai mercato, a nostro beneplacito, de le cose ni avisarai, che noi poi contentandoni d'esse te remettaremo el
modo de li denari.

Se non sei partito anchor da Bologna dirai a Hieronymo Casio che '1 voglia mandarmi per il presente ca-
vallaro quello suo diaspi dove è intagliato Christo, perchè lo volemo revedere e piacendoni lo pagarimo per el
dovere.

Restamo bene satisfacte de l'ordine hai posto a la perfectione de l'archa, noi non mancharimo de respon-
dere a li maestri li dinari a li termini soi.

Siamo certissime che dil male nostro habbi sentito dispiacere perchè noi ti amamo, e se hai sporte orationi
e voti a Dio per la salute nostra è proceduto da animo fidele et cognoscente, il che havemo molto ben gustato.
Siamo per gratia de Dio reducte in bon termine e procederno de bene in meglio. Vatene in pace et te auguramo
bona convalescentia.

Mant. (senza data, ma sta nel copialett. dopo una leti, del 23 ott. 1505 e prima di un'altra del 2 noe).

1 1509. 1. xbre — Roma — Ala Illma et Exma Sra et Pua mia la Sra marchesana di Mantua.

.......Post scripta. Anchora che sapia V. S. bavere la mente applicata ad altro che a cose antiche, pur

havendomi Jo. Christophoro laudato un carneo che non è de molta grandeza cum due anetre facte per man de
bon maestro et da la natura dato tuti li colori de le pene, lo ho tolto per XX due. per quella a la quale lo
mandaro fra pochi di per un mio servitore, et spero li debba satisfare per essere etiarn stato laudato da altri

per bella cosa.............

Roma p° novembris MDVIIIJ.

de V. S. Schiavo fklel Ludco Brognolo

2 A. Bertolotti, Artisti in relazione coi Gonzaga signori di Mantova. Modena, 1885. Luzio, Lettere di fra
Sabba de Castiglione (Arch. stor. lombardo).
 
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